È sabato mattina.
Scendo lentamente le scale, la casa è stranamente silenziosa. Mi sistemo i capelli in un chignon disordinato e quasi perdo l'equilibrio sull'ultimo gradino. Sento tintinnare qualcosa in cucina, qualcuno mescola qualcosa. Mi affaccio in cucina.
Quasi prendo un colpo, metto una mano sul petto come se da un momento a l'altro il mio cuore dovesse volare via.-Buongiorno!- Urlano all'unisono Trevor e Cedric.
Che cosa ci fa qui Cedric?
Tutti e due raggianti mi sorridono, se solo sapevo che c'erano entrami a casa non sarei scesa in queste condizioni. Faccio qualche passo in dietro intenzionata a tornarmene in camera mia e cambiarmi quell'imbarazzante pigiama rosa con i coniglietti.-Ben svegliata- dice Trevor -vuoi anche tu un toast con marmellata?- Mi chiede.
-Che ci fai tu qui?- Chiedo io a Cedric.
-Bene, domanda senza risposta- dice Trevor canzonando -lo prendo come un si, un toast con marmellata per Lena in arrivo!-
-Ti pare il modo di dare il benvenuto al tuo ragazzo?- Cedric si alza indicandosi e mettendosi in mostra -nemmeno un abbraccio o un bacino o un "amore che bello vederti, mi sei mancato"- pronuncia le ultime parole imitando una voce femminile.
Trevor gli lancia un cartone di latte vuoto dritto dritto in testa. Trevor mi guarda mi fa un occhiolino d'intesta e poi si rivolge a Cedric.
-Vedi di darti un contegno amico, non voglio smancerie in casa e poi non vorrei sembrarti cattivo ma io dovrei interpretare la parte del bravo fratello protettivo- finisce di dire Trevor burlandosi di Cedric.
Trevor mi fa un'altro occhiolino e sorridente da un morso al suo toast spingendo verso di me sul tavolo il pitto con il mio toast, ma il sorriso a trentadue denti si spegne subito non appena il cartone di latte lo colpisce in pieno volto. Ora quello a sorridere e Cedric.
Quello scenario dei due che si lanciano il cartone di latte vuoto mi diverte, mi sono quasi dimenticata delle condizioni in cui sono scesa in cucina.-Dopo queste cavolate che hai sparato amico, te la sei meritata la confezione di latte in faccia- dice Cedric con il suo bellissimo sorriso sghembo in faccia.
Dopo qualche risata mi ricordo di papà e Mary. Dove sono andati?
-Trevor- richiamo la sua attenzione -dove sono andati a finire papà e Mary?-
-Oh sono usciti di fretta questa mattina hanno detto che andavano in aeroporto, che veniva qualcuno ma non mi hanno detto chi. Mi hanno detto solo che era una sorpresa.-
Una sorpresa? Chi sono andati a prendere dall'aeroporto? Io non ho molti parenti a parte i miei zii e i miei cugini ma se dovessero venire loro, papà me lo direbbe, non dovrebbe essere una sorpresa. Forse è un parente di Trevor.
Ma qualcosa mi fa smettere di pensare, il piede di Cedric cerca i miei sotto al tavolo.-Come mai sei venuto?- Chiedo di nuovo a Cedric. Intanto lui continua a sfiorarmi le gambe con il suo piede.
-Vedo che non sei contenta di avermi qui a casa tua- dice lui abbassando lo sguardo.
-No che sciocchezze, certo che sono contenta- dico io sistemando un ciuffo che fuoriesce dallo chignon disordinato.
Lui sempre con il solito sorriso sghembo mi manda un bacio dalla parte opposta del tavolo.
Trevor sospira -che bello assistere a tutto questo...- dice sventolando una mano tra me e Cedric indicandoci -...smancerie.-
-Invidioso? Se solo apri un pochino di più gli occhi ti accorgeresti che c'è una ragazza...- inizia a dire Cedric, ma lo blocco subito tirandogli un calcio proprio sulla gamba che un attimo fa mi strofinava dolcemente le mie. Lui trattiene il fiato e porta una mano alla bocca, segno che gli ho fatto veramente male. Se solo si azzardava a dire il nome di Maya, finiva che gliele tagliavo le gambe.
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Hai segnato nel mio cuore!
RomanceLena Stuart un adolescente, a cui è morta la madre quando aveva ancora cinque anni, cresciuta dal padre. Si trasferiscono in città. Lena lascia alle spalle la sua semplice vita di paese, la sua scuola e la sua squadra di calcio. La sua vita cambia...