«Il gate qual'è?» Chiede mia madre guardando l'hostess che sta imbarcando le nostre valigie da stiva.
Guardo il biglietto. Qui c'è scritto gate F, ma sul tabellone dove sono segnati tutti i voli c'è scritto gate C.
Sbuffo e vicino a me Felix ridacchia. Sorrido automaticamente.
Hanno insistito per accompagnarci fino all'imbarco, chiedendo un permesso speciale per passare oltre i controlli. A quanto pare lo zio di Felix lavora negli aeroporti e gli ha fatto questo piccolo favore.
Ne sono contenta: posso passare un paio d'ore in più con lui.
L'hostess risponde a mia madre, ma sono troppo distratta per sentire.
Ci dirigiamo ai controlli dopo qualche minuto. Noi li faremo normalmente e anche la famiglia Walter, ma non devono far vedere il biglietto -dato che non c'è l'hanno-. Le loro valigie le hanno lasciate in macchina, perché partono con quella.Pepper quasi litiga con un poliziotto perché le sequestra un profumo e io e Fel ridiamo a crepapelle guardandola. Gli punta il dito contro e lancia dei gridolini che mi fanno diventare sorda.
Si è ripresa, più o meno, dalla rottura con Christofer. O meglio, nonostante siano passati solo pochi giorni, sta andando avanti.
«Certo che tua sorella fa morire dal ridere.» Mi dice lui ed io annuisco.
Felix mi mette un braccio intorno alla vita e mi porta più vicino a lui. Mi bacia all'angolo della bocca, assicurandosi prima che nessuno dei nostri parenti ci stia vedendo.
«Uhm...» mi lamento quando si allontana. «Non puoi darmi un bacio veloce? Non ci stanno guardando.»
Felix ridacchia. «Cara... pensi che io riesca a fermarmi con un solo bacio?»
Arrossisco e lui sorride. Mi chiedo come sarà raccontare a Lizzy tutto questo, quando sentirò Felix lontano. Probabilmente mi metterò a piangere. Dubito che, quando mi imbarcherò, non lo farò.
«Non lo so. Vogliamo provare?»
Fa un sorriso malizioso. «Ed io che pensavo che tu fossi piccola ed innocente.»
«Piccola ed innocente?» Ripeto arricciando il naso. «Per chi mi hai preso, una bambina?»
Felix strofina il naso sulla mia guancia. «Bè... siamo andati a Disneyland ed hai pianto.»
«Non c'entra niente!» Esclamo, ridendo.
«Ragazzi- oh.» Jennifer si blocca sul posto, così come gli altri adulti. Capisco subito che sono tutti a disagio, ma infondo come potrebbero non esserlo? Ho le mani poggiate sulle spalle di Felix, lui mi ha circondato la vita e mi sta praticamente baciando.
Felix si stacca di colpo, grattandosi la nuca. «Non è come...»
«Sembra.» Conclude Pepper al suo posto, con un sopracciglio inarcato.
Sono contenta che almeno non ci siamo baciati: se sul serio Felix ed io non saremmo riusciti a fermarci sarebbe stato molto più imbarazzante.
«State insieme?» Chiede felice mia madre, dando una gomitata nelle costole a mio padre.
«No!» Esclamiamo insieme.
«Ma vi stavate quasi-»
Interrompo subito Philip. «Nessuno dei due crede nelle relazioni a distanza.»
Jennifer si porta una mano sul viso, esagerando palesemente. «Dio, le generazioni di oggi.»
Felix fa spallucce e ride, io arrossisco.
«Va bene...» Mi schiarisco la voce, poi guardo l'ora. «Abbiamo ancora un'ora e mezzo di tempo. Andiamo al ristorante e poi in libreria?»
«Ci conviene fare il contrario.» Suggerisce Pepper e tutti annuiscono, poi interviene mia madre.
«Noi adulti andiamo a cercare un bel pub, andate voi ragazzi.»
«Vengo con voi!» Dice subito Pepper e facendomi un'occhiolino.
Fel ridacchia. Tutti si allontanano verso la parte riservata al cibo mentre noi due andiamo nella parte opposta, verso i negozi.
Appena entro dentro caccio un gridolino stridulo: c'è l'edizione con la copertina rigida di Teorema Catherine, uno dei miei libri preferiti.
«Che c'è?» Mi chiede curioso, vedendomi impazzire.
Prendo il libro in mano, sfogliandolo. «Aspettavo questa edizione da quando è uscito, qualche anno fa.»
Annuisce e prende un'altra copia. «Dove vai?» Gli chiedo quando lo vedo allontanarsi.
Si gira verso di me, sorridendo, e mi fa un occhiolino. «A comprartelo.»
Cerco di obiettare, anche quando giunge alla cassa, ma insiste a volermelo prendere lui.
«Così quando leggerai di Colin penserai a me.»
Ha detto.«Ed io cosa dovrei fare per farti ricordare di me?»
«Non serve che tu faccia niente, Cara. Non potrei dimenticarti neanche se volessi.»
Incrocio le braccia sotto al seno. «No. Tu mi hai preso qualcosa, adesso io voglio prenderti qualcosa.»
«Okay...» Dice. «Prendimi anche tu un libro. Il tuo preferito. Che non sia questo: già l'ho letto.»
Annuisco e mi avvio tra gli scaffali per vedere qualche libro che mi piace. Divergent, Hunger Games, Percy Jackson... tutti libri che sicuramente ha già letto, se ha letto John Green.
Mi salta subito all'occhio Le pagine della nostra vita, di Nicholas Sparks. Anche se è breve, è un libro bellissimo. Mi ricordo che la prima volta che l'ho letto avevo quindici anni e me l'aveva regalato Pepper per Natale.
Prendo quello e mi avvio alla cassa. Felix mi aspetta con un bellissimo sorriso ed il mio futuro libro in mano. Nascondo Le pagine della nostra vita dietro la schiena e gli dico di girarsi e non vedere. Lui ride e fa ciò che dico.
«Siete davvero carini insieme.» Mi dice la cassiera quando finisco di pagare. Sorrido.
«Grazie.»
Io e Fel la salutiamo.
«Posso avere il mio libro?» Mi implora lui, ma io scuoto la testa.
Ho chiesto alla cassiera di metterlo in una busta per non farglielo vedere.«No, lo avrai quando ci saluteremo.»
Sospira, non so se perché non vuole aspettare o perché partirò.
Raggiungiamo i nostri genitori al ristorante qualche minuto dopo. Ci sediamo vicini e scherziamo e ridiamo come sempre, non come se fosse il nostro ultimo pranzo insieme.
Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗
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The journey of my heart
RomanceLa famiglia Murphy parte per un viaggio on the road nella California, appena la loro figlia più piccola, Cara, conclude il terzo anno di liceo. In questo viaggio faranno conoscenza di un'altra famiglia, la famiglia Walker, con il loro unico figlio...