Dopo il silenzioso e imbarazzante viaggio in macchina verso casa mia, finalmente sono arrivata. Davanti a casa ce la macchina di...
-Non è la macchina di Trevor questa?- Chiede Cedric.
-Si, non sapevo sarebbe passato- dico io.
-Ti va di entrare?- gli chiedo timidamente ripensando ancora al suo bacio.Mi sorride e accenna un debole si con il capo. Scendiamo dall'auto, passando accanto a quella di Trevor, affrettando il passo verso la porta di casa.
Apro la porta e faccio entrare Cedric. Cedric si fa vicino sulle strette scale di casa mia, poco illuminate dalla luce fievole che arriva dall'officina accanto.-Lena sei arrivata?- Chiede mio padre dal piano di sopra, presumendo abbia sentito la porta di casa richiudersi.
Scanso immediatamente Cedric e guardo in alto, sulle scale in alto Trevor guarda con occhi curiosi verso di noi.
-Si papà sono arrivata!- Urlo dall'entrata per farmi sentire, mentre impietrita continuo a guardare Trevor.
-Ciao Trevor- dico rivolgendomi all'amico che ci osserva ancora curioso.-Mi sono perso qualcosa?- Chiede Trevor.
-Ciao amico...- inizia a dire Cedric a Trevor.
Trevor non risponde, sparisce dietro alla cima delle scale. Lo seguo su per le scale seguita da Cedric che si fa serio in volto.
Ma non appena sono in cima... cosa diamine è successo qui? Mi guardo intorno leggermente confusa, il salotto pieno di borsoni e scatoloni. Avanzo, guardando confusa mio padre, Trevor e... Mary? Anche lei qui?-Questo ragazzo cosa ci fa qui?- Chiede mio padre irritato.
-Cosa sta succedendo qui?- Chiedo io invece indicando gli scatoloni evitando la prima domanda con un'altra domanda.
-Cedric caro anche tu qui- interviene Mary.
-Lena vieni a sederti qui affianco a me, ti spiego tutto io- dice Mary con gli occhi arrossati e gonfi.Papà e Trevor in piedi entrambi schiena al muro e braccia incrociate, lanciano varie occhiate gelide a Cedric. Cedric si siede accanto a me sfuggendo alla vista di mio padre e Trevor.
-Non volevo affrettare le cose, ne per te ne per Trevor, speravo di aspettare il tempo necessario... beh perché voi accettaste questa situazione, ma...- singhiozza, trattenendo le lacrime.
-Il mio ex marito ha deciso di darci tempo fino a domani mattina, e sperava che Trevor prendesse la decisione che voleva lui.--Ma non ha avuto quello che voleva, sono qui mamma con te e la nostra nuova famiglia- interviene Trevor.
Lo guardo mentre dice quelle parole, il ragazzo dagli occhi verdi, dolce, in piedi affianco a mio padre.
Sorrido, che situazione strana da un giorno a l'altro la mia famiglia si è allargata. Guardo la signora Mary asciugarsi una lacrima e istintivamente le mie braccia la circondano in un abbraccio. Nessuno merita di soffrire così, Mary ricambia l'abbraccio soffocando le lacrime.-Mary vieni- papà si è avvicinato, sento la sua mano sulla mia spalla mentre con l'altra scioglie Mary dal mio abbraccio aiutandola ad alzarsi.
-Hai bisogno di riposarti- dice mio padre mentre la aiuta a salire le scale.Non appena i passi di mio padre e della signora Mary cessano sopra di noi, cade il silenzio, un silenzio imbarazzante fra noi tre.
-Bene...- inizio io un po' indecisa su cosa dire, cercando di rompere il ghiaccio.
-Mi dispiace...- sento dire al mio fianco da Cedric con voce fievole, con il capo chino e i capelli umidi che coprono gli occhi.
In soggiorno si respira aria tesa, Trevor ancora con braccia incrociate e schiena al muro guarda verso il soffitto.
STAI LEGGENDO
Hai segnato nel mio cuore!
RomanceLena Stuart un adolescente, a cui è morta la madre quando aveva ancora cinque anni, cresciuta dal padre. Si trasferiscono in città. Lena lascia alle spalle la sua semplice vita di paese, la sua scuola e la sua squadra di calcio. La sua vita cambia...