Quando aprii gli occhi la mattina seguente, Tessa non era al mio fianco.
Non sapevo dove fosse, ma sicuramente era nei paraggi.
«Buongiorno», mi sussurrò una voce angelica dallo stipite della porta.
Mi voltai verso di lei, era semplicemente bellissima. Indossava la mia maglia blu, i capelli biondi erano sciolti sulle spalle mentre sgranocchiava una mela rossa.
«Buongiorno», risposi sedendomi sul letto.
Tessa si avvicinò a me. «Sei stupendo», mormorò passandomi una mano tra i capelli. Chiusi gli occhi per via della sensazione che le sue dita mi davano.
«Tu lo sei», ammisi.
Tessa si stese al mio fianco, dando un altro morso alla mela.
«Allora, non che mi lamenti, ma... come mai hai cambiato idea?»
Portai un braccio dietro alla testa, fissando il soffitto bianco.
«Neal e Stefania sono venuti da me.»
«Neal? Che diavolo è venuto a fare? È solo colpa sua se...»
I miei occhi la trafissero e Tessa ammutolì. Sapevamo entrambi che la colpa era solo sua e non di Neal se non ero a conoscenza della sua vera identità.
«Non è stato Neal a dirmi chi eri. Delle amiche di Giulia sono tue grandi fan. Sono state loro ad aprirmi gli occhi. Tuttavia Neal si è presentato a casa ieri. Abbiamo parlato e mi ha fatto capire che quando si ama, davvero, bisogna sfidare qualunque cosa pur di stare insieme. Poi sono andato al bar e ho visto la tua intervista», rivelai. «Sono stato davvero come il faro nella notte per te?»
«Lo sei ancora», affermò e, baciandoci, iniziammo a fare l'amore.
«Quindi è così? Vi siete imbucati tutti?», disse Tessa abbracciando prima Gloria poi Davide. «Ma Yuri? Ed Elisa?»
«Elisa è a Milano con mio padre per vedere La Scala, Yuri è partito, non so per dove», l'informai.
Tessa annuì abbracciando nuovamente i nostri amici. Ero felice che anche Davide si fosse unito al gruppo. Si era sempre trovato molto bene con Tessa e mi dispiaceva che per un periodo aveva perso un'amica. Per fortuna, non sarebbe successo più.
Passammo una giornata incredibile, immersi nei Musei e tra le architetture della città.
«Vorrei chiederti una cosa», le sussurrai all'orecchio. Eravamo davanti a Castel Sant'Angelo, Tessa era appoggiata al ponte, i suoi occhi fissi sul Tevere mentre le mie braccia la circondavano.
Tessa alzò un sopracciglio con fare interrogativo.
Mi schiarii la voce. «Mi piacerebbe se tu tornassi in Toscana. So che sei tornata da me, e questo è già una cosa meravigliosa. Però... io ti vorrei lì, al mio fianco come prima.»
Tessa si voltò verso di me, sbatté le palpebre. «Io... non so cosa dire. Se dipendesse da me, partirei oggi stesso, lo sai. Devo sentire i miei genitori.»
Presi una sua mano nelle mie. «Se vuoi possiamo parlarci insieme.»
Sorrise. «Tu... vorresti parlare coi miei genitori? Bene, buona fortuna», mi schernì e io le feci l'occhiolino.
«Avanti piccioncini sbrigatevi! La giornata non è ancora finita!», esclamò Gloria tutta eccitata e io, dopo aver afferrato la mano della mia ragazza, seguii i miei amici in quella che una volta era una prigione. Oggi era il posto più bello del mondo. Con Tessa al mio fianco non sarebbe potuto essere diversamente.
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Come il Faro nella Notte (5- The Lovers Series)
RomancePer tutte le persone del mondo Teresa Minelli ha una vita piena e movimentata tra serate in discoteca, uomini e abiti nuovi da postare sui social, ma ciò che non sanno è la verità, ovvero che è totalmente sola. Proprio per questo la sua vita da qua...