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Insieme ridiamo e stiamo bene quando non litighiamo, potrebbe funzionare questa ipotetica amicizia?

Già al solo pensiero di dover dormire insieme capisco che non potremmo mai essere semplici amici.

***

Penso siano passate ormai più di 2 ore, sono le nove e mezza e noi abbiamo appena finito ti aparecchiare la tavola.

"Non sono venuti poi così male dai" guardai sodisfatta il mio lavoro.

"E ci credo, il lavoro duro l'ho fatto tutto io"

"Ma che cazzo dici?Non è affatto vero"

"IO ho preparato il riso e IO ho unito l'alga al riso tu hai preparato dei semplici nigiri e del sashimi"

Sbuffai.

Aveva ragione.

Ho provato a fare dei semplici hosomaki, ma ho fatto un casino quindi è intervenuto lui con delle mani miracolate.

"Signorina perfettina ti sei dimenticata due cose"

Guardai sul tavolo, ma mi sembrava tuttooah cazzo "cazzo, come ho potuto dimenticarla"

Non ho preso la salsa di soia, ma la seconda cosa?

Cercò in due cassetti e trovo la salsa e anche due paia di bacchette per il sushi.

"Wow, hai tutto in questa cucina?"

"Ho mangiato il sushi molte volte qui"

Ci sedemmo al tavolo e aprimmo le birre.

"Ancora non ci credo che hai comprato delle birre, come mai?Non c'era il vino per i bimbi?"

Alzai gli occhi al cielo.

"Simpatico come un dito in culo"

"Beh se hai così tanta voglia possiamo vedere se è simpatico o meno"

"Che schifo"

Rise e dopo un sorso che fece alla sua birra indicò la mia, "attenta a non ubriacarti"

Quanto mi irritava.

***

"Dobbiamo dormire insieme per forza?" Chiesi speranzosa.

"Non so, vuoi dormire per terra?"

Dopotutto era casa sua.

"Okay, ma non invadere la mia parte, io sto a sinistra"

Spostai le coperte pronta per stendermi.

"Dormi così?"

"No vado a cambiarmi"

"Tieni"

Mi lanciò la sua maglia e lo guardai confusa, "mettiti questa per dormire"

"Non mi metterò la tua maglia per dormire" gliela rilanciai.

"Meglio per me" disse mettendosi sotro le coperte, aveva solo un paio di pantaloncini.

Andai in bagno per cambiarmi, misi un paio di pantaloncini e una maglia a maniche corte, mi feci una coda ed ero pronta, uscì ma poi mi ricordai di una cosa.

Presi la scatolina della Apple e ritornai da lui.

Era così sexy?Forse.

Spensierato sul letto con il telefono in mano, le coperte lasciavano intravedere i pettorali e non era messo male.

"Anche se mi stai molto antipatico e certe volte davvero non ti sopporto, un po'ti voglio bene dai, quindi buon Natale stronzo"

Mi guardò curioso e appena mi vide con la scatola di apple in mano gli si illuminarono gli occhi.

Los Angeles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora