Si buttò sulle mie labbra e le nostre lingue entrarono subito in contatto, come se gia si conoscessero.
Durò per non so quanto.
Mi staccai con l'affanno, ma felice.
Sorrisi e anche lui.
"Domani ti porto in un bel posto,non andremo a scuola" disse.
Non era una domanda, era una affermazione vera e propria ed io ne ero felice.
"Buonanotte" mi addormentai avvinghiata a lui.
"Buonanotte piccola"
***
Era tutto così tranquillamente tranquillo, ero avvolta nei miei sogni e nelle coperte.
L'unica cosa che rovinava tutta l'atmosfera era il raggio di sole proveniente dalle tapparelle poco alzate, colpiva proprio la mia faccia, il mio occhio sinistro e la cosa mi irritava assai.
Cercai in tutti i modi di girarmi verso l'altro lato, ma quando lo feci sentii un gemito da parte di qualcuno.
Cazzo.
I ricordi della serata precedente mi ritornarono tutti in mente e sobbalzai cercando di alzarmi dal letto in fretta.
Mi ero ripromessa e ripromessa che non sarebbe più successo nulla con lui, e invece.
La presa che lui aveva sul mio fianco era stretta e non avrebbe ceduto sicuramente.
"Togli il braccio che ho il sole in faccia cazzo" dissi sicura di me.
Lo tolse e mi sorpresi di quando fu facile convincerlo.
"Sbraiti già di prima mattina Smith?" Chiese con una voce roca, assonnata e poco comprensibile.
Annuì girandomi a pancia in giù e mettemdomi una coperta in testa.
"È andata così male ieri sera da limonarmi subito?" chiese mettendosi anche lui sotto le coperte.
"Io non ti ho limonato! E poi non ne voglio parlare Lee"
"Si che l'hai fatto" sorrise facendo spuntare quella dannata fossetta che attirava sempre la mia attenzione.
"Non è vero, mi sei saltato tu addosso tutto arrappato, cos'è la Miller non te la dà più?"
"Me le danno le altre" rispose a tono.
Non risposi, cercai soltanto di non pensare a nulla.
Non volevo accettare il fatto che lui mi considerasse come 'una che ancora non gliel'ha data'
E invece è così Madison, svegliati.
Lo so, lo so cazzo.
Sbuffai girandomi dall'altro lato.
Sentì la sua bocca aprirsi come se volesse dirmi qualcosa, ma poi la richiuse subito.
Dopo all'incirca 5/7 minuti passati in silenzio mi alzai seguita dalla sua frase "Vestiti comoda" disse semplicemente.
Non sapevo nemmeno se uscire con lui.
Ormai erano le 10 e mezza quindi la scuola ciaone, ma non so se approfittarne e tornare a dormire oppure uscire e divertirmi.
Cosa di cui sono sicura, impossibile non doversi con Lee.
Dopo essermi fatta un mini doccia mi ricordai di aver dimenticato i cambi.
"Rompipalleee" urlai.
"Mociosettaa" urlò di rimando.
"Portami dei vestiti per favore" dissi.
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Los Angeles
RomanceMadison Smith è una studentessa modello ma senza peli sulla lingua.Sincera e schietta, timida e introversa.Diversa dalle altre. Riceve l'opportunità di andare a fare una vacanza-studio a Los Angeles ospitata da una famiglia ricca e molto conosciuta...