Una mano mi aiuta a rialzarmi da terra, sono sudata e sporca, le mie gambe sono sbucciate.
-Stai giocando duro.- Dice Gaya mentre si libera dalla mia mano.
-Anche tu.- Dico senza far trapelare nessun tipo di emozione verso di lei, resto impassibile come lei.
-Tutto bene ragazze?- Interviene l'arbitro.
Io e Gaya ci dividiamo e torniamo a giocare la finale del torneo, sul tabellone siamo due a due per mia fortuna sono riuscita a pareggiare, ma il tempo sta remando contro di noi, mancano solo due minuti al termine della partita. Le ragazze della squadra avversaria sono forti quanti noi, Gaya in difesa è molto forte, ma anche loro come noi ora sono stremate.
-Lena!- Mi chiama Kayla dal centro campo.
Riesce a svincolarsi da tre ex mie compagne di squadra che le stavano alla calcagna, riesce a passarmi la palla con facilità.
Guardo verso la porta c'è solo Gaya in difesa e in porta invece c'è la loro nuova compagna di squadra, che non ho mai conosciuto.-Lena! Lena! Lena!- Sulle tribune rimbomba il mio nome.
Kayla mi ha passato ottima palla, forse possiamo evitare i rigori per il pareggio, corro in direzione della porta, mentre Gaya mi viene incontro, immagino che lei possa intercettarla facilmente perché conosce quasi tutte le mie giocate. Cerco di pensare velocemente cosa posso fare per sviarla mentre mi avvicino sempre di più a lei.
Non so come e non so perché, ma penso a Cedric, a un metro circa di distanza da Gaya alzo la palla in aria facendo passare la palla proprio sopra la testa di Gaya e la supero correndo. La palla cade a terra davanti ai miei piedi che me ne riprendono subito possesso. Quella giocata l'ho vista fare molte volte da Cedric, ne faceva tante altre ma in quel momento era l'unica che mi era venuta in mente. Gaya sicuramente non si sarebbe aspettata questa mossa da me.-Nove... otto... sette...- Gli spettatori iniziano a fare la conta alla rovescia e capisco che non manca molto al termine della partita, pochi secondi e finisce in pareggio la partita.
-Sei... cinque...-
So di avere alle mie spalle Gaya, è vicina è molto veloce.
-Quattro... tre...-
La ragazza difronte a me ha gli occhi sbarrati, le gambe divaricate e le braccia su pronta a bloccare il mio eventuale tiro in porta. Tiro la palla... la ragazza si butta verso sinistra, e gooool! La palla va in rete.
Sulle tribune si alzano tutti, urlano fischiano felici, metto le mani sulla bocca come per trattenere un urlo di felicità.
Le ragazze della squadra mi spingono a terra e mi abbracciano, urlano e fischiano.-Lasciatela respirare.- Urla Kayla da qualche parte sopra di me.
-Sei stata fantastica.- Mi urla un'altra mia compagna all'orecchio.
-Che bel cucchiaio che hai fatto.- Dice un'altra ancora, riferendosi al goal.
Le ragazze si spostano e Kayla mi aiuta a rialzarmi. Abbraccio Kayla che pure lei ha fatto un bellissimo passaggio.
-D'ora in poi ti chiamerò "assist-girl"--E io ti chiamerò "bomber-girl".- Canticchia lei felice.
Gli allenatori ci vengono ad abbracciare, anche loro felici della vittoria.
-Ehi...- Gaya si fa spazio tra le mie compagne di squadra felici.
Stranamente sta sorridendo. -Hai giocato benissimo, come sempre.-Guardo la mano di Gaya tesa difronte a me, e automaticamente la stringo nella mia. -Anche tu hai giocato benissimo.-
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Hai segnato nel mio cuore!
RomanceLena Stuart un adolescente, a cui è morta la madre quando aveva ancora cinque anni, cresciuta dal padre. Si trasferiscono in città. Lena lascia alle spalle la sua semplice vita di paese, la sua scuola e la sua squadra di calcio. La sua vita cambia...