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Mi avvicinai a papà e gli accarezzai la mano.." sei forte papi, supererai anche questo"dissi.

***

La sua mano era fredda come ghiaccio e si vedeva che era molto disidratato.

Arrivò anche Cass, che mi poggiò una mano sulla spalla, come per darmi forza.

Nicole, mia sorella, stava giocando con le barbie insieme a Lee.

Non ditemi che anche a lei stava simpatico..

Passammo lì all'incirca due orette e mezza, più del dovuto sicuramente.

Insistetti a rimanere insieme a mia mamma, almeno per darle il cambio ma lei me lo proibì.

"Vai a riposarti Mad, forse domani se le infermiere ce lo lasciano fare"

E Nicole?

Sembrò leggermi nella mente,sono così tanto prevedibile?

"Lei sta a casa di Cass, ho parlato con i suoi genitori..devi essere maggiorenne e avere una delega per accompagnarla e riprenderla da scuola, mi dispiace Mad la vedrai qua di sera"

Disse e anche se mi dava molto fastidio non stare con la mia sorellina, cercai di capre la difficoltà di mia mamma e le feci un sorriso.

"A domani" salutai mia mamma abbracciandola e stessa cisa mia sorella.

"Voi aspettate i tuoi?" Continuai domandando a Cass e riferendomi a lei e mia sorella.

Annuì e dopo aver abbracciato anche lei uscimmo dall'ospedale.

Lee era accanto a me e si stava beatamente fumando una sigaretta.

Si stava soltanto rovinando la vita con quella nicotina.

"Non guardarmi così, ti ricordo che anche tu hai fumato" disse.

Ed è vero, ho fatto un tiro alla sua festa.

Era talmente figo mentre aspirava il fumo e lo rimandava fuori.

"Vuoi ancora?"chiese.

"Sono molto stressata in questi giorni!" Gli presi la sigaretta e fumai la metà che restò.

"Non va bene Madison"disse con una punta di sorriso sulle labbra.

Gli tirai un'occhiataccia ed entrammo in casa.

Lo sapevo che non era una cosa buona e bella da fare, ma mi tranquillizzava.

Dopo esserci tolti i cappotti andammo in camera pronti a guardare qualcosa alla tv.

"Smith, ordiniamo Mc che ho fame?"

"Si, anch'io ho un sacco di fame" dissi sinceramente e vidi formarsi sulla sua bocca un sorriso enorme.

Lo guardai confusa, "È da tanto che non mangi, menomale che ora senti un po' di fame"disse.

Dovevo cambiarmi e mettermi il pigiama che mi ero portata su.

Nella fretta non misi dentro la valigia quello ad unicorno purtroppo, ma uno estivo, pantaloncini corti e canotta.

Mi diressi in bagno e mi cambiai,i pantaloncini erano veramente corti.

Cercai di tirarmeli più giù, ma niente.

Mannaggia a me che non metto in valigia mai le robe giuste.

Arrivai in camera e lo vidi  petto nudo e pantaloncini intento a cercare un film.

"Forse è meglio che tu ti copra" feci la finta annoiata sedendomi sul letto accanto a lui.

Los Angeles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora