Parte 16

511 30 18
                                    

Liam fa tremare le gambe sotto alla scrivania, con la mano sinistra muove le dita borbottando i risultati tra se e se, e con la destra tiene una penna e scrive i risultati il più in fretta possibile.
Non si sente solo il borbottio di Liam in sottofondo, ma anche gli schiamazzi dei due amici in lontananza, non si capisce bene cosa si dicono o cosa fanno ma presumo si stiano divertendo.
Ogni tanto Liam guarda verso il balcone, poi torna a concentrarsi sui suoi calcoli, immagino che gli schiamazzi di Cedric e Trevor lo disturbino.
L'orologio blu sulla parete segna le sei e mezza e mi continuo a chiedere quando se ne andrà Trevor a casa sua, non vorrei rimanere di nuovo sola con Cedric e Trevor nello stesso spazio.
E il grande dubbio che mi tormenta non mi fa più ragionare, è possibile che Cedric si sia accorto vermanete che un po' Trevor mi interessa? E se lo ha scoperto, come ha fatto ha capirlo? È possibile che glielo abbia detto?

-Ho finito!- Urla Liam al mio orecchio, quando e come sia comparso al mio fianco, non lo so.

-Bravo, fammi controllare- dico alzandomi dalla poltrona blu e comoda nell'angolo della stanza, stiracchiandomi.

-No! Non serve li ho controllati- dice Liam mettendo via il suo quaderno e le sue penne nel suo zainetto -ora posso andare giù a giocare con Trevor a calcio!-

Guardo allarmata Liam, non può andare da Trevor, se va giù dai ragazzi mi toccherà seguirlo e mi ritroverò di nuovo tra i due amici.

-Liam ma io devo controllarli, per essere sicura che siano giusti- dico prendendo lo zainetto tutto blu eccetto il rosso Spiderman al centro.

Ma Liam acchiappa il suo zainetto, strattonandomelo via dalle mani e portandolo lontano.

-No! Voglio andare giù dal mio amico Trevor- urla, poi si volta con il broncio e dandomi le spalle scosta le tende e esce sul poggiolo.

Non appena apre il balcone, gli schiamazzi di Trevor e Cedric che poco fa erano confusi e poco nitidi, ora invadono la stanza blu e si sente precisamente tutto ciò che si dicono.
Liam saltella scalzo, aggrappato alla ringhiera, prendo le sue pantofole blu e lo seguo.

-Posso venire da voi!- Chiede eccitato Liam.

Liam dall'alto attira l'attenzione dei due che cessano le loro risa guardando verso di noi. Sono seduti uno difronte all'altro sulle poltroncine, che sono posteggiate affianco alla piscina con un tavolino difronte su cui ci sono due lattine di Coca-Cola.
Mi abbasso e impongo a Liam di mettere le sue pantofole nonostante tutti i suoi movimenti e saltelli.

-Si e portati dietro la novellina- urla dal basso Cedric al fratellino.

Fingo di essere indifferente ed evitare di guardare troppo verso i ragazzi, ma Liam mi prende alla sprovvista e inizia a tirare con tutte le sue forze da un lembo della mia felpa.

Sulle scale Liam libera la sua presa dalla felpa e inizia a scendere saltando due gradini alla volta.

-Liam piano! Rischi di farti male così- dico io sistemando la felpa e tirando su i jeans cadenti.
Ma ormai è già lontano e probabilmente sarà già fuori in giardino.

-I bambini sono molto vivaci- mi ritrovo Jamila davanti, non appena giro l'angolo per raggiungere Liam.

-Si, sto cercando di rammentare se anch'io alla sua età ero così- dico sorridendo a Jamila e superandola.

-Tra poco porto anche a voi qualcosa da bere- dice spolverando un vaso in soggiorno e sorridendomi.

Appena fuori sento il fresco della sera sulla pelle.
Vedo Trevor e Liam giocare a prendi scappa e un angolo della mia bocca si alza leggermente guardando quella scena, Trevor è così dolce e premuroso, penso. Poi guardo verso le poltrone da giardino Cedric non c'è. Incrocio le braccia al petto e torno a guardare Trevor e Liam, sperando che Cedric non si faccia vivo.

Hai segnato nel mio cuore!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora