Capitolo 14

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Due giorni dopo la mia litigata con Pepper, ci troviamo a Porterville. É un piccolo paesino californiano vicino ad uno dei parchi che dobbiamo visitare domani, il Sequoia National Park.

Dista un'ora di macchina da qui. E tra esattamente tre giorni saremo a Yosemite. Staremo lí due giorni, poi andremo a San Francisco e non ho idea di quanti giorni ci fermeremo.

Credo un altro paio e poi dovremo già tornare in Inghilterra.

È questo quello che penso mentre Felix imbocca la strada per arrivare al primo hotel che mia madre ha trovato su Internet.
Pepper sta dormendo profondamente -dato che russa- nei sedili di dietro.

Non le rivolgo la parola dalla nostra litigata e credo che tutti abbiano capito che è successo qualcosa.

«Stai bene?» Sussurra Felix. In radio stanno trasmettendo una delle mie canzoni preferite.

What about us di P!nk. Annuisco a Fel e alzo un pochino la radio.

«Oh, what about us?
What about all the plans that ended in disaster?
Oh, what about love? What about trust?
What about us?» Canticchio sotto voce.

Secondo tutti sono stonata, così spesso non canto davanti alle persone. Ma la mia canzone preferita è la mia canzone preferita e potrei anche cantarla con un microfono.

Tuttavia non voglio che Felix capisca quanto sono un disastro a cantare, così lascio che le mie labbra sussurrino solo le parole.

Felix mi lancia un'occhiata. «Ti piace questa canzone?»

«È la mia preferita.» Rispondo smettendo di dirla.

«A me non piace.» Dice arricciando il naso.

Io rido. «Senti che cosa dice. È un bellissimo testo.»

O forse a Felix non piace perché parla di amore e lui è uscito da poco da una relazione. A questo, però, ci penso dopo che glielo ho detto.

"We are problems that want to be solved
We are children that need to be loved
We were willin', we came when you called
But, man, you fooled us, enough is enough"

Trasmette la radio e Felix mi sorride.
«Sei così romantica, Cara?»

Io gli dò un piccolo pugno sul braccio. «Non prendermi in giro.»

Ride, alzando una sola mano dato che con l'altra deve tenere il volante. «Va bene. Non dirò niente sulla tua canzone preferita e sui tuoi gusti musicali da rivedere assolutamente.»

«A te che genere piace, scusa?» Chiedo incrociando le braccia al petto.

Questa canzone è bellissima, non posso credere che ha avuto da ridire.

Felix alza gli occhi al cielo. «Sono molto meglio i Rolling Stones o gli U2.»

«Oddio.» dico scherzando. «Sembri mio padre.»

Mi lancia un'occhiataccia ed io scoppio a ridere.

Con la mia risata, però, sveglio Pepper, che si lamenta appena apre gli occhi. «Dio Cara, stai zitta.»

Fel apre la bocca leggermente sconvolto per i modi che ha usato mia sorella, io la guardo inarcando un sopracciglio.

«Ma che vuoi, se voglio parlare parlo.» Le rispondo brusca.

È la prima volta che parliamo dalla nostra piccola discussione.

Pepper sbuffa e non dice più niente, io invece sento la faccia diventarmi rossa dalla rabbia.

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