Parte 31

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È la seconda volta di seguito che spengo la sveglia. Non ho chiuso occhio quasi tutta la notte, per via di quel bacio appassionante la sera prima, dopo tutte quelle nuove emozioni. Stanca come sono mi rigiro nel letto.

-Lena...-

-Mmm...- mi rigiro nuovamente nel letto, tirando le coperte fino a sopra il naso.

Papà mi accarezza i capelli e io brontolo qualcosa di indecifrabile che doveva assomigliare ad un "voglio dormire".
Poi mi bacia la fronte, che strano si è fatto la barba? Di solito i suoi baci mi fanno il solletico per via della barbetta.
Inizia a tirarmi via la coperta che cerco inutilmente di trattenere ma è più forte di me. Papà mi da un'altro bacio sulla guancia, si ha decisamente tagliato la barba, ma... il suo profumo non è suo, è di... mi da un'altro bacio sul collo, sotto all'orecchio, rabbrividisco... questo non è...

-Non pensavo fossi così dormigliona- mi sussurra all'orecchio.

...è Cedric non papà!
Mi alzo di scatto spalancando gli occhi battendo la fonte alla sua. Che male!

-Che ci fai qui?- Dico io guardando Cedric seduto affianco a me e strofinandomi la fronte dolorante. Mi guarda a pochi centimetri di distanza, è possibile che sia così dannatamente bello anche di prima mattina. Oh no! Io la mattina sono sempre un disastro, mi copro la faccia imbarazzata poi passo le mani sui capelli cercando di sistemare il groviglio che ho in testa. Chissà come sembro io ora ai suoi occhi.

-Vattene se ti vede papà qui, sono guai!- cerco di cacciarlo via, spingendolo via dal letto.

-No credo sia occupato...- dice accarezzandomi il volto -...sembri un angelo.-

-Lena sei sveglia?- Risuona la voce di papà dietro alla porta. Ora si che sono nei guai, no anzi che siamo nei guai, allarmata spingo via dal letto Cedric, che cade a terra con un tonfo. Cedric si rialza di fretta strofinandosi il fondo schiena.

-Lena stai bene?- Chiede papà presumibilmente sentendo i rumori strani all'interno della stanza. Guardo Cedric andare avanti e indietro per la stanza cercando di capire dove nascondersi, si mette dietro la porta. Seriamente non hai trovato nascondiglio migliore? Agitata inizio a strattonare Cedric per una manica, gli indico il letto.

-Vai sotto al letto- bisbiglio strattonandolo.

Ma è troppo tardi la maniglia sta girando e la porta si sta aprendo, spingo nuovamente Cedric dietro alla porta e mi fiondo verso la porta semi aperta.
Guardo papà gli sorrido tenendo ferma la porta mente lui è ancora con la mano sulla maniglia.

-Tutto bene? Che cosa hai?- Mi chiede sospettoso, notando il respiro affannato.

-Benissimo papà- dico sforzandomi di sorridere e di sembrare innocente.

-Ho sentito qualcosa...- dice cercando di guardare dietro alle mie spalle.

-No rumore no... cioè si... rumore si... sono caduta dal letto...- dico grattandomi il capo -lo sai quanto sono sbadata.-

-Non ti sei fatta niente spero?-

-No, no niente di grave, sono ancora intera- dico ancora tenendo la porta, spero che non entri in stanza.

-Bene...- dice staccandosi dalla maniglia e girandosi. Lascio scappare un sospiro di sollievo. L'abbiamo quasi scampata io e Cedric. Sto per chiudere la porta, ma la mano di mio padre la blocca.
E ora?

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