Capitolo 12

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Appena entro in camera, trovo Pepper in piedi a braccia incrociate intenta a fissarmi.

«Ciao.» Dico per smorzare la tensione. Si vede che è preoccupata, ma non ne capisco il motivo. Potevo capire se fossi stata sua figlia, ma non sua sorella.

«Dove sei stata?»

"Pensa ad una scusa, Cara." Mi suggerisce la mente. Me ne viene una e la dico sperando che funzioni. «Uhm... sono andata al bar un oretta fa per prendere una camomilla. Non riuscivo a dormire.»

Pepper inarca un sopracciglio. «E alle due?»

Mi mordo il labbro. «Cosa?»

«Mi sono alzata per andare in bagno alle due di notte, ma già non c'eri.»

Beccata. È l'unica cosa che penso.

Mia sorella si porta una mano sul viso, stropicciandosi l'occhio sinistro. Poi, come se avesse finalmente capito un'equazione di matematica, si raddrizza e mi guarda. «Hai dormito da Felix?»

Sì. «No. Ma come ti salta in mente?»
Sarebbe stata una frase perfetta, se sono non l'avessi pronunciata con voce acuta e se sono non fossi arrossita.

Pepper fa un sorriso da un orecchio all'altro. «Voglio sapere tutto!»

Io rido, ma chiarisco subito prima che fraintenda. «Non è successo niente. Sono andata solo a chiedere cosa gli avevano detto i genitori per la questione del fumo, poi, dato che nessuno dei due riusciva a dormire, mi ha chiesto di vederci un film e ci siamo addormentati.»

Evito di dirle che Felix ha detto di andare in camera sua, di notte, in pigiama, altre volte ancora.

Il sorriso di Pepper, però, si spegne. «Che c'è?» Chiedo appena lo noto.

Mia sorella scuote la testa. «Niente solo... mi dispiace per te.»

La guardo inarcando un sopracciglio. «E perché?»

«Cara... Felix ti vede solo come un'amica e questa è la conferma. Quando si chiede di vedere un film ad una ragazza, se il ragazzo è interessato, non intende mai un film.»

Ho capito quello che vuole dire, ma questo non significa che Felix non sia interessato a me. Magari vuole andare con calma.

«Tu non sei nella sua testa, Pepper. Non puoi sapere cosa vuole.» dico bruscamente. Perché deve sempre infrangere i miei sogni?

«Neanche tu.» Ribatte. «E poi scusa, ma sua madre ti ha fatto vedere la foto della sua ex ragazza? Cara, è bellissima.»

Mi ha ferito. Una semplice frase, per dirmi delicatamente che non sarò mai bella. Rabbia e dolore mischiati insieme; ecco cosa provo in questo momento. «E che cosa vorresti dire con questo, uhm? Che non sono abbastanza bella? Che faccio schifo? Grazie Pepper, non avevo bisogno di te per capirlo!»

«Cara.» prova a dire. «Non intendevo-»

«Vai a quel paese!» Le urlo contro con le lacrime agli occhi, poi faccio velocemente retro front ed esco dalla camera.

Non posso credere a quello che ha detto. "Sua madre ti ha fatto vedere la foto della sua ex ragazza? Cara, è bellissima."

Scuoto leggermente la testa per non sentire la voce di Pepper. Ma infondo perché sto così male?

Non mi aspetto di certo che tra me e Felix nasca qualcosa, ma quello che ha detto mia sorella, quasi come se non fossi all'altezza, mi ha ferito e anche tanto.

Forse ho qualcosa che non va. Forse non sono abbastanza simpatica o attraente.

Le lacrime ben presto scendono copiose sulle mie guance. Non voglio andare da Felix e farmi vedere così. Anche perché dovrei dirgli il motivo, e dovrei confessare che mi piace.

Provo a chiamare Lizzy, ma non mi risponde. Ma infondo come biasimarla? È pomeriggio inoltrato da lei, starà facendo qualcosa di divertente.

Subito però mi viene in mente una persona. Il nostro saluto, prima della mia partenza, mi ritorna in mente, così come il sorriso.

Lizzy ed io siamo sull'ingresso di casa, io sono pronta per andarmene.

Domani mattina ho il volo per la California e non sto più nella pelle. Ho promesso alla mia migliore amica tante foto e souvenir.

Quando la sto per salutare, Jaydon sale le scale del giardinetto fino ad arrivare di fronte a me.

Ha la maglietta da football ed il borsone in spalla.

«Finiti gli allenamenti?» Domando appena lo vedo.

Jay annuisce. «Tu te ne stai andando?»

«Sí.» Elizabeth risponde per me e mi stringe in un abbraccio. Io ridacchio. «Ci sta lasciando per Yosemite.»

Ci mettiamo tutti e tre a ridere.
Jaydon, una volta che mi sono separata da Lizzy, mi stringe a sua volta in un abbraccio.

«Fai attenzione, okay?» Mi sussurra all'orecchio. «Niente ragazzi e per qualunque cosa io ci sono. Anche quando qui saranno le tre di notte.»

Rido. «Mi stai dando il permesso di svegliarti la notte?»

Jay non ride. Per lui sono un po' come una sorella minore, è normale che mi voglia proteggere. «Sono serio, Cara.»

Quando ci separiamo, gli sorrido. «Te lo prometto, Jay.»

Mi mancano quei due pazzi. La mia migliore amica e mio fratello acquisito.
Senza indugiare troppo, prendo il telefono e seleziono il suo numero.

Infondo gliel'ho promesso, no?

«Pronto?»

Risponde dopo qualche squillo. Io sorrido.

È incredibile come i miei amici riescano a farmi sentire meglio in un attimo.

«Jay.»

«Cara! Come va?» Dal tono che usa riesco a capire che sta sorridendo.

«Uhm... a te?»

«Cara, cos'è successo?»

Una lacrima mi scende nuovamente sulla guancia. Mi fa sentire meglio, non bene.

«Che cosa ho che non va, Jaydon?»

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-sil 💗

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