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"Non lo so, non ti sembra.. non so.. strana?"

"Madison quella ragazza lì non ha amici, con chi vuoi che stia durante la ricreazione?"

Probabilmente aveva ragione.

Continuavo a fissare la porta della nostra classe, come se stessi aspettando l'entrata di qualcuno o la sua uscita, come se potessi vedere attraverso le porte.

"Probabilmente hai ragione, sto impazzendo" spostai di nuovo lo sguardo sugli occhi perplessi di Ashley e le sorrisi.

***

"Tu non sei mica in classe con Thomas e Logan?" Chiesi sorseggiando la mia spremuta.

"No ho la tua stessa età, sono solo in un'altra terza"

Ero come al solito da Chloe con Alice e stavamo parlando dei nostri 'sospettati'.

"Credi sia qualcuno della tua classe?" Chiesi curiosa.

"Non credo, conosco da dio completamente tutti, dopo la morte di Alexis mi sono stati vicini e non penso proprio sia uno di loro, tu?"

"Io penso che ci debba essere per forza qualcuno nella mia classe, ho pensato a Daniel Clarke, il suo amico Matt e Camille Dickens"

"Scherzi?Camille?" Scoppiò a ridere.

"Non so" dissi un po' scocciata.

Tutti che scoppiavano a ridere sentendo il suo nome.

Il bar era vuoto, c'eravamo io,Chloe e Alice.

"Ragazze posso intromettermi?" Chiese Chloe avvicinandosi a noi.

Accennammo un si con la testa e lei continuò.

"..vi ho sentite parlare e avrei un'idea"

"Ah si?Di cosa si tratta?" Mi precedette Alice domandandoglielo.

"Allora, provate a scrivere in privato a Gossip Web dicendo di avere notizie scottanti su Madison che a quanto pare è lo scoop del momento, però gliele direte solamente di persona, quindi vi incontrerete e boom capirete chi è la misteriosa A"

Io e la rossa ci guardammo con gli occhi sbarrati, aveva ragione cazzo.

"È vero!Come ha fatto a non venirci in mente prima?"

"Prego ragazze" disse Chloe tornando fiera di sè dietro al bancone.

Io e Alice pagammo ed uscimmo ringraziando Chloe.

"Proviamo?" Chiesi speranzosa.

"Si, ci penso io a scriverle e poi domani ti aggiorno, tu ritorna da Lee che ti starà aspettando poverino"

"A domani"

Feci un sorriso e l'abbracciai salutandola.

In meno di 10 minuti ero a casa, di John e Hanna nemmeno l'ombra, niente Stilver e niente Elisabeth.

Entrai con le mie chiavi e in casa c'era silenzio, strano.

Los Angeles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora