十四; spring

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𝒸𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝓆𝓊𝒶𝓉𝓉𝑜𝓇𝒹𝒾𝒸𝒾, 𝓅𝓇𝒾𝓂𝒶𝓋𝑒𝓇𝒶

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𝒸𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝓆𝓊𝒶𝓉𝓉𝑜𝓇𝒹𝒾𝒸𝒾, 𝓅𝓇𝒾𝓂𝒶𝓋𝑒𝓇𝒶

Fu la prima volta per Minho vedere quel punto dell'ospedale. Nonostante si fosse affacciato svariate volte dalla finestra della sua camera, non aveva mai osservato attentamente ciò che stava là fuori. E dovette ammettere che quel campo verde, fornito di alberi e fiori, era davvero un bel spettacolo da vedere dopo tutto quel bianco. Non era male, pensò. Era seduto su una panchina, sul retro dell'ospedale. Il suo sguardo era abbassato sul succo alla pesca che tratteneva nelle mani, accanto a lui c'era Jisung che faceva lo stesso. La terapia di Minho era finita da poco e Jisung gli propose di uscire un po' fuori a prendere una boccata d'aria, preferibilmente a piano terra, disse l'arancione, suscitando ulteriormente fastidio a Minho. Quest'ultimo sbirciava la minuta figura accanto a sé parecchie volte; alla fine Jisung non aveva risposto alla sua domanda, Minho immaginò che non voleva dargli una risposta e ciò lo fece sospettare di lui ancora di più. Allo stesso tempo però Minho doveva ammettere che era piacevole la sua compagnia, nonostante a volte parlasse fin troppo per i suoi gusti. Avevano ancora tante barriere e forse non si sarebbero mai rotte; la loro relazione consisteva solo nel farsi compagnia a vicenda, nel chiacchierare un po' oppure starsene semplicemente in silenzio staccando così dai propri pensieri. Eppure nella testa di Minho una domanda continuava a ripetersi. «Perché mi stai aiutando?» quella domanda non riuscì a stare più solo nella sua testa e Minho quasi si maledisse, Jisung si girò di scatto nella sua direzione, confuso. Stava bevendo il suo succo alla pera, quasi si strozzò con quest'ultimo. «Non ho un motivo in particolare in realtà, mi va e basta.» gli occhi di Jisung erano rivolti verso il suo succo, che nel frattempo tormentava con le sue dita, evitando così lo sguardo di Minho. Il moro ideò che c'era dell'altro sotto, ma non volle saperlo. Alla fine qualsiasi era il suo motivo andava bene ad entrambi, no? Se Jisung l'aiutava voleva dire che gli piaceva farlo, ne traeva qualcosa, e anche Minho nonostante fosse difficile per lui confermarlo. «Se per te va bene, mi piacerebbe se continuassimo così» Minho pronunciò quelle parole con imbarazzo, il suo sguardo era rivolto verso il cielo azzurro; quel pomeriggio era davvero caldo e splendente, per un momento Minho pensò di essere ritornato in quei tempi in cui le cose andavano abbastanza bene. «Certo che mi va bene, mi piace stare in tua compagnia.» con la coda dell'occhio Minho poté notare Jisung accennare quel suo solito sorriso; mai davvero felice e mai davvero triste, il moro non sapeva descriverlo. Lo guardò completamente, abbozzando anche lui un timido sorriso. Gli alberi intorno a loro erano in fioritura; la primavera era arrivata

minsung; retryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora