Taina trova il tavolo già imbandito. Non sa se aspettare Ozuna o iniziare a mangiare, lui le ha detto di iniziare e quindi prede una fetta di pane e ci spalma sopra un pò di marmellata. Si versa il latte nella tazza e allunga una mano per prendere i cereali, ma poi ci ripensa e prede un cucchiaio di zucchero per il latte. Mescola per qualche secondo e poi si porta la tazza alle labbra. Beve un sorso e poi morde la fetta di pane, sporcandosi il labbro superiore.
Julieta entra nella sala e si inchina.
-Volete che porti altro, signora?
-Credo che ci sia già fin troppo. Belcalis mangia con noi?
-Non lo so. Credevo di doverle portare qualcosa in stanza.
-No, mangerò qui.-risponde la voce di Belcalis. Taina si volta e vede il Jefe che tiene la Dama per i fianchi e la aiuta a camminare. Belcalis fa una smorfia di dolore, ma non si lamenta a voce alta. Julieta tira indietro la sedia a destra della tavola e Ozuna la fa sedere.
Taina si fa prendere dalla tenerezza per la scena. É spaventoso, come ogni altro Jefe del mondo, ma si ammorbidisce ogni tanto, e può vedere che le vuole bene. Taina viene subito accolta da una curiosa voglia di sapere cosa li lega.
Ozuna si siede a capotavola. Julieta corre a versare il caffè, intanto lui lancia un occhiata a Taina e si apre in un piccolo sorriso. Allunga il braccio destro verso di lei, e passa il police sul suo labbro superiore, poi porta il dito in bocca.
-Marmellata di more.-dice
Taina diventa rossa e abbassa lo sguardo sulla tazza, ma vede il sorriso di Belcalis.
Mangiano in silenzio, Taina continua a tenere lo sguardo basso e quindi non si accorge che Ozuna la sta guardando, e Belcalis che sorride sotto i baffi.
Julieta torna nella sala con una busta in mano e affianca il Jefe e glielo porge. Lui lo prende e non perde tempo a leggere. Taina lo guarda con la coda dell'occhio e vede il suo cambio di espressione.
Batte il pugno sul tavolo e le due donne lo guardano, Taina sussulta per la paura.
-Che succede?-gli chiede con un filo di voce mentre Belcalis cerca di prendere la lettera.
-Sono ancora qui.-dice a denti stretti.
Belcalis riesce a prendere la lettera, lo legge velocemente e assume un aria accigliata e pensierosa.
-Questa é la scrittura di Lit Killah... -dice a voce bassa, ma la sentono ugualmente.-Ma é strano...
-In che senso?-le chiede Ozuna
-Sembrava quasi dettata. Ma forse é solo una mia impressione.
Taina vorrebbe chiedere chi sia questo Lit Killah, ma si morde le labbra. Belcalis lancia il pezzo di carta sul tavolo e riprende a fare collazione. Taina lancia una veloce occhiata e vede scritto 'Leon C', e null'altro. Finito di fare collezione, si ritira nella loro stanza per scappare un attimo da quell'aria tesa, ma Ozuna é subito dietro di lei.
-Dovrai rimanere a casa. Non é sicuro uscire, almeno per un pò.
-Perché?-chiede lei, anche se non é mai andata tanto lontano.
-Non fare domande.-risponde freddo.
Cerca di non mostrarlo, ma ci é rimasta un pò male per il tono. Poco fa é sembrato quasi... Gentile con lei.
Non si accorge che lui si é avvicinata e la tira verso di sé. Il suo odore invade le sue narici e si lascia andare contro il suo petto. Le sue braccia la stringono e la portano in un porto sicuro.
-Non posso permettere a quel bastardo di avvicinarsi.-le lascia un bacio tra i capelli.-Devo proteggerti a costo della mia vita.
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El Diablo
FanfictionUn questa storia sarà presente violenza e scene di sesso. E un Ozuna molto diverso da come lo conosciamo.