Dammi un pizzico e dimmi che è reale e non un sogno

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La mattina dopo ancora aleggiava un po' la sensazione d'indefinito. Alcuni degli altri concorrenti lasciavano spazio a sguardi verso di Fabrizio e Ermal che parlavano chiaro. Loro sembravano non curarsi particolarmente della cosa. I social continuavano a parlare solo di quello. Su twitter era diventato un caso vero e proprio. Avrebbero partecipato ancora. Avrebbero cantato ancora quella sera. Ed era anche merito di tutti i loro fan che avevano fatto l'impossibile, incendiando il web.

"May... Che ne pensi?" Chiesi facendole vedere un jeans bianco e una maglietta larga sopra. "Per andarci a fare una passeggiata? Questo è l'outfit di mia nonna Berta" rise. "Vabbè... dobbiamo andare solo a camminare un po'... per uscire da questo hotel" risposi buttando quelle cose sul letto. "Ti sei portata casa. La tua valigia è più grande di te. E dici di non avere niente?" Rise aiutandomi. "Trovato" tirò fuori un tubino a maniche lunghe. Mi passò le converse bianche alte fino alla caviglia e le calze ancora chiuse. "Vai... muovi queste chiappe" urlò. "Zitta... che te urli" risi vestendomi.

niceole500

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niceole500 Ci riconosceremo... e sarà il tuo sorriso quell'emozione che prima non c'era e che oggi da luce al mio viso! 🤰🏼🤱🏼

fabriziomoropage ❤️

alicewunderbar_wine Quanto è bella! 💛

fedecade1994_ Amore di zia... #tiaspettiamo❤️

Tornai ad ascoltare Maya. "E pensavo di mettere il vestito celeste... no?" Chiese mordendo il suo panino. "Sì" risposi continuando a guardare il cellulare. "e poi magari lo scolapasta in testa" disse incrociando le braccia. "Sì, ti sta bene" risposi bloccando il cellulare. "Cogliona" mi lanciò la carta del panino in faccia. "Che ho fatto?" Chiesi ridendo. "Ti sto parlando... mica me rispondi seriamente. Mi hai detto che mi sta bene lo scolapasta in testa" mi guardò seria mentre mordevo il panino. "Che c'è?" La guardai spalancando le braccia. "Posso sapere a che cosa stai pensando? Non mi stai minimamente ascoltando" rise lei. "No, infatti... scusa... è che ho scattato questa foto ora... e niente... ho pensato a quanto cazzarola manca per conoscere chi c'è qui" sussurrai. "Stavi pensando a questo?" Chiese lei sorridendo. Annuii. Lei s'incupì. "Scusa, io..." "che ti scusi? Tu non c'entri niente" lei s'infilò in bocca l'ultimo pezzo di panino guardando di lato. "Lo so, ma non voglio fare quella che parla sempre delle fortune che ha... perchè so fortune" dissi mordendo il panino di nuovo. "Nicky, credimi. Non potrei essere più felice di vederti con questa pancia e sapere che sei felice..." mi abbracciò facendomi cadere il panino a terra. "Scusa" disse staccandosi mentre rideva. "Tranquilla, tanto non m'andava più" risi raccogliendolo. "Comunque non fa freddo... no?" Chiese guardandosi intorno. "No, infatti. May... occhio" indicai dietro di lei alzandomi di scatto. "Che è?" Si girò scappando anche lei. "Oh, ma scherziamo? Ma che è quel coso" indicò un insetto enorme dove eravamo sedute qualche minuto prima. E dove lei aveva lasciato la borsa. "Vai a prendermi la borsa?" Chiese lei con gli occhioni. "Che te fa male? Te risulto tipa?" Chiesi ridendo. Lei mi guardò scuotendo la testa. "E se ci fosse tuo figlio lì?" Chiese portandosi le mani sui fianchi. "Non c'è mio figlio... perciò è problema tuo" risi andando via. "E poi io corro più lenta... perciò vai tu" avviai la fotocamera senza farmi vedere. Cliccai sull'avvio del video mentre si avviava quatta verso la borsa. L'afferrò lentamente e poi cominciò a correre come una pazza verso di me. Stoppai il video fingendo di controllare l'ora e rimisi il cellulare nella borsa. "Era enorme. Credimi" rise ignara. "Sì. Immagino" risi anche io camminando al suo fianco. "Sorry, can you tell me where I can find the Ariston theater?" Una coppia giovanissima ci fermò. Maya avanzò facendo la vaga. "Yes, always go straight and then turn right ... always straight and left." Risposi sorridendo. "Are you english?" Chiese la ragazza. "No" risposi guardando Maya fischiettare. "Best wishes for pregnancy. Thanks so much. Good day." Se ne andarono salutando.

Un amore è reale quando torna. -Fabrizio Moro-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora