La mattina dopo mi svegliai molto presto e scrissi un messaggio a Fabrizio.Buongiorno. Sono da Charlotte. Ti aspetto per fare colazione.
La porticina di casa di mia nonna era già aperta in segno che era sveglia. "Buongiorno" mi annunciai entrando in casa. "Guarda chi c'è... c'è mamma?" Mia nonna m'indicò a Charlotte. "Ciao amore di mamma" la presi in braccio e lei mi afferrò la mano stringendola. "Come è andata?" Chiesi a mia nonna. "Buonissima... si è svegliata solo una volta, le ho dato il latte in polvere e si è addormentata. Ora deve mangiare..." rispose mia nonna mettendo sul fornello la macchina del caffè. "E mangiamo... vero mamma?" Chiesi accarezzandole il nasino mentre mi sedevo. "Oddio... David... non puoi piangere così..." Aurora scese le scale con un bimbo urlante fra le braccia. Era cresciuto tanto, sembrava fosse uscito con gli occhi verdi e il viso identico a mia sorella. "Oddio Aurò... ti prego... aiutaci" Alice la sorpassò sulle scale con l'aria di chi aveva passato la notte tra gli urli di David e il borbottio di Aurora. "Posso venire con voi nella casetta?" Chiese Alice accarezzando il piedino di Charlotte mentre mangiava. "Buongiorno" Fabrizio entrò in casa ancora senza maglietta e con i soli pantaloncini della tuta. "Buongiorno principesse" si avvicinò dandomi un bacio. "Buongiorno amore" risposi accarezzandogli la barba. "Oh, ma siete seri? Già state tutti attivi?" Chiese Luca scendendo le scale velocemente. "Eh... Diglielo a tua sorella" Alice si alzò tenendosi la testa. "Nonna... non capisco perchè piange da stanotte... gli ho dato il cibo, l'ho pulito..." "ao, mica è 'n'tamagotchi. C'hai provato a dargli solo affetto?" Chiesi seria. "Che vuol dire?" Chiese lei spalancando gli occhi. "Tienilo fra le tue braccia, accarezzalo... fagli capire che è al sicuro" rispose mia nonna mettendole davanti il thè con i biscotti. "A te ho fatto una tisana ai frutti rossi, perchè so che non ti piace il thè" disse dandomi una tazza fumante. "Grazie" sorrisi. "Mammaaaaaa" Greta urlò fortissimo. "Ao, ma che te urli" Michela rispose ancora insonnolita. "Mi fai scendere? Voglio mangiare." Greta stava facendo i capricci. "Sì, fatti venire a prendere da zio o zia..." rispose Michela. "Vado io" Fabrizio salì le scale andando a prendere Greta. "Nonno?" Chiesi guardandomi intorno. "Sta da Nicola, te lo ricordi?" Chiese mia nonna già trafficando con il pranzo. "Sinceramente no, però..." "Il nonno di quell'amica tua... Come se chiama... Quella che ce litigavi sempre... mannaggia..." "Deborah?" Chiesi sorseggiando il thè. "Eh, quella... il nonno... Sono arrivati oggi... valli a salutà..." disse seria. "Ok." Risposi lasciando cadere, o altrimenti avrebbe insistito allo sfinimento.
"Zia" Greta si lanciò sulla sedia vicino alla mia. "Giochiamo?" Chiese entusiasta. "No, zia... facciamo che fra un po' ci prepariamo e ci andiamo a fa una passeggiata?" Chiesi sorridendo. "Siiii..." Perfetto, avrei unito l'utile al dilettevole. "Dai allora, facciamo colazione e ci prepariamo" dissi accarezzandole la testolina. Sembrava una mattina di quelle che tutto è perfetto, dove l'amore l'uno per l'altro lo percepisci e lo senti dentro.
Mi alzai dal tavolo posando Charlotte fra le braccia di Fabrizio. "Controllale il pannolino... mi vado a fare la doccia, e se vuoi venire ti do il cambio" dissi scompigliandogli ancora di più i capelli. "Sì, vengo..." Socchiuse gli occhi al mio tocco. "Fra pochissimo torno" sussurrai sulle sue labbra. "Ti aspetterò con ansia" rise. "Cretino." Risi anch'io andando nella casetta.
Mi buttai sotto la doccia velocemente e rimasi una ventina di minuti a cercare i vestiti giusti. Alla fine scelsi una maglietta a mezze maniche celestina e un jeans chiaro con le vans celesti come la maglietta. Legai i capelli con una coda alta e mi truccai velocemente.
Trovai Fabrizio e Greta a cambiare Charlotte. "Ma come sei bella con questa tutina rosa" dissi avvicinandomi. "Tutta la mamma" Fabrizio mi guardò sorridendo. "Mmmh..." arrossii. "Zia, mi aiuti a vestirmi?" Chiese Greta. "Sì, andiamo da mamma." Dissi prendendola per mano.
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Un amore è reale quando torna. -Fabrizio Moro-
FanfictionAl destino non si riesce mai a scappare. Neanche Nicole c'è riuscita. La storia di un amore travolgente. Lei ha vent'anni è piena di sogni. Ballare per Vasco era sempre stato un sogno per lei. Uno di quelli per cui valeva rischiare tutto. Ce n'er...