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Belcalis in tre giorni ha confermato a Taina che é una persona incapace di stare seria. Ed ha un auto ironia che non é da tutti e questo perché:

-Se non ti prendi in giro da sola che lo dovrebbe fare?*

Sarebbe molto volentieri rimasta lì con lei, ma Yampi l'ha praticamente presa di peso e portata via. Vedere la villa le ha fatto tornare un senso di angoscia e paura che si era dimenticata quando stava a casa di Belcalis. Le ricorda casa sua.

Non lo ha visto subito, ma puntualmente lui é scivolato nel letto per sfogare il bisogno di tre giorni. Poi l'ha portata in camera sua.

-Dormirai qui da adesso.

La cosa non le piace per niente. Non ha mai dormito con un uomo, e non le va proprio che sia con quello che ha preso la sua verginità con forza.

Ma pensare a questo quando si trova seduta sul divano del soggiorno é stupido.

Finalmente vede un'altra parte della casa che non sia una camera da letto e la sala da pranzo. Non sa che fare. Si guarda intorno spaventata, e si chiede se in realtà non dovrebbe essere qui. Forse si sono dimenticati di lei o credono che sia rinchiusa in camera. Se non vuole guai é meglio che vorrà via.

Ma é tardi. Lui entra con in mano un bicchiere di brandy. Inizia a tremare e pensa a quante possibilità ci sono di filare via senza farsi vedere.

-Perché sei seduta lì?

-Ehm...io...-abbassa la testa spegnendo il cervello, forse é meglio non dire niente.

-Ti hanno mangiato la lingua? O Belcalis ti ha stancata? Non sa quando stare zitta.

-Peró é molto simpatica.-dice con un filo di voce.

-É il suo lato positivo. Dopo i suoi ganci destri.- finisce il contenuto del bicchiere e si siede sulla poltrona davanti a lei.

La osserva.

Diventa completamente rossa in faccia. Nessuno l'ha mai guardata così e la cosa é un pò imbarazzante. Prova a tenere il suo sguardo, cosa completamente stupido da fare con un Jefe.

Lui solleva un sopracciglio, divertito da questo. Capisce che lo fa perché non sa come comportarsi, ma sa che questo comporta un mare di guai.

-Non dovresti osare guardarmi così, lo sai?

Abbassa subito la testa. Ride forte, si alza e si avvicina a lei. Si siede di fianco e con un braccio la tira su di sé.

Prende una ciocca dei suoi capelli e la annusa.

-Hai lo stesso odore...Ma meno forte.

Lei rabbrividisce nel ricordare la sera del suo rapimento. Credeva che volesse picchiarla...o ucciderla.

Una sua mano fa su e giù per la coscia coperta dai jeans.

-Non mi piacciono per niente questi jeans.-dice.

La prende per il mento e la bacia con ferocia, infilando la lingua dentro la sua bocca. Non si aspettava questo gesto e quindi non sa che cosa fare. Se rispondere al bacio o non fare niente. Le sue braccia la stringono forte in vita e fa aderire meglio i loro petti.

Una mano corre veloce per sbottonare e sbarazzarsi dei pantaloni ma...

-Jefe.

-Cazzo vuoi?-ringhia contro il povero uomo che lo ha interrotto.

-Abbiamo un'emergenza.

El DiabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora