Capitolo 14.

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Ho bisogno di convincermi che non esisti.

𝐌i strofinai nervosamente le mani e guardai Liam che con un sorriso si tolse la giacca.

«Allora... come mai sei qui?» gli domandai, seguendolo con lo sguardo, «Hai detto che stavi male e mi sono preoccupato, per cui ho pensato di venirti a trovarti..» mi spiegò, «Oh...» mormorai annuendo, parecchio sorpresa.

Avrebbe potuto avvisarmi.

«Però vedo che sei vestita... stavi uscendo?» domandò poi fissandomi in confusione, «No, è che pensavo di andare all'Università ma non ce l'ho fatta...» risposi scrollando le spalle, lui corrugò la fronte, «Come mai? Che hai?» mi domandò poi avvicinandosi preoccupato.

«Io...» mormorai cercando di pensare velocemente ad una scusa, «Ho le mie cose..» affermai poi portandomi le mani sul ventre, «Oh...» mormorò lui, annuì, «Però ti ringrazio per essere venuto, è davvero un gesto carino da parte tua..» affermai sorridendogli, lui si avvicinò e mi accarezzò la guancia, «Per te questo ed altro...» disse, poi lo vidi corrugare la fronte e mi voltai verso la direzione in cui stava guardando.

La giacca di Maluma.

Me ne ero dimenticata, per cui, era rimasta sul divano.

«Sicura di essere sola?» mi chiese poi voltandosi verso di me, «Si, è la giacca di Maluma, l'ha dimenticata qui ieri...» affermai con un sorriso alzando una mano, «E' stato qui?» domandò lui facendo un passo indietro, «Si... Passa qui molto tempo, è il migliore amico di Dylan..» spiegai non capendo il suo improvviso cambio di umore, «Si è vero... dimenticavo quanto fossero amici...» affermò lui alzando gli occhi al cielo.

«Perchè fai così?» domandai corrugando la fronte, «Te l'ho detto, non mi piace...» spiegò lui alzando le mani, «E io cosa posso farci? E' amico di mio fratello non posso vietargli di vederlo!» affermai innervosendomi, «E' che... vorrei gli stessi lontana...» disse lui, quasi risi, «Scusa perchè dovrei fare una cosa del genere? Non ha fatto niente...» affermai contrariata.

Potevo capire che fosse geloso, ci poteva anche stare, ma questa era già la seconda volta che mi faceva un discorso del genere, iniziava a darmi fastidio.

In fondo non era il mio fidanzato, ci stavamo ancora conoscendo.

Pensava di darmi ordini forse?

«A me da fastidio lo stesso ok? Mi da fastidio il modo in cui ti guarda! Mi rende nervoso!» sbottò allargando le braccia, «Mi hai detto la stessa cosa ieri... ma io non ti capisco...» affermai, «Ti guarda in modo strano... io non lo so... ma per me gli piaci» spalancai la bocca incredula.

«Ma ti prego Liam! Che cavolo dici?» domandai allargando le braccia confusa, «Lo penso e basta Madison! Non posso farci niente! Questa è l'impressione che ho!» affermò innervosendosi alzando il tono di voce, «Posso capire che tu sia geloso ma... io non posso farci niente, è amico di Dylan, non gli vieterò di vederlo» dissi guardandolo prendendogli la mano.

«Mi giuri che non c'è nulla fra di voi?» domandò poi fissandomi dritto negli occhi, «Nulla» confermai annuendo, lui sorrise appena e mi accarezzò di nuovo la guancia.

Nel frattempo la porta di casa si aprì.

In fondo era la verità. Non c'era assolutamente nulla.

E quel bacio... Era stato un errore, un momento di debolezza.

«Madison?» mi richiamò Dylan entrando nell'appartamento, «Sono qui» affermai voltandomi verso di lui, «Hei... ho saputo di Maluma, sta bene? E' ancora qui?» mi chiese mentre richiudeva la porta, chiusi gli occhi sospirando.

MI DECLARACION » MALUMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora