Le sue mani mi cercavano nel letto. Lo abbracciai di nuovo guardando l'ora. Le quattro e mezza. Gli accarezzai il viso sudato posando sulla sua bocca le mie labbra. Lui rispose al bacio stringendomi a sè. "Allora sei sveglio" sussurrai sorridendo. "Era tanto che non ti avevo vicina a letto" sussurrò sulle mie labbra. "Vero" risposi spostandogli i capelli dal viso. "Perchè ti sei svegliata?" Chiese accarezzandomi dolcemente. "Perchè mi è venuta una voglia..." sussurrai allusiva. "Di cosa?" Chiese mordendomi il labbro inferiore. "Di te" risposi baciandolo. Lasciò scivolare la mano lungo le gambe e poi tornò sui fianchi. "Pensa... è la stessa mia" rise spostandosi sopra di me. Si mosse lentamente aprendo il reggiseno con un movimento deciso. Lo buttò a terra sorridendomi. Lo baciai di nuovo passando un braccio intorno al suo collo. Fare l'amore con lui era sempre come sentire il cuore che si bloccava e ripartiva. Un'emozione unica.La mattina dopo mi svegliai tra le sue braccia. Mi teneva stretta sul suo petto con tutte e due le braccia intorno al mio corpo. Era ancora addormentato, "Fabri" lo svegliai dandogli un bacio leggero. "Ei" sussurrò accarezzandomi i capelli. "Dobbiamo..." mi baciò dolcemente tenendomi il viso con le mani. "Se entra mio padre... e ci trova così..." dissi indicandoci nudi. "Non ti ha chiamata Maria, rilassati" rise lasciandomi andare. Mi alzai dal letto andando in bagno a fare la doccia. "Cioè... avevi anche il bagno in camera?" Chiese serio. "Mmmh..." risposi facendo segno di venire con me. Lui venne in bagno e spalancò la bocca. Una vasca e una doccia sul lato destro, mentre al lato sinistro c'era la tazza, il lavandino e il bidet. "Fai la doccia con me?" Chiesi aprendo l'acqua. "E lo chiedi?" Mi alzò facendomi entrare in doccia baciandomi.
"Posso entrare?" Alice bussò. Guardai Fabrizio si stava infilando i jeans. "Sì, entra" dissi camminando in mutande per la camera da letto. "Guarda che pancetta... beh da nuda si vede meglio" rise sedendosi su una sedia. Fabrizio la guardò in un modo indecifrabile, fra il divertito e il confuso. "Che ti metti?" Chiese curiosa. "Sono indecisa... tu che ti metti?" Chiesi guardando Fab. Si stava infilando una maglietta grigia a maniche corte. "Vabbè, allora sobria pure io" dissi infilandomi i jeans strappati, anfibi neri. Canottiera nera e maglione largo con lo scollo a barca bianco. Legai i capelli disordinatamente e mi truccai giusto per togliere i segni di una notte in bianco. "Certo, c'avete due facce..." rise lei guardandoci. "Avete dormito?" Chiese ridendo. "Certo" parlammo talmente in coro che i sguardi volarono velocissimi nelle nostre direzioni, sbottando a ridere. "Fingerò di credere" rise lei mentre spruzzavo il profumo. "Scendiamo?" Chiesi infilando gli occhiali da sole sulla testa. "Sì" rispose lei avanzando come aprifila.
"Buongiorno" salutai entrando in cucina. "Buongiorno Ninni... che vuoi? C'è la marmellata, la nutella... i bisc..." "nonna, grazie... faccio io" la bloccai prima che mi riempisse di cose. "Che bevi? Vuoi il thè?" Chiese indicando il bollitore. "Sì, grazie" risposi sedendomi al tavolo. "Buongiorno" mio padre mi lasciò un bacio sulla guancia mentre spalmavo la marmellata sulle fette biscottate. "Nì, che hai fatto? Non hai dormito bene?" Chiese Benedetta guardandomi. "Non credo che sia quello il problema" rise Alice. "E quale sarebbe?" Chiesi mordendo una fetta biscottata mentre Fabrizio prendeva un biscotto. "Zia.." Greta mi chiamò salendo in braccio a Fabrizio. Mettendo la sua manina sulla sua coscia, con tutta la naturalezza del mondo, mi guardò negli occhi. "Dimmi" risposi. "Che gli fai a Christian?" Chiese curiosa, "Che?" Chiesi con terrore, per un attimo calò il gelo nella stanza. "Che cos'è sesso?" Chiese lei guardandomi curiosa. Fabrizio si strozzò con il biscotto mentre io sentii la fetta biscottata ferma in gola. "Cazzo..." farfugliai cercando di riprendere fiato. "Un gioco, è un gioco... che però si fa quando superi una certa età, sei ancora piccolina" mio padre la portò via. "Christian..." Alice si alzò. La bloccai tenendola seduta. "Ssh... senti... c'è pace... e non ho voglia di discussioni" dissi sorseggiando il thè. "Nonna..." la chiamai, lei mi sorrise guardandomi. "L'hai fatta tu la lasagna?" Chiesi guardandola negli occhi, "sì, ma a te ho fatto i cannelloni... perchè so che odi la lasagna" rispose accarezzandomi il mento. "Lo sai perchè sei l'amore mio" dissi tirandole un bacio. Lei mi guardò con un bellissimo sguardo d'amore e poi si girò a guardare il forno.
STAI LEGGENDO
Un amore è reale quando torna. -Fabrizio Moro-
FanfictionAl destino non si riesce mai a scappare. Neanche Nicole c'è riuscita. La storia di un amore travolgente. Lei ha vent'anni è piena di sogni. Ballare per Vasco era sempre stato un sogno per lei. Uno di quelli per cui valeva rischiare tutto. Ce n'er...