Fabrizio era partito da qualche giorno per l'Eurovision. Io avrei potuto partorire a momenti. E casa mia, oltre ad Alice, era sempre un via vai di gente. Maya, i miei fratelli, Federica... Mio padre, Michela... mi sentivo un po' di vivere al Colosseo. Almeno però, non ero sola.
"Lorenzo ancora non ti ha detto che ti ama?" Urlò Maya. Cominciai a sentirmi strana, m'isolai dal discorso sentendo senza concentrarmi. "No, niente... e poi ieri sera mi ha detto che... Nicole, che hai?" Chiese notando il mio sguardo vuoto fisso sul piatto ancora pieno. "No, niente... non mi sento tanto bene... ma non vi preoccupate" sorrisi riprendendo a mangiare. "Sicura che sia tutto ok?" Chiese Maya. Annuii per non farle preoccupare. Andai in bagno tenendomi con le mani sul lavandino. "Charlotte, ti prego... non fare scherzi. Tuo padre è partito. Se aspetti... è meglio... ti prego Charl..." sussurrai guardando lo specchio. Sembravano più dolori mestruali che altro. Mi bagnai un po' il viso e tornai in salone a mangiare con le altre. "Tutto bene?" Chiese Alice spostando la sedia per farmi sedere. "Sì, tranquille" risposi ricominciando a mangiare. Sembrava tutto finito.
"Dicevo, ieri sera mi ha detto che lui non si sente innamorato, ma neanche si sente di dirmi che sono una qualunque... solo che a me ci tiene e non devo forzare le cose" Federica ci guardò tutte cercando di capire le nostre espressioni. "Da quanto vi frequentate?" Chiese Ali, "novembre" rispose lei seria. "Vabbè è tanto... almeno innamorato un po' ci si dovrebbe sentire no?" Chiese Alice guardandoci. "Non è tanto, sono sei mesi... in sei mesi puoi tranquillamente ancora non essere innamorato" risposi incrociando le braccia, con l'unico pensiero fisso. Ti prego, non ora. "Non è che lo devi difendere perchè è tuo fratello... ha sicuramente un'altra" disse Federica. "Sti cazzi che è mio fratello, lo sai benissimo che non sono una che risparmia niente. Solamente che non è detto che abbia un'altra perchè dopo sei mesi di frequentazione non si sente di dirti che ti ama... magari il sentimento c'è... però non se la sente de dittelo mo" dissi andando a sedermi sul divano. "Nicole, sei sicura di star bene? Stai parlando molto lentamente, come se stessi soffrendo... non è che stai cercando di nascondere qualcosa?" Chiese Maya seguendomi sul divano. "Tipo?" Chiesi vaga. "Tipo che hai le contrazioni?" Chiese seria. "Non ho niente... solo un po' di dolori. Mi stendo un attimo e passano" dissi sdraiandomi. "Per favore... Nicole... ci dici che hai?" Chiese Ali. "Niente... rilassateve tutte quante... ok? Continuate a parlare di quanto sia stronzo Lorenzo..." dissi concentrandomi. Dovevo cercare di ritardare il processo il più possibile.
Passò un'ora ma di quei dolori non sembrava volersene andare neanche mezzo. Dolori persistenti a intervalli regolari. Cominciai a respirare a fatica. "No, io te porto all'ospedale... non m'interessa... non riesce neanche a respirare bene..." disse Alice cercando di alzarmi dal divano. "Se lui non c'è, lei non nasce ok?" Dissi seria liberando le lacrime. "Nicole... stai malissimo. Dobbiamo andare." Disse prendendomi la mano. "Alice... ti prego..." la guardai piangendo. "Lo chiamo... va bene?" Chiese lei. "No, non farlo preoccupare..." troppo tardi, lei già lo stava chiamando. Si allontanò uscendo fuori in balcone.
Passarono brevi istanti e Alice mi passò il cellulare. "Ei" la sua voce era tormentata. "Amore... non ti preoccupare, che senti?" Chiese preoccupato. "Un dolore fittissimo alla schiena e al basso ventre" risposi con le lacrime. "Vai, Nicole... io sarò al telefono con te..." me lo immaginai a tormentarsi quei bellissimi ciuffi di capelli. Maya e Federica m'infilarono le scarpe. "Senti, no... tu stai tranquillo, ora io vado... e ti chiamo appena so qualcosa ok?" Chiesi tenendo le lacrime. "Va bene" sospirò. "Chiamami però... non ti fare problemi" si raccomandò. "Ovvio." Attaccai lasciando le lacrime. Alice prese le chiavi della mia macchina mentre Federica e Maya mi tenevano per le scale.
Fabrizio's Pov.
"Ermal..." farfugliai continuando a guardare il cellulare. "Oh" rispose lui preoccupato dalla mia espressione. "Sta a nasce..." farfugliai. "Che stai dicendo... davvero?" Chiese lui. "Molto probabilmente sì, m'ha chiamato Alice... e dice che Nicole sta male... ha i dolori... e lei mi ha descritto le contrazioni." Continuavo a guardare il cellulare come se mi potesse dare la palla di vetro per vedere cosa stava succedendo. "Cazzo..." lui sembrava preoccupato quasi quanto me. "Scusate ragazzi... dobbiamo farvi il video..." un ragazzo ci guardò con la telecamera in mano. Non ero proprio in grado di poter fingere che fosse tutto come al solito. "Oh, se non te la senti faccio io..." Ermal mi posò una mano sulla spalla. "No, posso farcela" risposi guardandolo negli occhi. "Ok" camminò fino all'ascensore e il ragazzo ci fece cenno di improvvisare.
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Un amore è reale quando torna. -Fabrizio Moro-
FanfictionAl destino non si riesce mai a scappare. Neanche Nicole c'è riuscita. La storia di un amore travolgente. Lei ha vent'anni è piena di sogni. Ballare per Vasco era sempre stato un sogno per lei. Uno di quelli per cui valeva rischiare tutto. Ce n'er...