Appena la vidi entrare nel locale con addosso quel vestito giallo rimasi senza fiato.
Era bellissima.
Mi schiarii la voce. Come dovevo comportarmi? Erano giorni che non ci parlavamo ed ora era nella stessa stanza assieme a me, la quale mi sembrava si stesse restringendo centimetro dopo centimetro.
«Ciao», la salutai appena le fui davanti e lei mi sorrise impacciata.
La sua amica si precipitò su di me baciandomi entrambe le guance.
Ci sedemmo ad un tavolo all'aperto.
«Allora ragazzi, avrei un annuncio da fare», esclamò mia sorella tutta pimpante. «Ho ricevuto la lettera dall'Accademia della Scala di Milano e, se passerò la maturità e l'esame di ammissione potrò frequentarla senza alcun problema!»
Tutti iniziammo ad applaudire ed io mi avvicinai ad abbracciarla fortissimo.
«Bravissima, sono certo che riuscirai nel tuo intento.»
La serata trascorse in modo tranquillo e pacifico. Io e Tessa non ci parlammo molto ma spesso i nostri sguardi si incrociavano.
«Tutto bene?», mi domandò Davide sfiorandomi la gamba col suo ginocchio. Mi limitai ad annuire.
Era quasi l'una del mattino quando decidemmo di rincasare.
Tutti ci salutammo alle macchine. Elisa si sedette affianco a me e io mi voltai verso Tessa, la quale si stava accomodando sui sedili posteriori di Yuri. Sospirai e ingranai la marcia.
«E' successo qualcosa tra di voi?», chiese Elisa con la nuca appoggiata al poggiatesta. Aveva l'aria triste.
«Ci siamo baciati, ed ho paura di aver commesso un terribile errore», ammisi parcheggiando l'auto.
«Secondo me siete solo spaventati da ciò che potrebbe significare quel bacio tra di voi», sostenne. Probabilmente era proprio così.
Appena entrammo in casa ognuno dei due andò nella propria stanza. Mi tolsi la maglia e mi sedetti sul letto senza sapere che fare. Ripensai ai momenti passati assieme a Tessa, al nostro primo incontro, a quella volta in cui eravamo andati a cavallo, al nostro primo bacio.
Non poteva finire così, Elisa aveva ragione: era solo paura. Mi alzai e mi affacciai alla finestra per osservare il panorama quando la vidi: era Tessa.
Stava camminando sola verso il prato aperto con una torcia e una coperta in mano. Per un momento pensai di chiamarla, ma poi qualcosa mi bloccò. Non era così che doveva andare, sapevo cosa dovevo fare. Rimisi la maglietta, presi le chiavi e uscii di casa, pronto a raggiungerla.
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Come il Faro nella Notte (5- The Lovers Series)
RomancePer tutte le persone del mondo Teresa Minelli ha una vita piena e movimentata tra serate in discoteca, uomini e abiti nuovi da postare sui social, ma ciò che non sanno è la verità, ovvero che è totalmente sola. Proprio per questo la sua vita da qua...