Stamattina sono io a svegliarmi per primo, sono io che resto a guardarlo dormire, finalmente...
È l'una...
Ieri notte, quando siamo tornati a casa, ci siamo fermati davanti alla porta, siamo rimasti per minuti interi a baciarci in piedi. Quando siamo entrati, siamo saliti al piano di sopra ed è praticamente impossibile riuscire a contare il numero di macchie che abbiamo tra il collo e la spalla, eravamo così presi da noi, che nemmeno ci siamo preoccupati di metterci il pigiama, siamo andati a dormire solo in boxer.
Siamo stati così tanto tempo a baciarci, che ancora sento le sue labbra che sfiorano la mia pelle, ancora sento la sua mano che stringe la mia mentre mi morde delicatamente il collo.
Poi lui, ha quel maledetto collo che mi richiama ogni fottuta volta.
Il punto è che alla fine nemmeno adesso siamo qualcosa, ma posso dire di essere felice comunque. Lui non crede nell'amore e in queste cose, eppure, ieri sera, quando mi guardava negli occhi e diceva di essere geloso quando vede qualcuno accanto a me, in un certo senso è stato come se sentissi che in realtà anche lui sta cominciando ad aprire la mente.
Nelle mie vecchie relazioni, non che fossi un playboy sia chiaro, non mi sono mai creato problemi, pensato di essere sbagliato, non credo di aver mai amato prima d'ora in realtà.
Ormai nessuno può prendere il suo posto, lui è lui, per me nessuno sarà mai come lui.
È, infatti, l'unico a cui non vorrei solo strappare i vestiti e scopare, ma non perché non mi senta di farlo, ma mi verrebbe da togliergli i vestiti piano piano, baciare ogni centimetro della sua soffice pelle e farci l'amore. Tutto il tempo. Se solo lui volesse.
Si sta svegliando, di prima mattina ha sempre la voce di un uomo e la faccia di un bambino. Amo questa cosa di lui.
-"Maniaco..."- sussurra ridendo e si strofina gli occhi.
-"Eh?"-
-"Da quanto mi guardi? Maniaco!"- sorride.
-"Come se tu non lo facessi, idiota."- si avvicina e mi abbraccia mettendo la testa sul mio petto e con un braccio mi circonda il torace.
-"Ma io sono io."- dà un bacio sul mio petto.
-"Ah, tu sei tu, hai ragione."- metto una mano tra i suoi capelli.
Stanno tornando praticamente castani, il grigio che aveva quando l'ho conosciuto, due mesi fa più o meni, ormai non c'è più.
-"Già... Kook, sei congelato!"- prende il piumone e lo sale più sopra, andandoci a finire con la testa sotto, ma di toglierla dal mio petto non ne vuole sapere.
-"Tu invece sei caldissimo."- commento sfiorandogli la schiena.
-"Già, perciò, attaccati a me, così ti riscaldi."- mi stringe forte.
-"Tae, ora stai meglio?"- domando abbracciandolo.
-"Eh?"- allenta la presa per guardarmi negli occhi.
-"Cioè, stai meglio rispetto a quando sei arrivato, no?"-
-"Beh, in realtà sono molto più confuso, per colpa tua.-alzo un sopracciglio, cosa intende? - Però si, ora, sei l'unica persona che riesce a farmi stare meglio."- sorrido.
-"Perché sei confuso?"-
-"Eh, vuoi sapere troppo."- mi dà un bacio sul naso e si gira dall'altra parte.
-"Dai Taehyung!"- cerco di farlo girare, ma non ne vuole sapere di muoversi, anzi, ride. Così prendo e mi metto a cavalcioni su di lui.
-"Ah! -continua a ridere- Ma quanto pesi!?"-
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𝑆𝑡𝑒𝑝 𝑈𝑝 - 𝑉𝑘𝑜𝑜𝑘
Fanfiction𝐴𝑐𝑐𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑎 𝑡𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝘩𝑜 𝑝𝑖𝑢' 𝑓𝑟𝑒𝑑𝑑𝑜 𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤 𝐞' 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐞𝐫𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐮' 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐞𝐚 𝐃𝐞𝐥 𝐒𝐮𝐝. 𝐔𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐮�...