Capitolo 20

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Quando mi sveglio, la mattina successiva, Felix non c'è.

Dal rumore del phon deduco che si sia fatto una doccia e che si stia asciugando i capelli.
Sospiro sollevata sapendo che non è scappato via, così mi alzo e mi infilo velocemente una sua felpa.

Ha il suo odore e sorrido. Un po' per quello, un po' per ieri sera.
Mi siedo sul bordo del letto, osservandomi allo specchio appeso sulla porta del bagno.

La felpa nera di Fel mi arriva fino alla coscia, i capelli biondi sono tutti spettinati e le guance arrossate.

Smetto di osservarmi appena la porta si apre e compare Felix con un solo asciugamano in vita.

Mi copro subito la faccia con le mani. «Dio Felix, non potevi vestirti prima?»

Sono tutta rossa dall'imbarazzo.
Sento la sua risata. Non ho gli occhi chiusi perché, lo ammetto, non voglio smettere di guardare.

«Ieri sera non sembravi così schifata.» Dal tono che usa so che sta facendo un sorriso malizioso.

«Cretino.» Borbotto levandomi le mani da davanti.
Adesso è vestito, eccetto per la maglietta.

Mi viene vicino, i capelli sono ancora umidi.
Mi prende per i gomiti e mi fa alzare, poi preme le labbra sulle mie.

«Sei bellissima.» Biascica sulle mie labbra.

Sorrido e approfondisco il bacio.
Pensare che tra qualche ora non starò più qui, con lui... mi mette una strana sensazione di vuoto addosso.

Felix si allontana, probabilmente sente che c'è qualcosa che non va. Mi accarezza una guancia. «Hey... che c'è?»

Scuoto la testa e l'appoggio sulla sua spalla scoperta. La pelle è calda e sento il suo cuore battere forte da qui. «È che mi mancherai.»

Mi stringe più forte a sé. «Mi mancherai anche tu, Cara.»

Mi prende il viso con le mani e mi dà un bacio sulla fronte. «Adesso però godiamoci questa mattinata insieme, okay?»

Annuisco.
Felix mi lascia il posto della doccia e dopo un'ora sono pronta anche io.

Teoricamente dovrei andare in camera a cambiarmi, ma alla fine mi metto i jeans che avevo ieri e Fel mi dà una sua felpa. Se gli adulti fanno qualche domanda le ignorerò palesemente.

Appena scendiamo le scale dell'hotel e andiamo a fare colazione, individuo il tavolo dove sono tutti. C'è anche Pepper.

Serro le labbra e Felix mi stringe a sè, facendomi sentire meglio. È il suo modo per dire che c'è e gliene sono infinitamente grata.

«Buongiorno!» Dice tutto allegro Felix, stringendomi un po' di più. Io sorrido e scorgo Pepper strabuzzare gli occhi, probabilmente perché io e Felix siamo abbracciati ed io indosso la sua felpa. Di prima mattina. E ciliegina sulla torta, non sono tornata a dormire da lei questa notte.

«Cara-» Sta per dire mia madre, ma io la interrompo dicendo: «Vado a prendere qualcosa per la colazione.»

Siano benedetti i self-service.
Felix mi guada male, e so perché: lo lascerò da solo nell'interrogatorio.

«Divertiti.» Gli bisbiglio divertita mentre mi stacco dal suo abbraccio.

«Ti odio.» Mi bisbiglia di rimando ed io rido.

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