-Non dirlo a nessuno, Trevor. È già stato abbastanza imbarazzante dirlo a papà.- Dico, quasi desiderando ritrovarmi a cinquecento mentre sotto terra.
-Non è una cosa di cui vergognarsi, poi...- continua Trevor.
-Trevor!-
-Che c'è?- Dice tornando a fissarmi.
-Promettimi che non lo dirai a nessuno.-
-Aspetta, aspetta...- dice avvicinandosi e sedendosi affianco a me -...mi stai dicendo che non lo sa nessuno?-
Io scuoto la testa.
-Nessuno, nessuno? Nemmeno le tue amiche?-
-No.- Sospiro, buttandomi di peso con la schiena sul letto sprofondando con il mio imbarazzo fra le coperte stropicciate, mi copro il volto evitando lo sguardo curioso di Trevor.
-Nemmeno Cedric?- Continua lui.
Io mi alzo di scatto, i suoi occhi verdi sono a pochi centimetri dai miei e il mio indice sembra molto minaccioso, punta dritto al petto di Trevor.
-Trevor! Cedric non deve saperlo da te.-
-Wow! Credo sia il nostro primo piccolo segreto fra di noi.- Canticchia divertito Trevor.
- Non fare lo scemo! Prometti!- Dico pizzicandogli il braccio infastidita e imbarazzata allo stesso tempo agitando il dito a modo minaccioso.
-Cosa deve prometterti?-
Il mio indice che un secondo fa si agitava minaccioso contro Trevor e il mio sguardo minaccioso si allontanano da lui non appena sento la voce di Owen sulla soglia della mia stanza.-Che diavolo ci fai ora anche tu qui? Non si usa più bussare in questi tempi?- Urlo, sembro una schizofrenica.
Owen ancora dietro alla soglia della porta la richiude, io irritata guardo Trevor con un grandissimo punto interrogativo dipinto sulla mia faccia, ma anche lui ha un altrettanto punto interrogativo dipinto sul suo volto. Che diamine è venuto a fare qui se poi non dice niente e se ne esce? Pochi secondi dopo sentiamo bussare.
-Ora posso entrare?- Chiede Owen da dietro la porta, con voce divertita.
-Ha! Ha! Ha!- Fingo di ridere -divertente!- Dico, alzano di poco la voce, per farmi sentire dall'imbecille fuori dalla stanza.
Owen entra comunque sorridente.
-Stai meglio?- Chiede Owen -tuo padre mi ha raccontato cosa è successo tra te e quel maiale. Come si chiama? Max, giusto.-
Non so per quale motivo mi irrigidisco, forse non mi fa piacere che Owen sappia cosa mi sia capitato con Max in passato? O forse perché il modo con cui lo dice non sembra genuino come invece Cedric riuscirebbe a farmelo percepire nel suo modo più semplice impulsivo e istintivo.
Senza rispondere distolgo lo sguardo da Owen infastidita, che si stava sedendo alla mia destra, torno a guardare Trevor evitando in tutti i modi Owen.-Hai parlato con Cedric?- Chiedo.
-No, se ne è andato senza avvisarmi.-
-Non risponde alle mie telefonate.- Dico rattristita al pensiero di come ci siamo lasciati questa sera.
Non me ne è andata una buona sta sera. mi massaggio le tempie cercando di rilassarmi.
-Cosa è successo?- Chiede Trevor, mi tira su una ciocca di capelli e li mette dietro al mio orecchio dolcemente, probabilmente sente la mia tensione e la mia tristezza.
Sento un nodo farsi sempre più stretto all'interno nel mio petto, gli occhi iniziano a bruciare sempre di più, sto per scoppiare! Mi alzo velocemente dal letto e senza voltarmi mi dirigo verso la porta -Vado a farmi una doccia ragazzi, ci vediamo domani mattina. Buonanotte.-
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Hai segnato nel mio cuore!
RomansaLena Stuart un adolescente, a cui è morta la madre quando aveva ancora cinque anni, cresciuta dal padre. Si trasferiscono in città. Lena lascia alle spalle la sua semplice vita di paese, la sua scuola e la sua squadra di calcio. La sua vita cambia...