POV: Trevor
-Che diavolo ci fai tu qui?- Chiedo di colpo.
Mi fa un certo effetto rivedere quel volto dopo parecchio tempo.
-Prepara le valigie, sono qui per portarti via con me a casa!- Dice agitando le mani.
Come osa venire fino a qui è ordinarmi di fare ciò che vuole lui, senza il mio parere!
-Non ci penso nemmeno per sogno!- Gli urlo di rimando. Faccio per rientrare irritato, Lena alle mie spalle sembra parecchio preoccupata, me ne ero quasi dimenticato di lei.
La mano di mio padre blocca la porta d'entrata costringendomi a voltarmi verso di lui.-Non me ne vado fino a quando non vedo mio figlio sul lato passeggero di quell'auto- dice con tono stranamente contenuto, indicando la BMW alle sue spalle.
-Vattene!- Dico, imitando anche io il suo tono di voce.
Sento il sangue ribollirmi sotto la pelle per la rabbia il mio corpo trema, strigo i pugni lungo i fianchi, sento le unghie infilarsi nella pelle del palmo.
Mia madre ha sempre detto fin da quando ero piccolo, che assomiglio a mio padre per la testardaggine, ma credo che lui sia decisamente più testardo di me.-Tua madre non può offrirti più niente ora che non lavora nella mia società!- Dice avvicinandosi tanto da essere a un palmo da me.
È solo a questo che pensa lui! Solo a prendermi e usarmi come un trionfo davanti a mia madre. Pensa davvero di potermi comprare?
Mi ritraggo leggermente, facendo qualche passo all'indietro. Sento una mano stringersi dolcemente attorno al mio braccio, Lena.-Può offrirgli molto la signora Mary, molto di più di ciò che può offrire lei a suo figlio signore- dice Lena al mio fianco.
-Lei non sa cosa voglia significare "l'amore"... non sa che qualsiasi altra cosa al confronto con l'amore e la famiglia vale zero! La signora Mary offre molto di più di lei a suo figlio, gli offre l'amore e l'affetto che un genitore debba dare al proprio figlio, credo che lei signore debba imparare molto dalla signora Mary.-Guardo il volto e gli occhi di Lena che non battono un ciglio mentre parla con mio padre, stando al mio fianco, prendendo le mie difese.
Porto la mano destra libera sulla mano di Lena che stringe il mio braccio, attiro la sua attenzione, e con gli occhi la ringrazio.-Stanne fuori ragazzina! Sono questioni famigliari!-
POV: Lena
Il padre di Trevor in giacca e cravatta si fa avanti minaccioso, Trevor ha molti lineamenti simili al padre a parte gli occhi simili a quelli della madre.
-Non permetterti mai più di parlare così a Lena tantomeno Trevor.-
Spunta fuori urlando da chissà dove oltre le macchine parcheggiate nel viale di casa la signora Mary, che attraversa a grandi falcate lo spazio che ci divide seguita a ruota da mio padre.
Non ho mai visto la signora Mary così infuriata e rossa in volto, non avrei mai creduto di vederla così un giorno, un angelo in persona che si trasforma.-Eh si caro Marcus!- dice con un dito puntato addosso all'ex marito -hai propio ragione, sono questioni familiari, in cui Lena può benissimo entrare e farne parte!-
Mi guardo intorno allibita ancora abbracciata a Trevor, ho capito bene? O sono l'unica ad aver sentito?
Trevor ha la stessa espressione di prima di disprezzo verso suo padre, il padre a sua volta ha la fronte corrugata intento a fissare l'ex moglie che lo minaccia con il dito sempre puntato su di lui. Mio padre rimane serio vicino a Mary, con braccia incrociate e fissa minaccioso il signor Marcus.
La signora Mary fa uno scatto in avanti, quasi prendo paura a vederla alzare un braccio verso l'ex marito, avrei creduto volesse tirargli una sberla o peggio ancora un pugno, invece no! Gli mostra il dorso della mano. Senza accorgermene apro la bocca e spalanco gli occhi stupita da ciò che vedo. Vedo male?
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Hai segnato nel mio cuore!
RomanceLena Stuart un adolescente, a cui è morta la madre quando aveva ancora cinque anni, cresciuta dal padre. Si trasferiscono in città. Lena lascia alle spalle la sua semplice vita di paese, la sua scuola e la sua squadra di calcio. La sua vita cambia...