-Still Here-

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Sento un improvviso calore che mi avvolge il corpo. Una vocina che mi richiama.

-"Jungkook... Ehi!-apro gli occhi e mi ritrovo, a pochi centimetri dalla mia faccia, Taehyung.- Ehi... Buongiorno."-

-"Taehyung... Che ore sono?" - domando strofinandomi gli occhi. È ancora un po' tutto confuso intorno a me.

-"Saranno le undici credo. Quando mi sono svegliato erano le dieci, quindi penso che più o meno sia quell'ora."- mi mette una mano sul viso e mi accarezza la guancia.

-"Alle dieci? Perché non mi hai svegliato?" - domando ancora con un occhio chiuso e uno aperto.

-"La mia intenzione era quella di lasciarti dormire, ma, oggi è l'ultimo risveglio insieme.-sospira- Quindi ho smesso un po' di pensare, e-si avvicina- quindi credo che abbracciarti sia un buon modo per farlo."- mi da un bacio sul naso.

-"Buongiorno Tae."- gli sorrido e mi faccio spazio sul suo petto.

Lui mi sorride e mi accarezza i capelli. Potrei riaddormentarmi davvero per quanto sto bene, ma voglio godermi anche io questo coglione, ancora per un po'.

-"Potremmo farli rossi."- dice

-"Cosa?"-

-"I tuoi capelli."- risponde.

-"Seh, perché non farli blu ora che ci siamo?" - lo prendo in giro.

-"Vaffanculo, secondo me staresti bene, era un'idea, anche io avevo i capelli rossi."-

-"Ah, lo so... Stavi benissimo cazzo!"-

-"Eh? Tu come sai che avevo i capelli rossi scus-" -

-"L'avevo immaginato-cerco di uscirmene, non voglio che creda che sia un maniaco stalker-... Comunque, a cosa pensavi?" - domando per cambiare discorso.

-"A cosa pensavo quando?" -

-"Hai detto che stavi pensando a qualcosa prima. A cosa pensavi?" - alzo il viso per incrociare i suoi occhi.

-"Beh... - fa una risatina isterica- Un po' a quello che farò quando finirò gli studi, se finirò gli studi. Mio padre. Sempre le stesse cose. "- sospira e comincia a giocherellare con i lacci della felpa.

-"Hai paura?"- domando.

-"Nah, non ho paura di nulla. Il punto è l'ansia."-

-"Taehyung, è solo un periodo, tra un po' finirà tutto. E tu devi riprendere gli studi, davvero."- gli tolgo una ciglia dalla guancia.

-"Non è solo questo."- sospira.

-"E che altro?"-

-"Forse si, forse un po' ho paura."- sorride continuando ad abbassare la testa.

-"Di cosa?" -

-"Ho paura che quando uscirò da questa casa, qualcosa possa cambiare."-

-"Cambiare? Tae non capisco, cosa intendi? Perché qualcosa dovrebbe cambiare?"- gli alzo il volto dal mento.

-"Perché si, perché sono fatto così. Perché da quando ti ho conosciuto, riesco a non pensare solo quando sono con te. Ho paura che quando, invece di tornare qui, tornerò a casa, farò la fine che ho fatto prima. Tu ora hai anche le prove, hai tutti i tuoi casini e i tuoi problemi, non potresti stare con me, neanche se volessi. È questo che mi preoccupa..."- dice con la voce che gli trema.

Il punto è che per me è lo stesso. Non voglio che torni ad essere come prima. Ricordo quando smise completamente di dormire, quando continuava a sbagliare i passi della coreografia perché non stava bene, la sua crisi. Non voglio che ritornino queste cose. Eppure sembra che lui stia davvero per tornare alla realtà.

𝑆𝑡𝑒𝑝 𝑈𝑝 - 𝑉𝑘𝑜𝑜𝑘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora