38-ANDREA

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Era successo. Io e Tessa ci eravamo baciati e per la prima volta da tanto tempo mi sentivo bene.

Ma allora perché me ne ero andato?

Probabilmente la mia vita era un tale casino che non volevo coinvolgere una ragazza dolce come lei.

Durante l'intera nottata non avevo chiuso occhio, non c'ero riuscito.

Appena il sole aveva fatto capolinea alla mia finestra avevo iniziato a lavorare.

Ogni tanto mi capitava di scorgere l'immagine di Tessa alla finestra, ma pian piano svaniva.

A mezzogiorno rincasai per il pranzo. Io e mio padre eravamo soli.

«Allora come procede il lavoro? Mi dispiace non riuscire ad esserti di molto aiuto, ma ormai le mie gambe sono parecchio stanche», affermò rassegnato.

«Al solito, va avanti», mi limitai a rispondere.

Mangiai con calma e, una volta terminato mi recai alla stalla.

Asso nitrì appena mi vide.

«Ehi bello, allora hai fame?», gli domandai e, porgendogli il fieno lo guardai mangiare.

Qualcuno bussò alla porta di legno e, voltandomi vidi Yuri.

«Ciao», dissi raggiungendolo.

«Ciao Andre, allora ti va di parlarne?»

«Riguardo a cosa», domandai sedendomi sulla palla di fieno.

Yuri mi imitò. «Tessa.»

Espirai l'aria contenuta nei polmoni. «L'ho baciata.»

Yuri sbarrò gli occhi compiaciuto.

«Non illuderti, mi sono tirato indietro subito dopo», ammisi.

«Perché?»

«Io... non lo so.»


Come il Faro nella Notte (5- The Lovers Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora