Cara's pov
L'aereo atterra con dieci minuti di anticipo e mentre mi slaccio la cintura, Pepper, che stava dormendo beatamente sulla mia spalla, si sveglia.
Ha pianto anche lei. L'ho sentita, mentre provavo a riposare. Ho sentito i singhiozzi sommessi e l'unica cosa che riuscivo a pensare era che devo essere forte per Felix. Mi sono sfuggite alcune lacrime, ma di fatto non ho pianto.
«Dobbiamo andare.» Mamma si sporge tra il mio sediolino e quello di mia sorella. «Sono solo le quattro del pomeriggio, se ci sbrighiamo riusciamo ad andare a casa Walter.»
«Ma saranno distrutti.» Sussurra Pepper ed io prendo lo zaino, caricandomelo sulla spalla.
«Appunto.» Mio padre prende la valigia e poi ci porge la nostra. «Pepper, le persone hanno bisogno di appoggio. Sopratutto in questi casi.»
Io non so quanto Felix voglia il mio appoggio. Forse ha scoperto di suo padre dopo che mi ha lasciato, oppure prima. Ma se stavamo ancora insieme, perché non si è fidato di me? Non voleva il mio appoggio?
«Stai bene?» Mi bisbiglia Pepper mentre scendiamo dall'aereo ed andiamo verso i controlli passaporti.
«Certo.» Mi schiarisco la gola. «Perché non dovrei?»
Ma so benissimo perché non dovrei. E so che sto mentendo, così come lo sa Pepper.
Lei accenna un sorriso e mi mette un braccio intorno alle spalle.
Un'ora e mezza dopo mia madre sta bussando al cancello di casa di Felix.
Il cuore batte così forte che ho paura che mi esca dalla cassa toracica.Jennifer ci viene ad aprire quasi subito e, quando capisce che siamo noi, non nasconde un'espressione sorpresa. «Ragazzi? Ma cosa ci fate qui?»
Mio padre le sorride. «Ci dispiace tanto. Pensavamo che tu e Felix aveste bisogno di appoggio.»
A Jennifer scappano alcune lacrime dagli occhi e mia madre, sorridendo tristemente, la va ad abbracciare. «Va tutto bene. Ve la caverete, siete persone forti.»
«Mi manca tanto.» Mentre lo dice, appare una figura dietro di lei. Boccheggio in cerca di aria, perché vederlo fa più male del previsto.
Non dice una parola, sta fermo, con la fronte aggrottata e uno sguardo da cucciolo smarrito.
Quello che mi strazia di più sono le sue condizioni. Ha delle occhiaie spaventose ed è ingobbito su se stesso, come se non riuscisse a sopportare il suo stesso peso.Senza neanche rendermene conto, faccio i due scalini che ci separano e lo abbraccio.
All'inizio rimane immobile, con le braccia lungo i fianchi, ma poi lo sento stringermi a sé.
Affonda la testa nel mio collo e fa un sospiro tremolante.Jennifer intanto smette di piangere e fa accomodare tutti in casa, mentre io e Fel rimaniamo ancora abbracciati per qualche secondo, sull'uscio della porta.
«Cosa ci fai qui?» Domanda il mio ex ragazzo quando ci separiamo dall'abbraccio. È incredibile la sensazione di vuoto che ho appena le sue braccia smettono di stringermi a sé.
«Pensavo- Pensavamo, in realtà, che tu e tua madre aveste bisogno di appoggio.» Mi mordo il labbro. Adesso mi manda a quel paese, ne sono sicura. «Mi dispiace se non vi abbiamo avvisato, ma-»
«Grazie.» Mi interrompe, abbracciandomi di nuovo. Riaffonda la testa nel mio collo e sento dirgli: «grazie piccoletta» contro la mia pelle.
«Mi dispiace tanto, Fel. Vorrei dire qualcosa di diverso, ma non si può. Ha combattuto e adesso è in un posto migliore. Non soffre più.» La voce mi trema leggermente e lui stringe sempre più forte.
Ma non mi fa male e, anche se lo facesse, non mi importerebbe.
«Ma soffriamo noi. Io non ce la faccio, Cara.» Alza il viso per guardarmi negli occhi e gli scende una lacrima. «Come faccio senza un padre?»
«Andrà tutto bene. Te lo prometto.»
«Non fare promesse che non puoi mantenere.» Sussurra, mentre io gli asciugo le lacrime.
«So che è difficile pensarlo adesso.» Continuo con voce dolce. «Ma andrà così sul serio.»
«Come farò a stare meglio, Cara?» Il suo fiato caldo si mescola al mio e se non stesse così male mi verrebbe voglia di baciarlo. «È mio padre ed è morto. Il tempo non può cambiarlo. Niente può cambiarlo.»
«Non dico che non farà male.» Porto istintivamente una mano tra i suoi capelli e ci inizio a giocare. Felix non dice niente, così continuo. «Ma che con il tempo ti abituerai al dolore e riuscirai ad andare avanti.»
«Tu ci sarai?» Appoggia la testa sulla mia spalla e accenno un sorriso.
«Sì, ci sarò. Sempre.»
«Dovremmo parlare, vero?» Alza di nuovo la testa. È indeciso, glielo leggo negli occhi. Non so cosa gli frulla in testa, ma deve esserci un casino. E tanto dolore.
«In che senso?» So esattamente di che cosa dovremmo parlare, ma non voglio che si senta obbligato.
«Di... di quello che è successo e che sta succedendo. Dovremmo parlarne, vero?»
«Non lo so.» Mi stringo nelle spalle, ancora abbracciata a lui. «Ne parleremo quando sei pronto. Posso aspettare.»
«Vorrei dirti ciò che provo adesso, o anche dimostrartelo, ma non credo sia giusto.» Mormora, separandosi da me. Un passo di distanza, che non è niente rispetto ai chilometri che ci separavano qualche ora fa.
«Già, lo credo anche io.»
Non so, a questo punto, perché mi ha lasciato. Se per Jaydon o suo padre o perché non si fida di me.
Ma comunque non sono il burattino di nessuno e, se mi baciasse o mi dicesse che mi ama, non farebbe altro che confondermi.«Ragazzi, venite.» Jennifer ci guarda, senza accennare neanche un sorriso. È pallida e ha gli occhi rossi. «Sta per venire un temporale.»
Mentre lo dice, alzo gli occhi verso il cielo e mi rendo conto che ha ragione. Il cielo è scuro e sembra quasi notte, mentre non sono neanche le sei del pomeriggio.
«Sì.» Felix entra a testa bassa e io ci metto qualche secondo per seguirlo.
Jennifer mi mette una mano sulla schiena quando le passo vicino e mi chiama, senza farsi sentire dagli altri.
«Sì?»
«È scosso.» La voce ridotta in un sussurro, lo sguardo preoccupato. «È da quando sa del tumore del padre che non esce con nessuno, è sempre rimasto qui con Philip. Ma questo non significa che non ti ami.»
«Lo so.» Rispondo, quasi in automatico. «È comprensibile che sia scosso, per questo ci sarò per lui.»
«Grazie.» Lei si avvicina e mi stringe a sé per qualche secondo. «Sei un tesoro.»
Quando si allontana ritorna dai miei genitori, mentre io e Pepper ci guardiamo e andiamo da Felix.
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-sil 💗
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The journey of my heart
RomanceLa famiglia Murphy parte per un viaggio on the road nella California, appena la loro figlia più piccola, Cara, conclude il terzo anno di liceo. In questo viaggio faranno conoscenza di un'altra famiglia, la famiglia Walker, con il loro unico figlio...