Felix's pov
Continuo a tenere gli occhi chiusi, nonostante Cara me li copra con la sua mano.
La sento sbuffare ogni tanto, quando rischia di inciampare e mi fa ridere.
Non ho mai conosciuto qualcuno di più goffo e adorabile al tempo stesso.
Con Lauren era diverso. Non è per niente goffa, ma d'altronde non siamo mai andati a fare passeggiate in parchi con il terreno instabile e roccioso.Con Cara è molto più bello. È più simile a me, sempre alla ricerca dell'avventura ed è buona dentro.
Ama la natura, gli animali e tutti quanti.Dubito che ci sia qualcuno che non la sopporti.
«Posso vedere, adesso?» Chiedo dopo tre, o forse quattro, minuti di camminata.
Cara mi lascia la mano, ma rimane ancora con l'altra sui miei occhi, come se si stesse accertando che è tutto perfetto.
«Un minuto.» Sussurra lei, probabilmente per non rovinare la quiete.
Cerco di non essere troppo impaziente. A questo punto so che siamo a Greenwich e che si vede Londra da qui, ma un conto è saperlo ed un altro è vederlo.
Quando Cara leva la mano, rimango leggermente interdetto. Non mi hanno mai attirato particolarmente i tramonti, ma questo è sul serio bellissimo.
Il cielo, dove siamo noi, è ancora scuro, un misto tra il celeste ed blu notte. Le stelle più grandi e luminose splendono sopra di noi. Invece, più avanti, dove ci sono i palazzi e le strade di Londra, il sole inizia a salire piano piano, lasciando che il blu prenda un colore azzurrino con alcuni tratti arancioni.
Cara è di fianco a me, appoggiata ad una ringhiera che non so per quale motivo sia lì.
Mi sorride prima di parlare. «Ti piace?»«Molto.» Mi giro a guardarla, notando che lei stava già guardando me.
Sono così innamorato di questa ragazza che alcune volte trattengo il fiato senza volerlo, guardandola. Me ne accorgo solo quando mi viene il fiatone.
«Grazie, Fel.» Dice lei ad un tratto. La guardo confuso, così lei continua. «Grazie per essere venuto qui, per esserci sempre anche se siamo amici a distanza.»
Dovrei essere colpito dalle sue parole. Dovrei ringraziarla a mia volta, dovrei dirle che ci sarò sempre, eppure mi concentro su una sola parola che ha detto. Amici.
Suona così sbagliata per definire noi due. Forse all'inizio lo eravamo, ma adesso no. Io non potrei mai vederla come un'amica.
«Perché non dici niente?» Cara scende dalla ringhiera e si mette difronte a me per guardarmi negli occhi, o almeno così deduco.
Ci sono così tanti pensieri nella mia testa in questo momento che fatico a trovare le parole giuste. Come faccio a dirle ciò che vorrei chiederle senza spaventarla?
«Felix...» Dice lei nello stesso momento in cui io dico: «Amici?»
Lei mi guarda confusa e non la biasimo per questo. «Pensavo che non credessi nelle relazioni a distanza.»
«Io...» Fino a due giorni fa mi andava bene, in realtà fino a un'ora fa, ma non so perché le cose adesso stanno cambiando. «Non lo so più. Voglio dire, in queste settimane ha funzionato. Non stavamo esattamente insieme ufficialmente, ma era come se lo fossimo, no?»
Nelle ultime chiamate e videochiamate non c'è stata una volta in cui non ci siamo detti ti amo o non ci siamo detti che ci manchiamo l'un l'altra.
«Che mi stai chiedendo, esattamente?» Dal tono di voce che usa so che ha capito e dal sorriso so già la risposta. Ma lo stesso a me la gola è chiusa dal nervosismo e anche lei è nervosa. Glielo leggo in faccia.
«Cara Murphy.» Mi avvicino lentamente a lei, poggiando le mani sulla sua vita. «Vuoi essere la ragazza di uno stupido che ti ama infinitamente tanto?»
«Sì.» Non posso trattenere un sorriso. «Amo questo stupido infinitamente tanto anche io. Glielo dimostrerei... se lui mi baciasse.»
Non me lo faccio ripetere due volte e premo le mie labbra sulle sue. Cara ricambia subito, prendendo il mio viso nelle sue piccole mani per essere ancora più vicini.
Non posso credere che è ufficialmente mia. Che stiamo insieme. E questa volta non lo sappiamo solo noi o i nostri amici stretti, questa volta lo sapranno tutti.
Si fregasse la distanza, Jaydon e tutto il resto.Le persone, le cose, non possono cambiare quello che proviamo.
«Allora.» Quando mi separo da lei ho il fiatone, così come ce l'ha anche lei. «Com'è baciare il tuo ragazzo?»
«Non lo so.» Si dondola sulle punte dei piedi, con un sorriso divertito sulle labbra. Il sole dietro di lei é molto più in alto rispetto a prima. «Invece per te? Com'è baciare la tua ragazza?»
«Maledettamente bello.»
Cara continua a giocare con i miei capelli per un po' ed io la tengo stretta a me. Restiamo in questa posizione per un'ora o forse due, semplicemente in silenzio a goderci la compagnia dell'altro.
Quando il sole è oramai alto nel cielo e non c'è più traccia della notte, le dò un veloce bacio a stampo e le dico che forse è meglio andare, prima che i suoi si sveglino e che non ci trovino.
Cara annuisce quando stiamo per andare in macchina, le prendo le chiavi. «Guido io.»
Mi guarda male, ma sorridendo. Un misto tra uno sguardo confuso, divertito ed imbronciato. «Perché?»
«Perché hai guidato tu prima, hai il foglio rosa mentre io la patente.» Dallo sguardo che mi lancia capisco che la mia risposta non le piace per niente.
«Qui non vale se hai la patente.» Incrocia le braccia al petto. «Lo sai che qui servono diciotto anni per guidare, e tu ne hai diciassette?»
Mi allontano dal posto del guidatore per avvicinarmi di nuovo la lei. «Ti stai vantando del fatto che tu hai diciotto anni ed io ancora diciassette?»
Le sue mani si posizionano sulle mie spalle e lei sorride leggermente. «No, sto solo dicendo che fino a febbraio qui non puoi guidare.»
«Neanche tu, fino a quando prendi la patente.»
Mi lancia un'occhiataccia. «L'avrò presto, guido bene.»
Mi mordo il labbro per non scoppiare a ridere. Non perché guida male, ma per il modo in cui l'ha detto. Cara mi dà uno schiaffo leggero sulla testa.
«Ahia.» Dico, ma non lo intendo sul serio. A stento mi ha toccato.
«Così impari.» Prima che possa dire altro, la sto di nuovo baciando. La mia ragazza.
Le nostre labbra sembrano fatte apposta l'una per l'altra, come pezzi di puzzle che coincidono perfettamente.
«Dovremmo tornare a casa.» Dice lei, appena finiamo di baciarci. «Anche se non voglio. Se i miei si svegliano ci uccideranno per aver preso la macchina e guidato.»
«Tu che infrangi le regole.» Scherzo io. «Che ne hai fatto della mia Cara?»
Fa spallucce, avvicinandosi un altro po' a me e lasciando una scia umida di baci sul collo. Quando rialza la testa per guardarmi negli occhi, noto che ha un sorriso furbo sul suo bellissimo viso.
«Non ne ho fatto nulla, ti sta solo prendendo le chiavi della macchina.»Prima che possa dire o fare qualcosa, sfila le chiavi dalla mia mano e corre verso il posto di guida.
Provo a raggiungerla, ridendo, ma lei si chiude dentro e mi fa segno di andare sul sedile del passeggero.
Con un sospiro, mi arrendo ed entro sedendomi al suo fianco, e non al posto di guida.
Cara guida per tutto il tempo con un sorriso soddisfatto e forse questa è la mia vittoria più grande.
Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗
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The journey of my heart
RomanceLa famiglia Murphy parte per un viaggio on the road nella California, appena la loro figlia più piccola, Cara, conclude il terzo anno di liceo. In questo viaggio faranno conoscenza di un'altra famiglia, la famiglia Walker, con il loro unico figlio...