Parte 33

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POV: Lena

Che diamine ci fa Owen a casa mia? Lo guardo sbigottita, in soggiorno cala il silenzio. Non ho il coraggio di guardare in volto Cedric, evito il suo sguardo.

-Pensavo ti avrebbe fatto piacere questa sorpresa- dice mio padre, facendosi più vicino a me sorridente.
-Era arrivata la lettera a casa dalla tua scuola, dove c'era scritto che si sarebbero svolti i tornei di calcio qui in città. Poi che la vostra scuola avrebbe ospitato tre scuole e una di queste era la tua vecchia scuola- dice mio padre mettendo una mano sulla spalla di Owen.
-E c'era la possibilità di ospitare una ragazza, ho provato a contattare Gaya ma non rispondeva. Ma visto che abbiamo Trevor in casa possiamo ospitare anche un maschio, quindi ho subito pensato di chiamare Owen. Che bella idea che ho avuto! Finalmente rivedi il tuo ragazzo!-

Alle ultime frasi pronunciate da mio padre metto una mano sulla fronte esasperata. Non è possibile, perché non vuole ancora capirlo che io e Owen ci siamo lasciati per sempre e per via della distanza. Non riesco a guardare Cedric sento solo la sua presenza al mio fianco irrigidirsi.

-Papà io e Owen non stiamo insieme...- cerco di dire un'altra volta a mio padre.

-Si non lo siamo, ma ora sono qui, ci possiamo riprovare- dice Owen, sempre sorridente al fianco di mio padre.

Sento Cedric irrigidirsi ancora di più. Le mie amiche alle mie spalle bisbigliano qualcosa. Immagino nessuno stia capendo più niente.

-No Owen, senti io...- provo a dire.

-Dai Lena, possiamo riprovarci e io verrò spesso qui durante i weekend oppure durante le vacanze.-

Owen non è cambiato di una virgola, gli occhioni nocciola, alto e moro e il fisico sempre atletico. Indossa un paio di jeans e una camicia nera a maniche corte aderente.

-Fa niente tranquilla ne parliamo più tardi da soli. Che ne dici mi presenti i tuoi amici?- Dice Owen.

-Ehm si...- provo a dire ancora stordita da questa squallida situazione in cui mi sono ritrovata.

-Si presentaci...- sento dire da Cedric a denti stretti.

Non ci voleva...
E adesso come faccio? Mi sento stranamente debole, fiacca senza forze, non so cosa dire o cosa fare.

-Tesoro che ne dici se lasciamo i ragazzi da soli e andiamo a fare quelle commissioni- dice Mary a papà.

***

Sono in cucina io e Cedric, lui non mi guarda negli occhi, non cerca i miei, guarda il suolo rattristito.

-Mi dispiace Cedric...-

Lui alza lievemente la testa, ancora non cerca il mio sguardo, sofferma il suo sguardo sulle mie mani ingrovigliate fra loro e sudate.

-Mi odia così tanto tuo padre?-

-Cedric lui nemmeno sa che io e te stiamo insieme...- mi affretto a dire -...dammi solo un po' di tempo, gli spiegherò tutto io.-

-Ora come faccio a tornarmene a casa sapendo che lui è qui sotto lo stesso tetto dove ti trovi tu... poi quello che ha detto prima...- dice stringendo la mascella.

Mi avvicino lentamente, sciolgo le dita intrecciate fra loro e asciugo le mani sudate sul mio vestito azzurro. Sono difronte a lui, ma lui continua ad evitare il mio sguardo, le sue mani dietro la schiena che afferrano il ripiano della cucina. Con una mano gli scosto i capelli neri dagli occhi con l'altra gli alzo il mento costringendolo a guardarmi.

-Con Owen ci parlerò gli dirò che fra me e lui è finita da tempo che ora ci sei tu nella mia vita, non posso più tornare indietro. Lui per me ora è solo un amico niente di più.-

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