Capitolo 26

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Mi sveglio dopo un po', quando il sole sta calando. Deduco quindi che siano le sette o addirittura le otto di sera.

Non ho orologi in camera e non voglio accendere il telefono, per poi ritrovarmi cinquecento chiamate di Felix. Ancora non ci credo a quello che ha detto.

Perché non potrebbe essere felice per mia sorella e basta?

Immagino sarebbe troppo facile e soprattutto non sarebbe da Felix.

Decido di alzarmi e non mi sorprendo di trovare i miei, Pepper e Christofer sul divano a guardare un vecchio telefilm.

Proprio quest'ultimo fa notare la mia presenza agli altri. «Wow, guardate chi è resuscitata.»

«Cara!» Esclama contenta mia madre. «Ci stiamo vedendo uno dei telefilm più famosi degli anni novanta, io e tuo padre ne andavamo-» Si ferma appena vede la mia faccia.

Depressa, triste e... qualcosa che non so spiegare neanche io. Forse ho la faccia di chi ha il cuore spezzato? O ho la faccia di quando sono incazzata?

«Cosa è successo?» Continua alzandosi. Non so mentire bene, a quanto pare.

Scuoto la testa, sforzandomi di accennare un sorriso. «Nulla, solo piccole incomprensioni con Felix.»

Pepper appare improvvisamente interessata. «Tipo?»

Alzo gli occhi al cielo. «Tipo che ha fatto a botte con il suo ex migliore amico, per me, ed ha blaterato cose senza senso su Jaydon.»

Mio padre si schiarisce la voce. «Fatto a botte?»

Annuisco. Lo sanno che Fel è un bravo ragazzo, questo non cambieranno il suo giudizio su di lui, ed io ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. «È il ragazzo con cui la ragazza di Felix l'ha tradito, ieri in classe ha detto cose su di me e Felix è scoppiato. Fortunatamente stanno entrambi bene.»

Ora che ci penso, non ho chiesto se verrà sospeso o meno. Picchiare qualcuno è una cosa grave. Nessuno risponde, così continuo. «E poi ha detto che secondo lui Jaydon è innamorato di me ed è partito dal presupposto che anche io sia innamorata di Jay. Ma non è vero perché io sono-» Innamorata di Felix, sto per dire, ma mi fermo in tempo. I miei sanno che c'è qualcosa, ma non così tanto e non mi va di dirlo a Pepper dopo tutto quello che mi ha detto.

Christofer ci pensa un po', poi dice: «Secondo me è geloso.»

Pepper scuote la testa. «Secondo me no, ha picchiato quel ragazzo per un motivo ben diverso da Cara e ha detto di Jaydon perché l'altra volta in videochiamata lui non ha fatto altro che guardarlo male.»

So che Pepper potrebbe avere benissimo ragione, ma egoisticamente, dentro di me, scelgo di credere a Chris.

Sospiro e annuisco a tutti e due, andandomi a sedere vicino a mio padre. Mi stringe a sé.

«Cara, le amicizie a distanza sono difficili, ma tu e Felix avete un legame che non ho mai visto prima d'ora. Nessuno si è legato così velocemente e così tanto ad una persona. Sono sicuro che risolverete.»

Sento le lacrime bagnarmi le guance. «Lo spero, papà.» Riesco a sussurrare. «Ho paura che nessuno dei due cerchi di risolvere la cosa.»

Pepper mi guarda. «Ti ha chiamato, dopo tutto questo, per cercare di chiarire?»

Annuisco e lei continua. «E tu hai risposto?» Scuoto la testa, sentendo il senso di colpa aumentare.

Lui ci sta provando. Lui sta provando a chiarire e non io.

In meno di mezzo secondo, sto già salendo le scale diretta in camera mia per prendere il telefono e richiamarlo. Sono una cretina.

Ho passato le ultime ore a farmi prendere dall'ansia, credendo che non avremmo mai chiarito, quando l'unica cosa a non permetterci di chiarire sono io. Il suo telefono squilla e sospiro sollevata, ma poi mi risponde una ragazza ed il mondo mi cade addosso.

>>>> >>>> >>>>

Felix's pov

Quando Cara chiude la videochiamata, soffoco un urlo.

Un cretino, ecco cosa sono. Ma non ho ragionato più quando mi sono reso conto che Pepper ed il suo ragazzo posso stare insieme ed io e Cara no. E per di più c'è quel Jaydon, che sono sicuro provi qualcosa per lei, ma Cara non l'ha ancora capito.

Sento la frustrazione aumentare ogni secondo di più e riaccendo il telefono per richiamarla.

"Servizio di segreteria telefonica. Il numero selezionato ha rifiutato la chiamata. Lasciare un messaggio dopo il bip."

Chiudo bruscamente la chiamata e ci riprovo. Non può agganciare sempre.

"Servizio di segreteria telefonica. Il numero selezionato al momento non è raggiungibile. Lasciare un messaggio dopo il bip."

Chiudo anche questa chiamata. Riprovo ancora e ancora, fino a che non sento le dita delle mani farmi male. Lascio in segreteria più di cento messaggi, ma tanto so che non li ascolterà.

Mi decido ad alzarmi ed andare in soggiorno a vedere un po' di televisione. Forse sarebbe il caso di mettere una tv in camera mia.

«Che ci fai ancora sveglio?» Chiede mia madre dieci minuti dopo, trovandomi disteso a testa in giù mentre faccio distrattamente zapping tra i canali.

«La mia vita fa schifo.» Rispondo solo, continuando a guardare la tv e non incrociando gli occhi di mia madre.

«Problemi con Cara?»

Sospiro. «Già. Sono un coglione, a quanto pare. Ah no, lei ha detto stronzo. Si, sono uno stronzo.»

Se non mi conoscesse potrebbe pensare che sono ubriaco, ma in realtà faccio così quando sono triste. O arrabbiato. O entrambi.

«Si risolverà tutto, ma ora vai a letto, Felix. Sai anche tu che Cara non lo pensa sul serio.»

Senza aggiungere altro si avvicina e mi sfila di mano il telecomando. Sarà circa mezzanotte e domani ho scuola. Spegne la tv e mi dá un bacio sulla fronte.

«'notte, mamma.» Dico alzandomi e strusciando i piedi fino alla mia camera.

Ma non ho intenzione di dormire: scrivo a i miei compagni di football se sanno se c'è qualche festa nei dintorni. Ho bisogno di distrarmi.

Mi risponde Simon, dicendo che lui e altri sono alla festa di un certo Richard Field. Gli dico che sto arrivando e mi metto velocemente dei jeans scuri ed una maglietta nera.

Mi passo una mano sui capelli, cercando di aggiustarli, e mi calo lentamente dalla finestra per non far insospettire i miei.

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-sil 💗

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