-La smetti di fare il broncio come una bambina- dice Cedric avvicinandomi la cioccolata calda, che ci ha servito la cameriera un attimo prima.
Seduti ad un tavolino in un angolo di una piccola caffettiera, molto accogliente e calda se non per la situazione in cui mi trovo.
Nella caffetteria ci siamo solo noi due la cameriera con i rasta e una coppia di anziani seduti ad un altro tavolo.-Senti mi dispiace per quel venerdì...- incomincia a dire Cedric.
-Non mi interessano le tue scuse!- dico io, alzando di scatto lo sguardo su di lui, bloccandolo.
Cedric si guarda in torno, si gratta il capo e torna a guardarmi.
-Vedi di abbassare un po' il tono di voce novellina- dice a bassa voce, spostando la tazza e avvicinandosi, fortunatamente ci frappone il tavolino.
-Senti... quella sera ero ubriaco e non ero molto lucido e...- parla continuando ad osservare la sua tazza ancora fumante, potrei anche pensare che gli dispiaccia sul serio ma non ci voglio credere.
-E cosa? Quindi se siamo ubriachi ci possiamo permettere di slinguazzare chiunque ci capiti davanti! Tanto siamo ubriachi- dico io.
Lui sorride grattandosi ancora il capo, innervosita distolgo lo sguardo e i miei occhi incrociano quelli della cameriera con i rasta, che finge di niente e torna subito a strofinare il bancone.
-Mi dispiace ero arrabbiato e...- Cedric cerca di trovare le parole giuste, ma non ho intenzione di dargliela vinta.
-E quindi per vendicarti di Jexa e per ripicca, mi baci?- dico tutto d'un fiato ma facendo attenzione a non alzare il tono.
Quel sorriso si spegne sul suo volto -non l'ho fatto per vendetta... e poi Jexa non mi è mai piaciuta veramente, si è una bella ragazza ma non ci è mai stato un feeling tra me e lei- sospira evitando il mio sguardo e fa un sorso della sua cioccolata -ma è stato frustrante.-
Fa un'altro respiro profondo, ma questa volta non lo blocco -Max è un mio rivale da quando eravamo bambini ed è riuscito a prendere in giro Jexa solo per riuscire a ferirmi in qualche modo.-
Cedric continua a fissare la sua cioccolata, evitando sempre il mio sguardo.
-Ma il povero Max non sa che stavo cercando un modo carino per lasciare Jexa, mi ha fatto solo un favore- dice con un tocco d'ironia, questa volta tornando a guardarmi.
Cedric non ha mai amato Jaxa veramente, che senso ha stare con una persona per la quale non provi niente?
Io credevo che la loro coppia "Barbie e Ken" fosse perfetta, credevo che due persone come loro si completassero a vicenda, la coppia più popolare della scuola, ma invece era tutto solo una farsa.-Ma non è questo il punto, mi dispiace so che ci tenevi a lasciare il tuo primo bacio a Trevor- dice tornando alla sua solita espressione da idiota.
-Primo bacio? Trevor?- dico io sperando di aver capito male.
-Si mi dispiace di aver rubato il tuo primo bacio- dice divertito.
Ora non sono più irata ma confusa, che cosa sa lui di quello che penso di Trevor? Ma forse lui mi sta solo mettendo alla prova.
-Per tua informazione non sei stato tu il primo e poi non so cosa insinui con Trevor- dico io sorseggiando la mia cioccolata, e guardando nervosa l'orologio appeso nella caffetteria, evitando totalmente di incrociare il mio sguardo al suo.
-Che peccato, mi piaceva l'idea di essere il tuo primo bacio- dice avvicinandosi e poggiando i gomiti sul tavolino incrociando le dita sotto al suo mento -beh si Trevor, ho visto come lo guardi- dice facendomi l'occhiolino e provocandomi timore.
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Hai segnato nel mio cuore!
RomanceLena Stuart un adolescente, a cui è morta la madre quando aveva ancora cinque anni, cresciuta dal padre. Si trasferiscono in città. Lena lascia alle spalle la sua semplice vita di paese, la sua scuola e la sua squadra di calcio. La sua vita cambia...