Capitolo 18

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Lo stesso pomeriggio ci ritroviamo a lasciare Yosemite per andare a San Francisco. Sono quasi cinque ore di macchina.

I miei capelli sono ancora umidi, per cui i finestrini della macchina sono abbassati e non c'è l'aria condizionata come al solito.

Pepper li ha asciugati nell'albergo, ma io stavo parlando con Jennifer e sembrava scortese andarmene.

I miei genitori vogliono restare lì solo un paio di giorni. Io resterei molto di più, non posso credere che sia già finita.

«A che pensi?» Felix abbassa il volume della radio. Mia sorella sta dormendo, russando anche, quindi posso parlare senza essere imbarazzata.

Sospiro e guardo fuori dal finestrino. «È già finita... mi sembra ieri che siamo atterrati a New York.»

Mi aspetterei di vederlo sorridere, invece quando mi giro lo trovo che mi guarda con un'espressione seria.
C'è traffico, per cui siamo fermi.

«Mi mancherai, Cara.»

Sorrido. Sto pensando seriamente di nascondermi nella sua valigia per non andarmene, oppure potrei provare a corrompere mia madre con qualcosa. «Mi mancherai anche tu, Fel.»

Lo vedo trattenersi dal dire qualcosa, poi sussurrando dice: «Mi prometti che ci sentiremo sempre? Che rimarremmo amici nonostante la distanza?»

Il tono che usa, il viso... sembra un bambino a cui stai levando il suo giocattolo preferito.

Gli porgo la mano, a mo' di patto. «Io, Cara Murphy.» Felix ride. «Prometto di sentire sempre Felix e di fare almeno sei videochiamate alla settimana.»

«Sei?» Chiede mordendosi il piercing.
"Quanto lo vorrei fare io..."

Subito mi riprendo dai miei pensieri da psicopatica e gli rispondo. «Bè, magari un giorno abbiamo troppi compiti e non possiamo.»

Annuisce e mi stringe la mano. Il divertimento di prima è passato e ripete le mie parole in tono serio. «Io, Felix Walter; prometto di sentire sempre Cara e di fare almeno sei videochiamate alla settimana.»

Le macchine davanti a noi iniziano a muoversi, così Fel mi lascia la mano.

Io scoppio a ridere e lui mi segue a ruota. «Sembra quasi che ci stiamo sposando.» Dice ridendo.

La saliva mi va di traverso ed inizio a tossire e ridere contemporaneamente.

Pepper si sveglia e penso che l'ho fatta svegliare io, poi vedo che mi fa segno di stare zitta perché deve rispondere a telefono; così cerco di calmarmi.
Felix ha ancora uno sguardo divertito e la cosa non aiuta.

«Che cosa?» Urla ad un certo punto mia sorella, con voce stridula.
Una voce maschile parla dall'altro lato, ma non riesco a capire chi è.

«Christofer-» Singhiozza lei. Quando mi giro a guardarla noto che ha tutte le guance bagnate e che le lacrime continuano a scendere dai suoi occhi. «Non puoi essere serio. Andava così bene fino a qualche giorno fa.»

Il suo ragazzo -o ex, non ho ben capito- ribatte qualcosa e poi chiude la telefonata. Lo so perché Pepper inizia a borbottare "Christofer" continuamente.

Lancio un'occhiata a Felix, notando che mi stava già guardando.

Mi slaccio la cintura senza importarmene delle conseguenze e scavalco fino a trovarmi nei sedili di dietro, di fianco a mia sorella.

La abbraccio e lei inizia a piangere sulla mia spalla, dicendo cose come «Ha incontrato un'altra» oppure «Non sono abbastanza per lui».

Mi si stringe il cuore a vederla così. Lei e Chris stanno insieme da tantissimo tempo, sarà strano non averlo più in giro. Figuriamoci quanto farà male a Pepper.

Felix spegne la musica e gliene sono grata. È sempre la playlist di mia sorella, non sia mai iniziasse una canzone depressa o una che le ricorda lui.

«Pepper.» Sussurro dopo qualche minuto con voce dolce. «Ne vuoi parlare?»

Annuisce asciugandosi le lacrime. Ha tutte le guance nere per il mascara e la matita, ma non glielo faccio notare. Sta già da schifo così, non serve che le dico che sembra un clown depresso.

Le prime parole le sussurra, poi le dice a voce abbastanza alta da farsi sentire anche da Fel. Ha chiuso i finestrini, probabilmente per capire meglio.

Mi sento male per lei.

«Era da un paio di giorni che era freddo. A telefono mi rispondeva a monosillabi e per messaggi mi rispondeva dopo ore. Adesso mi ha chiamato e ha detto che è da qualche settimana che si sta vedendo con un'altra e che non vuole più avere a che fare con me.»

Riprende a singhiozzare verso la fine del discorso. Io non so che dire e dubito che per Felix sia diverso.
Ma cosa potrei dirle? Che mi dispiace? Io al suo posto non vorrei la compassione di nessuno.

La stringo più forte a me senza dire niente e ben presto si addormenta di nuovo, con ancora le lacrime secche sulle guance.

Felix mi guarda dallo specchietto retrovisore. «Sta dormendo?»

Annuisco, «Sì... non posso credere a quanto sia stato stronzo Christofer. Voglio dire, dove la ritrova più una come lei?»

Felix sospira. «Lo so. Sembrava un tipo apposto, ma è ovvio che è un coglione.»

Guardo fuori dal finestrino. Un'indicazione dice che manca circa mezz'ora a San Francisco.

Io rido per il nervosismo.
Stanno succedendo così tante cose ultimamente.

Da quando sono venuta in America sono successi un po' di casini. Abbiamo incontrato Felix -che solo a guardarlo mi crea un casino nello stomaco-, sono caduta e svenuta per quasi un giorno, Felix ha incontrato la ragazza che lo aveva tradito, io e Pepper abbiamo iniziato a litigare e adesso Chris lascia Pepper. Ah, e due giorni fa mi sono persa in un parco nazionale.
Direi che in questo viaggio le avventure non mancano.

«Che c'è?» Chiede Felix serio, quando si accorge che sto ridendo senza motivo.

Scuoto la testa e dico: «È che è tutto così incasinato... pensa a tutto quello che è successo da quando stiamo qui.»

Felix ci pensa un po' e poi annuisce. «Sì, sono successe tante cose.»

Stare dietro però non è così male: lo posso osservare senza essere beccata. Vedere come stringe il volante e come gioca con il piercing quando si annoia.

Sorrido tra me e me pensando: "Tu, però, sei il casino più bello al mondo."

Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere. Mi dispiace se ho aggiornato solo ora, ma adesso ho finito di scrivere il capitolo. Questo weekend sono partita per Bologna per il concerto di Shawn Mendes e non ho avuto molto tempo di scrivere. Giuro che nei prossimi capitoli mi farò perdonare. Vi amo.
-sil 💗

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