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Guarda fuori dal finestrino, in realtà é da quando si trova in macchina che guarda fuori. Non riesce a credere di essere fuori, e di essere riuscita a vedere, solo esternamente, la grande villa in cui era rinchiusa.

Non ha capito dove la stiano portando, non ha neanche ben capito il nome della persona da cui la stanno portando. Sempre che fosse un nome di persona.

Lancia una veloce occhiata davanti, i due uomini non sembrano respirare ed é sicura che nessuno dei due abbia fatto un solo movimento, come ad esempio voltare la testa per vedere se arriva una macchina all'incrocio. Si chiede se stiano respirando. Ad un certo punto la macchina svolta a sinistra, imboccando una strada vuota. Non vede più case o persone che camminano tranquillamente, o gente che fa jogging. Trova solo una distesa di verde e pochi metri dopo una casetta di mattoni e una donna alla porta che sembra attenderli.

La macchina si ferma, e veloci aprono lo sportello. Non sa che cosa deve fare, ma Yampi le rende tutto più semplice aprendo lo sportello e porgendole la mano. Un pó esitante prende la mano ed esce dalla macchina.

Iniziano ad avvicinarsi alla donna, la quale non si muove e li attende davanti alla porta. Una volta giunti davanti a lei, i due uomini chinano in avanti il capo, Yampi le bacia addirittura la mano.

-É lei?-chiede guardandola

-Si.

-Per quanto resta qui con me?

-Abbiamo l'ordine di portarvi a casa per l'ora di cena.

-Oh, fantastico! Ci divertiremo.-sorride verso di lei.-Dale- sorride porgendole la mano-Vieni con me.

Prende la mano un pò tremante e si fa guidare dentro la casa. Viene accolta da un calore così piacevole che i suoi muscoli si rilassano subito. Sente la porta chiudersi e subito porta la sua attenzione sulla donna.

Ha i capelli biondi, ma é sicura che non sia il suo colore. Il suo corpo sembra stato messo insieme con vari pezzi, ma é un corpo che farebbe impazzire qualsiasi uomo. Un sorriso illumina il suo viso.

-Come ti chiami?

-Ehm...Taina.

-Io sono Belcalis, ma chiamami pure Bardi o Cardi, non importa.-dice gesticolando con le mani. Si sposta verso l'isola della cucina, qualcosa é sul fuoco e fischia.

Spegne il fuoco, prende due tazze e versa il contenuto del bollitore nelle tazze. Apre di nuovo la credenza e prende quattro zollette di zucchero.

-Ti piace il latte al cioccolato?-le chiede

-Ehm...si. Da bambina mi piaceva molto.

-Te ne metto un cucchiaio. Intanto siediti sul divano.

Cerca con lo sguardo il divano e si siede, due minuti dopo la raggiunge con in mano due tazze calde e gliene passa uno.

-Grazie.

-Dimmi un pò, che hai fatto in questi giorni? Ti piace la casa?

-Ehm... io... niente. Non ho fatto niente. Sono rimasta in camera mia.

-Oh, siete ancora in calore?-ride e non può evitare di diventare rossa.

-No, non...io...

-Ho capito.-alza la mano-Che hai fatto per attirare la sua attenzione?

-Io...non lo so. Stavo lavorando e...lui é arrivato dal nulla e...poi l'uomo che mi ha portata qui mi ha stordita e...mi sono ritrovata in questo paese.

-Capisco. Ma pensa che ti ha portata via un Jefe. Pieno di soldi.-dice l'ultima parte sorridendo cinica. I soldi per lei sono un fattore molto importante.

-Non li voglio i suoi soldi.

-Tu credi di non volerli, nena. Ti porterò fuori ha spendere una buona quantità dei suoi soldi, vedrai che ti sentirai leggermente meglio.

-Tú hai la possibilità di accedere ai suoi soldi?

-Certo, sono la Dama, tesoro.

Resta un attimo congelata. Le Dame sono la chiave di ogni Familia, e queste possono essere la madre o sorella del Jefe, in rarissimi casi la compagna. Sa per certo che non vanno toccate a meno che non si stia cercando guai. E lei sta parlando con una di loro. In casa sua, e le ha anche preparato il latte al cioccolato.

-Il gatto ti ha mangiato la lingua?

El DiabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora