42-ANDREA

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Il sole, con la sua luce, illuminava i capelli dorati di Tessa, i quali stavano accarezzando dolcemente le mie dita.

Si era addormentata così, tra le mie braccia mentre io ero rimasto ad osservarla tutto il tempo. Da quando l'avevo conosciuta avevo iniziato a non pensare più a Stefania, e questo era solo un bene. Però, avrei dovuto rivederla, dopo tanto tempo e non sapevo se questo potesse essere un bene o un male. Gli occhi verdi di Tessa si scagliarono sui miei e le sorrisi dolcemente.

«Buongiorno», le sussurrai dandole un tenero bacio sulle labbra.

«Buongiorno», sbadigliò tenendomi stretto. «Che ore sono?», chiese all'improvviso mettendosi seduta.

«Appena le sei, è prestissimo», la rassicurai. Improvvisamente mi venne alla mente una cosa importantissima.

«Hai da fare il prossimo fine settimana?»

Tessa mi fissò coi suoi occhi verdi e scosse la testa. Perfetto.

«Io andrò via venerdì e tornerò domenica sera, vado a Milano, al matrimonio di un'amica e... mi piacerebbe molto se tu venissi con me.»

«Sei sicuro?», domandò sgranando gli occhi. «Perché vedi, non vorrei mai che tu ti senta obbligato per via di ciò che è successo stanotte tra di noi, poi Milano è una così grande città...»

La presi per le spalle, delicatamente. «Tessa, credimi, non l'ho fatto per quello che è successo stanotte. La mia amica mi ha detto di portare chi voglio e la sola persona che voglio al mio fianco sei tu», rivelai sorpreso con me stesso per le mie parole.

«E' una cosa importante, intendo... andare ad un matrimonio assieme.»

«Lo so Tessa, ma se non vuoi venire non preoccuparti. Non sei obbligata a farlo», ammisi un po' deluso da quel tira e molla.

«Posso pensarci solo qualche giorno?», domandò accarezzandomi la mano.

Sorrisi stringendola nuovamente tra le mie braccia. «Certo, tutto il tempo che vuoi.»

Quel pomeriggio mi venne a trovare Yuri.

«Ti vedo di buon umore!», constatò.

«Già, diciamo che le cose stanno iniziando ad andare per il verso giusto», appurai. Una domanda mi balenò per la mente. «Te piuttosto? Ho saputo che ieri sera hai fatto scintille», scherzai.

Yuri si strinse nelle spalle. «A dire il vero non è successo assolutamente nulla. L'intenzione c'era, ma poi mi sono bloccato, non riuscivo a togliermi dalla testa... no, nulla lascia stare», mormorò con lo sguardo basso. «Raccontami di te», disse e così ci perdemmo nell'intero pomeriggio.


Come il Faro nella Notte (5- The Lovers Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora