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A Charlotte.
Settembre.
Il mese in cui tutti riprendono in mano il lavoro, la scuola e le proprie improrogabili responsabilità.
E di responsabilità, a me in quel mese ne sono arrivate. Come sei arrivata tu.
Il tuo papà, era lontano. Lontano fisicamente, ma lui era sempre con me. Avevamo parlato tantissimo di te. Certo non ci aspettavamo, che tu fossi così stupenda.
Sentivo le classiche domande, invadere i miei pensieri. Sono pronta? Ce la farò? Sono troppo giovane? Lui come lo dovrà sapere?
Eppure amore mio, è stato tutto semplicissimo. Tra un sussulto e un battito del tuo cuoricino, era un'emozione indescrivibile. Con il tuo papà, eravamo attenti ad ogni tuo singolo movimento. Qualche calcetto. A volte il dolore dei tuoi movimenti, ci sorprendeva a riderne subito dopo.
Mi davi la forza di affrontare il mio futuro, che tante volte mi ha spaventata.
Poi con il cinismo che solo la realtà, riesce a donare, mi ha avvertita. Tu stavi arrivando a conoscerci.
Ho svegliato il tuo papà, e in piena notte eravamo in preda all'adrenalina, era tutto così surreale, che a me sembrava un sogno.
Il 15 maggio. Alle 04.04
Un pianto, e ti hanno poggiata sul mio seno. Sembravi uno di quei bambolotti da collezione.
Sei nata tu. Ed io e il tuo papà insieme a te.
Non immagini le notti, prima di quella a sperare che tu prendessi da tuo padre. Sperai vivamente che tu fossi identica a lui, bella come lui. Forte, temeraria, indomabile. Buona.
Ed ora che lo sei, sono fiera di sapere, che ho messo al mondo qualcuno che rende il mondo più luminoso. Se non quello di tutti, almeno il mio e del tuo papà.
Sei stata il nostro orgoglio quando hai detto "mamma e papà" e lo sarai per sempre.
Per questo Natale, il primo in cui tu cammini, in cui tu sai cosa ti circonda, non benissimo, ma lo sai.
Avevi chiesto di non giocare più da sola, perché io e papà non possiamo giocare sempre.
Ti abbiamo voluto regalare non solo qualcuno con cui giocare, qualcuno con cui gioire, qualcuno con cui piangere. Il tuo più grande confidente e la tua più forte ancora. Il tuo punto fermo. In eterno.
Con infinito amore,
La mamma e il papà.
#4 #Minimobrici #?
Commenti disabilitati.Alzai lo sguardo dal cellulare, piena di lacrime.
"Post strappalacrime?" Chiese Romina girando la foto di Charlie verso di me. "Sì." Ammisi sedendomi bene.
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Un amore è reale quando torna. -Fabrizio Moro-
FanficAl destino non si riesce mai a scappare. Neanche Nicole c'è riuscita. La storia di un amore travolgente. Lei ha vent'anni è piena di sogni. Ballare per Vasco era sempre stato un sogno per lei. Uno di quelli per cui valeva rischiare tutto. Ce n'er...