Si é fatto buio, ma manca ancora cinque minuti all'ora di cena. Si dirigono veloci nel suo ufficio, lasciando due uomini fuori dalla porta.
-Non guardarmi con quella faccia. Non sei stato molto discreto, sai.
Stringe forte il pugno. Yampi riceverà la giusta punizione per questo.
-Jam ha detto qualcosa?
-Hai rapito una cameriera, che vuoi che gliene importi? Sarebbe stato divertente se tu avessi preso Natti, la compagna del Conejo Malo.
-Avrei firmato una buona dichiarazione di guerra...-sembra pensare sul serio sul rapire la donna del braccio destro di Nicky Jam.-No. Non contro Puerto Rico.
-Perché era la città di tua madre?
Lo sguardo di ghiaccio gli fa pentire di aver aperto bocca. Alza le mani in alto, in segno di resa e pensa subito a come cambiare discorso.
-Hai la tua parte, no?
-Si, ho già recuperato i miei soldi e tu hai tuoi. La tua donna ti sta aspettando a casa.
-Si, é il caso...
Viene interrotto dalla porta che si apre. Yampi é sorpreso di trovare il Jefe spagnolo in casa, credeva che una volta sistemato le cose avrebbe preso di nuovo il volo.
-Signori.-abbassa il capo in segno di saluto e rispetto.-Le donne sono a casa e la cena é pronto.
-Bene, vi saluto.-dice Abraham mettendosi in piedi e allungando la mano che subito gli stringe.
Scendono tutti al piano di sotto. Si dirige subito in sala da pranzo, e le trova già sedute.
-Stavo per farmi servire da mangiare.-risponde Belcalis facendo segno alla cameriera di metterle del cibo nel piatto.-Hai risolto?
-Si, é tutto a posto. Che avete fatto?
-Ci siamo divertite molto, non é vero Taina?- di risposta la ragazza annuisce debolmente.-Domani le faccio vedere meglio la città.
-Perché?
-Perché tu l'hai tenuta chiusa in casa per i tuoi comodi e dato che resterà qui per molto tempo... dovrà pur sapere come muoversi.
-Ok.
-Lei sa come ti chiami?-chiede curiosa
Questa domanda attira l'attenzione di Taina. Lei non ha mai saputo il nome del Jefe di Puerto Rico, nessuno lo sapeva. Però sa come si chiamano i due in comando: Benito e Anuel.
Il silenzio cala nella stanza, ma cinque minuti dopo rotto da Belcalis che non é una persona che ama il silenzio. Cerca di tenere un discorso con lei, ma risponde a monosillabi e sembra che la cosa le vada bene. Anche parlare da sola le starebbe bene.
Ha osservato molto le sue labbra, e essendo un uomo, si é chiesto quanto può andare in fondo, attorno al suo cazzo. Chiude la porta a chiave che subito nasconde. Abbassa i pantaloni e i boxer per poi mettersi seduto sul letto. Con la mano le fa cenno di avvicinarsi.
Ha capito che cosa vuole. Non ha mai fatto una cosa simile, e sperava di non doverlo fare mai. Vedendo che non si muoveva, allunga la mano e la afferra per il braccio, tirandola a forza verso di sé. La fa inginocchiare, pende con forza i capelli e la spinge verso il suo pene.
-Succhia. Subito.-ringhia al suo orecchio.-Ho finirà male.
La lingua di Taina uscebe inizia a leccarlo delicatamente sulla punta prima di prenderlo in bocca, avvolgendo con una mano. Chiude gli occhi, quelle labbra sottili stretti attorno a lui, i suoi occhi sembrano enormi quando sbatte le palpebre innocentemente, la bocca calda e bagnato, la lingua che lo percorreva.
Con una mano stringe le lenzuola e con l'altra la spinge con più forza verso il basso.
Faceva quella cosa con le labbra strette attorno alla cima e la sua lingua che lo accarezza, e tutto il suo corpo trema, la bocca si apre e si chiude in un gemito senza respiro.
Sente che é vicino e cerca di allontanarsi, ma lui la tiene ferma, venendo dentro la sua bocca.
STAI LEGGENDO
El Diablo
FanfictionUn questa storia sarà presente violenza e scene di sesso. E un Ozuna molto diverso da come lo conosciamo.