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Taina crolla sul divano quando le due donne entrano in casa. Non é lui, ma questo non toglie che lo verrà a sapere. Tranquillizza il battito del suo cuore e si rimette in piedi per salutare Karol G. La donna é seguita da una ragazza mora e un ragazzo. Si ricorda della ragazza, Cazzu si chiama, o meglio Julieta Cazzuchelli la ex moglie del ex Jefe dell'Argentina.

-Accomodatevi.-dice Belcalis indicando a loro il divano.

Le due donne si siedono, ma il ragazzo resta in piedi dietro il divano per avere meglio la situazione sotto controllo.

-Ci rallegra la vostra visita.-continua a parlare Belcalis sedendosi.-Avete saputo la notizia?

-Esattamente, siamo qui per farvi le congratulazioni ad entrambe per le vostre gravidanze.

-Grazie.

-Non mi aspettavo oltre da te, Belcalis!-ride la bionda.-Come si chiamava?

-Non me lo ricordo proprio. Ero totalmente ubriaca.

-Non lo cerchi per farglielo sapere?

-No, lo lascio lì così. Non pareva il tipo da 'responsabilità', capisci?

-Capisco.-e poi i suoi occhi si posano sulla madre di Taina.-E la signora?

-É mia madre.-risponde Taina.

-Molto piacere.

-Piacere mio, signora.

-Non ci trateniamo a lungo.-dice Karol G.-Volevamo solo vedervi e farvi gli auguri. Non é il momento giusto per stare nel vostro territorio.

-É vero. É bello avere di nuovo qui Daniel, ma l'ultima volta non era in veste di amico.-dice Belcalis

-Mi scuso per ciò che é successo. Daniel non sarà più un disturbo per nessuno.

-Felice di sentirlo dire.



Taina non ha rivolto parola né alla madre né al padre, e si é chiusa in camera per evitare di vederli. Ozuna é stato murato in ufficio per tutto il pomeriggio, ma una volta fuori la cerca subito.

-Perché sei qui?

Taina sussulta per lo spavento. Non lo ha sentito entrare. Ozuna si avvicina piano a lei, studiandola preoccupato.

-Volevo stare da sola.

-É successo qualcosa?

-No, solo... Belcalis é incinta.

-Si, me lo ha detto. E mi ha detto quello che é successo oggi.

Taina abbassa la testa. Lo sapeva che lei glielo avrebbe detto. E ora che succede?

-Capisco i tuoi genitori, ma tu non te ne andrai mai da qui.

-Lo so.

-Sei mia moglie e aspetti mio figlio.

-Io non voglio andarmene, ma loro non capiscono... Mia madre dice che ho la Sindrome di Stoccolma.

-Non mi interessa. Ho si calmano o li rispedisco indietro e non ti vedranno mai più. Chiaro?

El DiabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora