8 Dicembre 2017.Non sono mai stata una tipa amante del Natale, tutte le luci e gli addobbi... Eppure quest'anno sembravo proprio innamorata del Natale, venivo rapita dalle luci, e in fin dei conti, forse avevo travato anche la magia che non avevo mai sentito. Erano tutti molto più propensi a sfoggiare grandi sorrisi, e le strade erano piene di persone solari, innamorate di quest'aria misteriosa. Trovai un senso a tutta quella felicità solo quando capii che non potevo odiare ciò che mi regalava gioia.
"...E poi mi ha detto, Fè, però a Capodanno ritorni? E io non ho ben capito... Cioè lo vuole passare con me o mi devo organizzare per fatti miei?" Chiese Federica, "Io a Natale vado dai miei, e poi a Capodanno vado a vedere un concerto dove c'è Ermal" Maya si mise seduta sul divano insieme a me. "E tu? Che fai a Natale e Capodanno?" Chiese Federica. Non riuscivo a non guardare l'ora. Erano le sei di sera, e Fabrizio ancora non era tornato. Mi aveva detto che doveva tornare per le quattro, ed io mi stavo preoccupando. "La vigilia vado da mio padre, mentre Fab sta con i figli... a Natale sto da mio padre, ma ci sarà anche Fabrizio e a Santo Stefano sinceramente non saprei, spero che saremo soli, perchè proprio non potrei farcela" dissi sentendo di star trattenendo il fiato. "A fare cosa non ce la fai?" Chiese Maya. "A condividerlo per così tanto tempo" risposi scrollando le spalle. "Morbosa" Rise Maya. "Sai cos'è? Quando non stavamo insieme riuscivamo a rimanere soli più spesso. Ora sembra davvero che tutto sia... Cioè se ne va Aurora, arriva Ermal... se ne va Ermal viene qualche mia sorella... è un circolo vizioso da cui non uscirò mai." Mi lamentai continuando a guardare il cellulare. "Se non ci sono i tuoi parenti ci siamo noi" concluse Federica imbarazzata. "Lo vedi da qualche parte? No..." Sbottai alzandomi. "Ah, ecco dov'è il problema... anc..." alzai la mando fermando Maya. La porta si stava aprendo, e si spalancò ad un uomo intento a dare i calci a due scatoloni e tenere un lungo scatolone strusciandolo a metà a terra per entrare. "Che cos'è tutta questa roba?" Chiesi tirando dentro uno dei scatoloni che stava elegantemente prendendo a calci. "Che giorno è oggi?" Chiese posando lo scatolone grande a terra. "8 dicembre" risposi confusa dalla domanda. "Beh, è tradizione o no?" Chiese indicando le cose. "Dobbiamo fare l'albero?" Chiesi con le braccia incrociate. "Aspetta, rifaccio... è tradizione o no?" Chiese entusiasta. "Dobbiamo fare l'albero?" Ripetei. "Dai, mettici un po' d'entusiasmo!" Disse ridendo. "Incentivami" risi. "Ti faccio il regalo di natale doppio" rise lui. "Facciamo l'albero!" Scherzai fingendo di saltare. "Vedi... so sempre come renderti partecipe spontaneamente" rise baciandomi. Mi piegai ad aprire lo scatolone per vedere cosa c'era, ed erano tutte cose nuove. Anche l'albero era nuovo. Lo guardai negli occhi ed era seriamente felice di farlo con me, non potevo non esserlo anche io. "Hai mai fatto gli addobbi?" Chiese con un velo di curiosità, scossi la testa sorridendo e lui annuì quasi se lo aspettasse. "Bene, più o meno si monta l'albero... vieni qui" mi chiamò vicino a lui. Lo raggiunsi e lui mi mostrò come dalla base poi prendeva forma un albero di Natale spoglio. "Li vuoi coprire i piedini?" Chiese indicando il piedistallo. "Certo" risposi con le mani sui fianchi. "No, ma fa piacere vedere che fai il capo cantiere" disse ridendo. "Dai, se non mi dici che devo fa" dissi seria. "Prendi la stoffa nella scatola" indicò una scatola chiusa con lo scotch sul tavolo. "Avvolgila intorno al piedistallo e bloccala con la spillatrice" disse tenendo in alto i rami inferiori. "Ok" eseguii le sue direzioni. "Tuo padre non fa l'albero o c'è chi lo fa per lui?" Chiese Federica prendendomi in giro. "In realtà è l'unica tradizione che abbiamo di famiglia, l'albero tutto insieme... sono io che me ne sono inventata sempre una per non farlo" dissi quasi pentendomene. "Non hai mai messo il puntale?" Maya spalancò la bocca. "Eh no" ammisi mentre aprivo i rametti per poter infilare gli addobbi. "Che luci vuoi? Bianche o blu?" Chiese lui distraendomi dal flusso di pensieri che non mi ero neanche accorta di seguire. "Quali sono più belle?" Chiesi cercando il suo sguardo, lui mi sorrise "bianche" rispose con un bellissimo sguardo di amore, "L'hai fatto anche con i tuoi figli?" Chiesi sorridendo lui annuì mentre sistemava le luci con attenzione maniacale. "Fabrizio e la mania di perfezione" lo prese in giro Maya. "Tutto il contrario" rispose lui ridendo. Attaccò la presa delle luci illuminando il suo lavoro. "Quasi bravino" dissi ridendo. "Vero?" Posò un braccio intorno al mio collo ridendo. "Metti le decorazioni, le palline e tutto ciò che più ti piace... ho ricomprato tutto" disse indicando la scatola. "Fab... non dov..." "è il primo Natale insieme, che figura ci facevo se ti avessi fatto fare lo stesso albero che ho fatto l'anno scorso?" Chiese sorridendo. "E poi dici che mi trascuri eh" dissi abbracciandolo. "Vorrei dedicarti il 1000% delle mie giornate." sussurrò. Gli accarezzai la guancia come a dirgli che non era importante. "Sono di vetro?" Chiesi prendendo una pallina con dei ricami bianchi. "Sì" rispose lui. "E sono anche personalizzate... perciò se ti verrà in mente di litigare, sai con quale prendertela" indicò quella che avevo in mano, e c'era la figura bianca con il cappello e il microfono alla mano. "Sant... è bellissima" sussurrai stupita. "Ci sei anche tu..." ne prese un'altra con una ballerina. Le misi su due rametti allineate e vicine, in bella vista. E poi misi le altre palline, qualcuna aveva strumenti musicali e altre con simboli della danza. Misi qualche filo bianco ondulato per dare un senso di pieno e poi lo guardai da lontano. Soddisfatta che tutto sommato non era venuto malissimo. "Il puntale" Fab mi porse un oggetto a punta metà bianco e metà trasparente di vetro con la punta d'orata. "Mettilo tu" disse sorridendomi. Annuii e mettendomi sulle punte lo misi proprio al suo posto. Soddisfatta e felice di aver condiviso quel momento con lui.
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Un amore è reale quando torna. -Fabrizio Moro-
FanfictionAl destino non si riesce mai a scappare. Neanche Nicole c'è riuscita. La storia di un amore travolgente. Lei ha vent'anni è piena di sogni. Ballare per Vasco era sempre stato un sogno per lei. Uno di quelli per cui valeva rischiare tutto. Ce n'er...