Capitolo 24

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¡Avviso importante!
Innanzitutto mi scuso per l'orario, ma non ho avuto tempo di postare oggi se non adesso. Detto ciò, una ragazza mi ha proposto un'idea molto carina: che ne dite di fare un gruppo su Whatsapp o Instagram o dove volete, tutti insieme? Magari potremmo fare scambi di lettura, mi potrete chiedere cose sugli aggiornamenti e sulle storie, e potremmo fare amicizia. Per chi è interessato mi contatti in privato, vi amo e grazie per ogni singola visualizzazione!  Adesso vi lascio leggere il capitolo, ily. ❤️

Felix's pov

Sono passati cinque giorni da quando sono tornato a casa e mi ritrovo a correre per i corridoi della scuola, già in ritardo il primo giorno.

Ho perso tempo perché, invece di fare la doccia e prepararmi, ho fatto una videochiamata con Cara. Quando da me sarà finita la scuola da lei sarà notte e non voglio svegliarla.

«Hey, Walter!» Quando mi giro, vedo uno dei miei compagni di football venire verso di me. A quanto pare non sono l'unico ritardatario.

«Ciao Simon.» Sorrido. Non mi sono mai stati particolarmente simpatici quelli del football, sono sempre rimasto con il mio migliore amico. Che poi ho scoperto si faceva la mia ragazza, ma questi sono futili dettagli.

«Come va?» Mi chiede mentre insieme ci dirigiamo verso la classe. Uno dei motivi per cui ho fatto tardi è anche che non ho dormito. Continuo a vedere quel Jaydon vicino la mia Cara, e la cosa mi fa imbestialire. L'unico lato positivo è che questo è l'ultimo anno di liceo per me, dato che rispetto all'Europa sono solo quattro anni di liceo, e posso scegliere un college qualsiasi. Magari anche in Inghilterra...

«Felix... ci sei?» Simon mi passa una mano davanti la faccia. Mi ero completamente immerso nei miei pensieri.

Annuisco. «Sì, scusa. Va abbastanza bene, a te?»

«È iniziata la scuola.» Sbuffa. «Come vuoi che stia?»

Rido ed insieme entriamo. Stringo i pugni appena vedo le due persone che più odio al mondo sedute vicino al mio banco.

Spencer e Lauren sono seduti uno alla mia sinistra ed uno alla mia destra, come quando tutto era ancora normale. Che facce toste.

Il mio primo istinto è di andare da Spencer e prenderlo a pugni, ma poi mi viene in mente una conversazione che ho avuto con Cara.

«Quando hai scoperto che la tua ragazza ti stava tradendo... cosa hai fatto?» Mi chiede stringendosi di più alla mia giacca.
Qui a San Francisco fa decisamente freddo.

Non so perché vuole saperlo, ma so di potermi fidare di lei, altrimenti non me ne sarei innamorato. Vorrei solo che lo sapesse, ma non so come dirglielo.

«Ho urlato le peggio cose.» Dico, calmo. La rabbia non c'è più. «Anche se avrei voluto dare un pugno a Spencer.»

Arriccia il naso e non dice niente, poi sospira. «Che c'è?»

«Niente.» Dice portandosi i capelli sulla spalla sinistra. Con addosso la mia giacca è ancora più irresistibile. «Solo non mi piacciono le persone violente.»

Alzo le mani. «Non gliel'ho dato, quel pugno e prometto di non picchiare mai nessuno.»

«Promesso?» Chiede con un piccolo sorriso che si forma sul viso.

«Promesso.»

Non ho intenzione di diventare il tipo di ragazzo che lei odia, così sospiro e mi siedo al mio posto, tra loro due.

Chiamerei volentieri Cara, ma oramai è tardi. E poi sono sicuro che adesso -anche se fosse sveglia- stia leggendo un libro con la musica alle orecchie ed il telefono con l'uso aereo, per non essere disturbata. Lo so perché una volta l'ho trovata così e mi ha spiegato che lo fa sempre.

Nello zaino ho portato anche il libro che mi ha regalato. Ho pensato che l'avrei avuta più vicina.

Simon appoggia le mani sul banco, poi mi mostra il suo telefono, dove c'è il mio Instagram ed una foto che ho pubblicato dove ci siamo io e Cara. Eravamo a Yosemite, a farci il bagno alla cascata. Mia madre, senza che me ne accorgessi, si era messa a fare foto del paesaggio e aveva preso anche noi. Una era venuta particolarmente bene, così l'ho pubblicata.

«Tu ora mi dici chi è questa.»

Sorrido. «Non ci pensare neanche.»

Lauren si sporge per vedere la foto e fa una faccia disgustata. «Oh, è la ragazza che stava con te quel giorno... troppo antipatica.»

Mi trattengo per non urlare contro. Di nuovo.

Anche Spencer guarda la foto. «Bella... è single?»

Lauren gli manda un'occhiataccia, io stringo i pugni.

Spencer sembra rifletterci un po', poi aggiunge: «Ah no, aspetta, ci provo solo se è la tua ragazza, altrimenti non è divertente.»

Sono questioni di secondi che mi ritrovo sopra di lui, mentre lo prendo a pugni. «Tu Cara non la tocchi!»

Simon e altri due miei compagni cercando di separarmi, ma io continuo a picchiare Spencer. Può farsi la mia ex ragazza, insultarmi, quello che vuole, ma Cara non la deve toccare.

«Felix!» Urla il professore entrando. Sorrido soddisfatto appena Simon e gli altri riescono a staccarmi da Spencer: gli sanguina il naso. «In presidenza, subito.»

Con un movimento brusco strattono il braccio dalla presa di Simon e mi avvio in presidenza. So che avevo detto di non farlo, ma sono scoppiato come un palloncino sotto pressione.

Spero solo che Cara non si arrabbi.
"Perché pensi alla reazione di Cara, quando dovresti preoccuparti del fatto che stai per essere sospeso e che tua madre ti farà il didietro?"
Mi ricorda la coscienza.

Già, mia madre mi taglierà la testa, ma ne è valsa la pena.

Una volta fuori all'ufficio del preside, busso. La porta cigola leggermente e ci metto qualche secondo a capire che il preside -con la sua voce roca- mi ha dato il permesso di entrare.

«Signor Walter, cosa ci fa qui?»

Il ragazzo educato, con voti ottimi e giocatore di football ha appena perso il controllo.

«Uhm...» Mi schiarisco la voce. Adesso che sono passati alcuni minuti mi rendo conto della cazzata che ho fatto. «Mi dispiace preside, ma ho dato un pugno a Spencer Ross.»

Il preside mi guarda sbalordito. Come ho detto prima, non è da me prendere a pugni la gente. «Bè, sono sorpreso, Felix. Accomodati un attimo, voglio capire perché l'hai fatto.»

Mi siedo di fronte a lui, come richiesto. Spero che la sospensione sia solo di un paio di giorni e non di un'intera settimana.

«Mi ha provocato, signore. So che non è una giustificazione e mi dispiace. Ho solo... perso il controllo.»

Sono rosso dall'imbarazzo.

«Signor Walker... lei è uno studente modello, ma posso capire che ci sono momenti dove non ci rendiamo conto delle conseguenze delle nostre azioni. Per ora mi limiterò solo a chiamare i suoi genitori, senza sospensioni né niente, ma non deve mai più ricapitare, intesi?»

Annuisco, con un sorriso a trentadue denti. Mia madre mi sgriderà lo stesso, ma senza sospensione forse riuscirò a sopravvivere.
«Grazie preside.»

Accenna un sorriso e poi mi fa cenno che posso andarmene.

Io esco sollevato e mando un messaggio a Cara, dove le auguro la buonanotte. Più tardi le dovrò dire di questo casino, anche perché ho un occhio viola e dubito che non si veda in videochiamata.

E poi, deve saperlo. Se da un lato -in realtà la maggior parte di me- si pente di aver dato un pugno al mio ex migliore amico, l'altra parte ne è orgogliosa. Ho difeso la ragazza che amo e lo farei altre mille volte ancora. Anche se lei stessa si arrabbierà.

Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

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