Capitolo 6

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Dopo circa mezz'ora, io e Felix arriviamo esattamente sotto la scritta Hollywood.

È davvero enorme, sarà alta almeno dieci metri più di noi. Sorrido come una scema.

Sto aspettando questo viaggio da davvero tanto tempo, ed è bello sapere che a condividerlo con me ci sia Felix.

A proposito di lui, stiamo ancora mano nella mano. Ho paura però, che senta le mie mani sudate o che stringo troppo forte.

Non sono mai stata in situazioni del genere... dovrei scusarmi o dirgli del mio disagio?
No, sarebbe troppo imbarazzante.

«Vieni.» sussurra Felix trascinandomi ancora più vicino alla scritta.

Lascia la mia mano e si arrampica sull'ultima O della scritta. Poi si siede, lasciando una gamba a penzoloni.

Mi guarda inarcando un sopracciglio. «Non sali?»

Vorrei rispondergli che sono la ragazza più imbranata della terra, che rischio di rompermi l'osso del collo, ed invece mi ritrovo ad annuire.

Mi arrampico sulla O vicino la sua e, stranamente, dopo qualche secondo sono seduta anche io, con la differenza che lascio tutte e due le gambe a penzoloni e non una.

Da qui si sentono i clacson delle macchine in lontananza e si vedono le strade piene di persone ed auto.
Il sole sta calando davanti a noi e mi ritrovo per la seconda volta ad ammirare il tramonto con Fel.

Solo che lui non guarda davanti a sè, bensì alla sua destra, dove ci sono io.

Prima che possa dire qualcosa, lui mi precede. «Sei carina.»

È la seconda volta che me lo dice. Ieri me l'ha scritto e oggi me lo sta dicendo a voce. Io, però, continuo a non credergli.

Senza che me ne renda conto, le parole mi scivolano di bocca. «Bugiardo.»

Felix sorride. «Non lo sono, solo che tu non te ne rendi conto. Jaydon non ti dice mai che sei bella?»

Ed eccolo di nuovo con Jaydon. Vorrei tornare indietro e strozzare mio padre per averlo nominato.

«Te l'ho detto, Jaydon non mi piace e non c'è nulla tra noi. È come un fratello per me.»

«Ed io?» sussurra piano, forse non voleva neanche che lo sentissi.
Ma non posso sopprimere la curiosità, così non nego di averlo sentito.

«Tu cosa?»

«Come mi vedi? Come un fratello o-»
Scendo immediatamente dalla O della scritta, sentendo il panico assalirmi.

«È tardi, Felix. Dobbiamo andare.»

Potevo dire che lo vedo come un fratello, o che lo conosco ancora poco, ma conoscendomi so che inizierei a balbettare davanti a quegli occhi così cristallini.

«Cara-» Cerca di fermarmi, ma io mi sto già incamminando.

Il sole è quasi scomparso del tutto e nel cielo si iniziano a vedere la luna con le stelle.
Il cielo è di un colore violaceo, a causa dei raggi del sole che piano piano si allontanano.

The journey of my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora