24-ANDREA

418 21 0
                                    




Erano le dieci e trenta e io ero sotto casa sua. Presi il cellulare e le mandai un messaggio avvisandola che ero arrivato. Mentre aspettavo di vederla mi persi nei ricordi.

Erano passati pochi mesi dal mio ritorno in toscana e non facevo altro che pensare a Stefania. Mi aveva chiamato, chiedendomi se potevo andare al suo matrimonio perché, nonostante tutto, io ero un suo amico e lei ci teneva ad avermi lì. Inizialmente avevo rifiutato, ma poi mi ero deciso ad andarci perché, infondo, per lei avrei fatto di tutto.

Avevo preso la macchina e, tralasciando i consigli dei miei amici i quali mi consigliavano di restare a casa, avevo raggiunto Milano.

Ero andato da Giulia e Daniele che ormai convivevano e non avevo fatto altro che pensare a Stefania. Quella stessa sera ero salito in auto e avevo passato due ore sotto casa sua non sapendo che fare e alla fine ero semplicemente tornato sui miei passi.

Il giorno seguente ero andato in Duomo, pronto per partecipare alle nozze della mia "amica", ma quando mancavano pochi minuti, decisi di andarmene. Non potevo vedere Stefania sposare un altro. Non era giusto.

Ero risalito sulla mia macchina e avevo deciso di tornarmene a casa. Non avevo voglia di andare al bar di Yuri, avrebbe fatto troppe domande, così decisi di recarmi a Pisa. Appena parcheggiai l'auto, mi fiondai nel primo bar a disposizione. Avevo ordinato una birra e la bevvi d'un fiato.

«E' occupato?»

Mi voltai scrutando il volto di una bella ragazza, mora con due occhi grigi. Scossi la testa indicandole la sedia vuota. «No, prego.»

Lei si sedette mettendo di lato le incredibili gambe lunghe. Era esattamente l'opposto di Stefania ed era ciò di cui avevo bisogno.

«Piacere Vanessa», disse tendendomi la mano perfettamente curata.

«Andrea», risposi stringendola.

Lei ordinò un calice di rosso e iniziammo a parlare. Scoprii che Vanessa viveva a Siena ed era a Pisa per vacanza con un'amica.

Decidemmo di scambiarci i numeri di telefono e iniziammo così a frequentarci.

Con lei mi trovavo bene, tuttavia ...


Sentii qualcuno bussare sul vetro e, abbassandolo, la vidi.

«Ciao amore, ma lo sai quanto mi sei mancato?»

Chiusi gli occhi ricambiando. «Ciao, anche tu.»

Vanessa mi sorrise e, dopo aver avviato il motore, partimmo verso il pub.


Come il Faro nella Notte (5- The Lovers Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora