Capitolo 47

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Cara's pov

Quando apro gli occhi, il mattino successivo, ho un forte mal di testa.

Pepper russa vicino al mio orecchio e le dò un colpetto con il braccio per farla smettere. Grugnisce e si gira verso l'altro lato del letto, mentre io mi alzo, ignorando il giramento di testa.

Oggi è il giorno del funerale.
Ieri sono rimasta fino alle due di notte a fare compagnia a Felix, che continuava a guardare il vuoto ed essere assente. Mia sorella invece è andata a dormire un po' prima.

Scendo giù in cucina, orientandomi a stento. Infondo siamo arrivati solo ieri e sono stata quasi tutto il tempo in camera di Fel.
I miei volevano andare a dormire in albergo, ma Jennifer ha insistito per farci rimanere. Ha detto che era meglio, così la casa era meno vuota. Mia madre non ha insistito.

«Buongiorno.» Dico entrando. Ci sono i miei genitori e Felix, che sta girando lo zucchero nel latte.

«Ciao.» Mi risponde lui, i miei si limitano a fare un sorriso, poi escono dalla cucina, probabilmente per lasciarci un po' di privacy.

«Come ti senti?» Domando mentre in contemporanea prendo una tazza ed un bicchiere di latte.

«Morto.» Sussurra e mi si stringe il cuore a vederlo così.

Mi avvicino e gli stringo la mano. «Mi dispiace tanto.»
Ieri gliel'ho detto non so quante volte, ma perché non so che altro dire, se non che mi dispiace. Volevo bene a Philip e mi distrugge vedere Felix così.

«Lo so. Grazie Cara.» Poi si alza, lasciando ancora il latte della tazza, e sale sopra, probabilmente andandosi a preparare.

Cinque minuti dopo ho finito colazione e vado a prepararmi. L'umore di tutti è sotto le scarpe, nell'aria c'è silenzio e dolore e mi chiedo come sta facendo Felix a non crollare.

Se fossi stata in lui, stamattina non mi sarei mai alzata dal letto.

Prendo un vestito nero che non ho mai messo e che probabilmente non metterò mai più. Rimarrà sempre il ricordo di questo giorno, delle lacrime versate.

Busso alla porta di Felix quando ho finito di prepararmi. Ho messo il vestito, un po' di mascara in modo da essere decente, ma, al tempo stesso, ne ho messo poco così che quando piangerò non si sbaverà. I capelli li ho raccolti in uno chignon ordinato, che probabilmente a fine serata sarà completamente distrutto.

«Avanti.» Dice lui e quando entro lo trovo affacciato alla finestra che ha lasciato aperta, nonostante faccia abbastanza freddo.

So che cosa ha per la testa e so che non voglio vederlo così. Senza dire niente chiudo la porta dietro di me e lo abbraccio da dietro.

Forse non è l'azione più giusta da fare, perché ci siamo lasciati, ma non so in che altro modo dimostrargli che io ci sono.

«L'ho fatto per lui.» Sussurra dopo un po'. Appoggio la fronte sulla sua schiena e le mie mani sono appoggiate al suo petto.

«Uhm?» Dico, perché non capisco a cosa si riferisce.

«Ti ho lasciata per lui.» Specifica, prendendo le mie mani e stringendole tra le sue. «Volevo stare il più possibile con lui e non volevo rattristirti. Mi dispiace così tanto, Cara. Non volevo farti soffrire.»

«Lo so.» Gli dico, allungandomi sulle punte e baciandogli una spalla. Non so perché lo faccio, ma non mi sembra tanto sbagliato, adesso.

Felix si gira. Mi si stringe il cuore guardarlo negli occhi e vederli vuoti.
«Grazie per essere venuta qui.»

«Non devi ringraziarmi.» Accenno un sorriso ed è vero: non mi deve ringraziare, perché so che lui avrebbe fatto lo stesso per me.

«Ti amo.» Mi dice ed il mio cuore perde un battito. È incredibile come due semplici parole possano emozionare così tanto.

«Ti amo anche io.» E prima che possa dire altro, Felix fa scivolare una mano sul mio viso. Chiudo gli occhi e le nostre labbra si scontrano, unendosi in un bacio.

È dolce e doloroso e rassicurante al tempo stesso. È tutto ciò di cui avevo bisogno.

Prendendo coraggio allungo una mano e la affondo tra i suoi capelli, approfondendo il bacio. Mi é mancato da morire.

Ci separiamo solo quando non abbiamo più fiato e Felix appoggia la fronte sulla mia, chiudendo gli occhi. Mentre parla i nostri fiati si mescolano di nuovo.

«Al suo funerale dovrò parlare di lui. Dovrò dire perché mi manca, cosa faceva prima, come ha preso la notizia del tumore. Ma non ho scritto niente perché non si può scrivere una cosa del genere, capisci? Come faccio a scrivere qualcosa? Devo rendergli onore. Se devo parlargli un'ultima volta, voglio che venga dal cuore.»

Non dico niente, ma lo stringo solo più forte, dato che siamo abbracciati. Non voglio neanche provare a capire quanto sta soffrendo, perché so che io non reggerei tutto questo dolore.

Fel apre gli occhi dopo qualche minuto. «Dio, sono così distrutto. Sei sicura che vuoi rimanere con un ragazzo così rotto?»

«Sì.» Non mi immagino con nessun altro.

«Quindi non mi abbandonerai?»

«No.» Mi si scioglie il cuore a vederlo così vulnerabile.

«E sarà per sempre? Ci diremo ogni giorno che ci amiamo, ci baceremo, faremo l'amore per sempre? Ti farò ridere e tu riderai alle mie battute, faremo viaggi e fotografie, andremo allo stesso college? Mi amerei per sempre?»

«Sì.» Dico di nuovo, sporgendomi per baciarlo. Quando mi separo da lui ci rimango così vicina che mentre parlo le nostre labbra si sfiorano. «È una promessa. Per sempre.»

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Il prossimo capitolo, sono felice di annunciarvi, che sarà l'epilogo ❤️❤️
-sil 💗

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