Buon compleanno!

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8 Aprile 2018 H.23.45

Fabrizio era sul letto con dei fogli e una chitarra. Io andai in cucina con la scusa dell'acqua e cominciai a trafficare con una piccolissima torta. Avevo solo un quarto d'ora per poter organizzare il mio cervello e farlo funzionare bene. Ecco. Dieci minuti passarono solo per riflettere su come fare. I successivi tre per posare i due calici e una bottiglia di prosecco sul balcone, e i successivi due per andare in camera da letto. "Fabrì... corri... vieni fuori... c'è... no... devi vedere..." mi finsi agitata chiamandolo fuori in balcone. "Che è... ma sei matta?" Chiese tranquillo. "No... guarda... ci sta un..." lo chiusi fuori mentre si guardava intorno. Avete presente John Travolta in Pulp Fiction? 


Scusate, mi faceva troppo ridere

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Scusate, mi faceva troppo ridere. 

Bene, lui si stava guardando intorno in quel modo ed io non ero del tutto convinta che stesse funzionando. Accesi la candelina a forma di quattro e quella a forma di tre sulla torta ed uscii fuori in balcone. "Tanti auguri amore" sussurrai facendolo girare verso di me. "Tu sei proprio matta... Grazie" mi baciò. "Devi spengere le candeline e dobbiamo brindare..." Dissi posando la torta sul tavolino. Lui soffiò. E mi prese per il fianco dolcemente. "Il desiderio?" Chiesi sorridendo. "Scusa, c'ho te qua... e questa tipetta qua... come potrei avere altri desideri?" Chiese sornione. "Perchè ti conosco ciccio" risposi ridendo. "Vero... l'ho espresso ma non te lo dirò fin quando non si avvererà." Sussurrò sulle mie labbra. "Senti, prima che i velociraptor s'impadroniscono dei nostri calici... facciamo questo brindisi?" Chiesi passandogli la bottiglia. "Non puoi bere..." "per augurio mi bagno le labbra e le faccio bagnà pure a lei... dai" risi muovendo il bicchiere nelle mie mani mentre stappava la bottiglia. "Uooooh... come so sti 43 anni?" Chiesi con il cellulare alla mano. "Che stai a fa il video?" Chiese ridendo. "Bravoh... no è la diretta" dissi ridendo. "Aaaaah... te co sta diretta" rise avvicinandosi alla fotocamera. "Ti fa gli auguri Xoxoaania dice che sei bell... ah bella..." scherzai. "Uh ciao papà..." m'inquadrai. "Davvero tuo padre sta vedendo la tua diretta a quest'ora?" Chiese ridendo. "A quest'ora... ho capito che hai fatto quasi mezzo secolo... però me pare eccessivo dì a quest'ora a mezza notte. Mezza notte Fabrì..." risi inquadrandolo. "Ao, un quarto de secolo so cinquanta... e a me non me pare de avelli ancora compiuti" rise lui porgendomi neanche un dito di spumante nel calice. "Ai... che vita triste" inquadrai il calice. "Vabbè... Tanti auguri amore mioooooooo" lo baciai inquadrandoci mentre brindavamo. Stoppai la diretta e lui mi baciò. "Tu sei completamente matta." Rise dandomi un altro bacio. "Ah non lo direi così presto... la giornata ha 24 ore" risposi ridendo. "Che stai combinando?" Chiese incrociando le braccia. "Ah, niente... guarda" alzai le mani andando via.

"Che stai facendo?" Chiese prendendomi sotto il seno e tirandomi verso di lui. "Adesso mangiamo la torta... poi facciamo le nostre cose... e poi... Dio... Tanti auguri amore." Lo abbracciai di nuovo. Non mi sembrava vero averlo con me. "Amore mio..." sussurrò lui tenendomi stretta. "Oh, i velociraptor sulla tortaaaaa" urlai uscendo fuori al balcone. "Questa fa uso de sostanze stupefacenti... " Si portò le mani sui fianchi aspettandomi rientrare. "Ti posso chiede che so i velociraptor in questa testa bacata?" Chiese tenendomi la testa. "Gli insetti maledetti... quelli che ti si infilano in faccia solo perchè c'hai il telefono in mano e sei illuminata..." dissi spalancando gli occhi con aria da..."tu sei psicopatica... lo sai vero?" Rise. "Eh, ne sto prendendo coscienza... allora? Che si fa? Si mangia?" Chiesi porgendo due cucchiaini. "Tu sei un Jack Russell... calmati" rise prendendomi le spalle. "Dai muovitiii" dissi sedendomi con la torta davanti. "C'hai problemi seri" rise sedendosi affianco a me. "Il mio problema è che sei un bradipetto... sei lento... dai... su... che il tempo stringe ed io ho mille cose da farti..." "ah da farmi eh..." rise malizioso. "Se me fai finì, ho mille cose da farti vedere... dai mangiamo..." gli presi la mano agitandola. "Se non me dai il cucchiaio la vedo difficile" rise. "Ah, già" risi porgendoglielo. 

Un amore è reale quando torna. -Fabrizio Moro-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora