Los Angeles

8

"Esci con me stasera?"

***

Questo era pazzo.

Dopotutto quello che è successo l'ultima volta viene a chiedermi se esco con lui?

I suoi occhi quasi mi supplicarono.

Ma non ci sarei uscita, mi ero ripromessa di stare lontana da lui e non mi fidavo affatto di lui.

"Non mi fido di te" gli risposi guardandolo negli occhi.

Dal suo sguardo sembra quasi che ci rimase male.

Cosa si aspettava? Che fossimo migliori amici?

"Ti porto al Mc"

Quasi quasi volevo dire di si solo per il Mc.

"Lee noi due non andiamo d'accordo e io ho paura di te, non mi hanno parlato così bene della famiglia Lee sai?"

"Hai paura di me?"anche con questa cosa sembra esserci rimasto male.

No guarda mi fido dopo che mi stavi per tirare uno schiaffo.

Sostenni il suo sguardo.

"Tu esci con me"

"Io non esco con te" ribattei.

"Tu esci con me così ti dimostro che so essere anche un bravissimo ragazzo"

"Esci con Jessica. A proposito picchi anche lei o no?"

"Io non picchio nessuno" disse a denti stretti.

Sbuffai.

"Dai vieni, facciamo un giro, sarebbe una serata sprecata e oggi non mi va di uscire da solo"

Eddai che sarà mai.

No Madison non andarci,é pericoloso, ricordi le parole di Ashley?Potrebbe  anche stuprarti.

Ignorai il cervello e ascoltai il cuore.

Aveva ancora gli occchi fissi nei miei anche se spenti.

Ma si vedeva che non scherzava.

"Solo se paghi tu" sorrisi come una bambina.

"Pago io mocciosetta" rise alzandosi e uscendo.

"10 minuti e usciamo che ho fame,vestiti" urlò dalla sua stanza.

Cosa?10 minuti?

Mi accorsi solo ora della cazzata che sto per fare, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.

***

POVS THOMAS LEE

Non so perché le feci quella domanda.

Non me l'ero preparata.

Volevo entrare in camera sua per vedere il livido se sta passando, ma poi guardandola cambiai totalmente idea.

Non mi dispiaceva passare una serata con lei, mi dispiacevano le sue parole.

Mi dava fastidio il fatto che lei provasse paura con me, che avesse paura di me e soprattutto il termine 'picchiare'.

Ma cosa mi dovevo aspettare?Aveva ragione.

Mi misi dei semplici jeans neri, felpa grigia e Nike.

Uscì dalla mia stanza e aprì la sua.

Era già pronta, era figa anche vestita a caso.

Indossava un paio di jeans larghi e un maglioncino bianco con le Doctor Martins.