Capitolo 55.

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Che amore è se non vuoi la persona che ami insieme
a tutti i suoi problemi?


«𝐒ei sicura di farcela?» mi chiese Dylan, osservandomi con preoccupazione, slacciai la cintura e mi voltai verso di lui.

«Ho solo una brutta influenza, nulla di grave...» affermai con un sorriso rassicurandolo, «Hai solo una brutta cera» replicò divertito, facendomi ridere, «Starò bene, sono solo tre ore di lezione..» risposi aprendo lo sportello.

«Avrei preferito che rimanessi a casa ma se preferisci così..» disse lui osservandomi con attenzione, «A fare cosa? Piangermi addosso? Pensare e ripensare? No grazie!» affermai contrariata, lui rise, «Non hai motivo di piangerti addosso...» replicò scrollando le spalle, «No? La mia vita sta andando a rotoli, ma ehi! Hai ragione, non ho motivi per piangermi addosso!» dissi alzando gli occhi al cielo, lui rise di 8 e scosse la testa.

«Chiamami se hai bisogno!» affermò poi, io scesi dall'auto ed annuì, «Starò benissimo!» gli risposi con un sorriso che lui ricambiò.

Tirai fuori dalla tasca dei jeans il fazzolettino di carta e mi soffiai per l'ennesima volta il naso.

Mi sentivo uno straccio.

Ni ero presa l'influenza grazie alla mia brillante idea di andare a correre alle otto del mattino, prendendomi di freddo.

Non avrei potuto fare una cavolata migliore.

Entrai in aula e mi guardi attorno.

Hope era già seduta al suo solito posto, mi morsi il labbro con una strana ansia, dovevo sedermi accanto a lei come sempre o avrei dovuto ignorarla?

Lei si accorse della mia presenza e mi fece segno di raggiungerla con la mano, con lo sguardo basso decisi di raggiungerla.

«Ciao...» mi salutò con un tono stranamente cauto e tranquillo, «Ciao..» mormorai sedendomi al suo fianco.

Non era arrabbiata con me?

«Stai bene?» mi chiese scrutandomi con attenzione, «Si... Più o meno» risposi soffiandomi di nuovo il naso, «Hai una pessima cera!» affermò corrugando la fronte preoccupata, «Non sei la prima a dirmelo! Credo di aver preso l'influenza..» le risposi scrollando le spalle, mentre poi mi sedevo.

«Mi dispiace..» disse lei, «Passerà, spero...» risposi accennando un sorriso, «Tu come stai?» le domandai mentre prendevo il mio quaderno degli appunti, «Sono stata meglio...» confessò per poi sospirare, corrugai la fronte voltandomi, «E' successo qualcosa?» le chiesi, lei sembrò pensare alla risposta da darmi ma poi decise di parlare.

«E' per Liam... si odia per come ti ha trattata, vorrebbe rimediare ma non trova il coraggio per farlo..» spiegò fissandomi, rimasi in silenzio visibilmente sorpresa e sconvolta.

Non pensavo che Liam fosse in questo stato, anzi.

Ero sempre stata certa del fatto che ce l'avesse con me, la nostra ultima telefonata era stata abbastanza chiara a mio parere.

«Non ha motivo di odiarsi» le risposi scuotendo la testa contrariata, «Dice che è colpa sua se non vi sentite più, sa di averti messo fretta e sa di aver rovinato tutto con la sua gelosia e la sua ansia..» affermò lei guardandomi dispiaciuta, «Abbiamo sbagliato entrambi, ognuno ha le sue colpe in questa storia» le dissi, «Lo penso anche io e sono dell'idea che le cose si fanno in due ma lui sembra non volermi ascoltare...» rispose alzando le mani, «Condivido quello che hai detto...» mormorai io annuendo, «Io... potrei provare a parlargli..» dissi poi.

Non so con quale coraggio lo avrei fatto, ma sapevo di doverlo fare, non era giusto lasciarci in quel modo, era giusto parlare e chiarire una volta per tutte, mettendo un punto definitivo.

MI DECLARACION » MALUMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora