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Come sempre, a parlare del diavolo spuntano le corna.

***

Scende prima Thomas con un borsone in mano e senza salutare nemmno Jordi esce di casa.

Poi esce Logan che si è cambiato, ora è vestito con dei pantaloni grigi della tuta e una canotta bianca che fanno intravedere oltre ai tatuaggi anche gli addominali e devo dire che è messo veramente bene.

Va a prendersi dei biscotti e viene a sedersi vicino a me.

Sto ferma e immobile, mi fa paura, anche se lui è quello che mi ha 'salvata'.

Faccio finta di nulla continuando a guardare Spongebob con Jordi che appena lo vede gli salta in braccio.

"Logaaaan" urla abbracciandolo.

Logan ricambia l'abbraccio facendo un sorriso.

Devo dire che ha un bel sorriso.

Abbasso lo sguardo sulle nocche, erano tutte rovinate.

"Cosa hai fatto?" chiedo indicando le nocche.

Non appena me ne accorsi mi maledì mentalmente.

Perché dovevo essere così meschina e non farmi mai i cazzi miei? Purtroppo mi uscì spontaneo.

Forse perché di lui non avevo così tanta paura come dell'altro.

Mi guardò sorpreso dalla mia domanda.

Probabilmente non si aspettava che iniziassi una conversazione.

Mise giù Jordan che non perse tempo a giocare con qualche macchinina e mi guardò fisso.

Dio ma perché avete tutti l'abitudine di fissare? Odio essere fissata.

"Niente che ti interessi" rispose freddo.

Wow mi aspettavo un qualcosa di più gentile da parte sua.

Ci rimasi un po' male, non avevo fatto nulla di male a questi due e mi trattano come se fossi uno straccio.

E io che immaginavo un anno da sogno.

Lasciai stare.

Mi volevo stendere un po'sul divano, ma lo feci dalla parte sbagliata.

A quanto pare non ho visto il telecomando e ci presi malamente contro.

Ero molto sensibile e i miei occhi diventarono lucidi subito.

Mi faceva un sacco male tanto che mi ricomposi strizzando gli occhi, cercando di non farlo notare.

Ma purtroppo se ne accorse.

"Cos'hai?" chiese serio.

Ma sei serio?

Niente, non ho nientee, sto da dio, pensavo sarebbe stato un anno pazzesco ma sicuramente non sarà così perché tu e il tuo fratellino bastardo mi avete già rotto le palle.

"Niente che ti interessi" risposi come lui.

Non lo guardai nemmeno, se l'avessi fatto avrebbe notato i miei occhi lucidi.

Per un attimo stette zitto ma poi "togliti la felpa"

"Cosa?No!"

"Toglitela, non ti voglio stuprare tranquilla"

Era serio, non sembrava uno che scherzasse spesso.

Me la tolsi fidandomi come una scema del suo sguardo e non delle sue parole.

Tanto sotto avevo la canotta.

Non capivo perché voleva che me la togliessi, ma poi realizzai e cercai di rimmeterla ma lui la prese.

Los Angeles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora