«Allora, di cosa mi volevi parlare?», mi chiese Neal nel giardino illuminato dalle luci calde.
Lo fissai dritto negli occhi. «Andrea non sa chi sono.»
I suoi occhi mi scrutarono, indagatori.
«Volevo ricominciare la mia vita, ne avevo l'occasione e ho deciso di coglierla al volo», spiegai.
Neal non disse nulla, impegnato ad ascoltarmi.
«Ti perdono per quello che è successo anni fa. Non ti nasconderò che per via di quell'episodio e di altri accaduti successivamente mi sono completamente distrutta, ma ora che conosco Andrea mi sono resa conto che ho chiuso con il passato. Voglio continuare con la mia vita, vivere spensierata, felice. Insieme ai miei amici e al mio ragazzo. Ti prego Neal, non dire nulla, me lo devi», gli dissi e lui annuì.
Era quasi l'alba quando arrivammo a casa. Andrea aveva insistito per partire subito dopo il ricevimento, a causa del traffico, almeno così mi aveva detto.
Per tutto il tragitto era rimasto in silenzio, come se fosse assorto in un mondo tutto suo. Forse era solo stanco, oppure era nervoso dopo aver rivisto Stefania, che avevo scoperto essere la moglie di Neal e la sua ex conquista. Oppure era preoccupato per qualcos'altro e questa era la cosa della quale avevo più timore.
Andrea parcheggiò davanti a casa mia, mise in folle e mi salutò senza neppure degnarmi di uno sguardo. Scesi dall'auto, pronta per varcare il cancello quando mi decisi a tornare indietro e affrontarlo.
«Andre, cosa c'è che non va?», gli chiesi avvicinandomi al finestrino.
Andrea si slacciò la cintura di sicurezza e scese dall'auto. Si appoggiò con la schiena alla portiera e incrociò le braccia al petto. I suoi occhi non si spostavano dal terreno sotto i miei piedi.
Mi avvicinai ancora di più. «Ehi, me lo dici cosa non va? Sono io», gli sussurrai toccandogli un avambraccio.
Lui si scostò da me. I suoi occhi incrociarono i miei e una sensazione di gelo mi passò lungo la spina dorsale. «Davvero? Era quello che credevo anch'io Tessa oppure è meglio se ti chiamo Teresa», ribatté infuriato.
Questa consapevolezza mi spezzo il cuore. «Andre io...»
«Tu cosa? Non volevi prendermi in giro? Non volevi mentirmi? Be' l'hai fatto!», gridò. Si portò le mani dietro alla testa, tirandosi i capelli per la rabbia e la frustrazione. «Se penso a quante volte mi hai ingannato, a tutte le volte che ti ho difesa dalle supposizioni che facevano gli altri. "Ciao mi chiamo Tessa e sono qui coi miei zii per le vacanze"», esplose mimando la mia voce. «Bene sai che ti dico? Che tu, i tuoi finiti zii e la tua finta vita potete andarvene a 'fanculo!», gridò.
Mi avvicinai tentando di afferrargli le mani ma lui mis costò bruscamente. «Andre ti prego io ti...»
«No!», gridò puntandomi il dito contro. «Non dire nulla. Sapresti solo mentirmi ancora», mormorò aprendo la portiera.
Salì sulla sua auto e notai una lacrima rigargli la guancia. «E' finita Teresa, non cercarmi più.»
«Ti supplico, ho sbagliato lo so! Ma ti prego non dire che è finita tra noi e che non esisto più per te. Te lo giuro, io ti amo!», gridai in un pianto.
Andrea mise in prima. «Peccato che io non ti creda più», mormorò e dopo aver detto questo sparì inghiottito nell'ombra della notte che aleggiava ancora su di noi.
Come se fossi uno zombie raggiunsi la mia stanza e mi gettai sul letto. Ero tornata a casa e non ero mai stata più triste di così.
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Come il Faro nella Notte (5- The Lovers Series)
RomancePer tutte le persone del mondo Teresa Minelli ha una vita piena e movimentata tra serate in discoteca, uomini e abiti nuovi da postare sui social, ma ciò che non sanno è la verità, ovvero che è totalmente sola. Proprio per questo la sua vita da qua...