Capitolo 56.

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In amore il cuore smarrisce il suo naturale equilibrio.


𝐀prì gli occhi lentamente mettendo a fuoco la mia camera, realizzando immediatamente di avere mal di testa.

Sospirai e come se potesse essermi di aiuto poggiai una mano sulla mia fronte, mi sentì così calda che mi preoccupai.

Con difficoltà, mi alzai e barcollando uscì dalla mia camera.

Bussai alla porta della camera di Dylan ed aspettai poggiando una mano sul muro.

«Vieni Madison!» esclamò lui dall'interno, aprì la porta ed entrai nella stanza, barcollando mi avvicinai al letto.

«Hei... Non credo di sentirmi bene...» mormorai, sia lui che Maluma si voltarono e mi guardarono preoccupati, «Hai un aspetto orribile Mad!» scherzò Dylan mentre si alzava dal letto, alzai gli occhi al cielo, trattenendo un sorrisini.

Quando mi si avvicinò poggiò una mano sulla fronte.

«Dio, ma tu scotti!» affermò poi guardandomi con preoccupazione, sospirai scocciata.

Ci mancava solo la febbre.

«Devi assolutamente prendere qualcosa. Andiamo in cucina, devi misurarti la febbre...» affermò poi uscendo dalla camera, Maluma posò il joystick e ovviamente ci seguì.

Faticavo a tenermi all'in piedi e lui, notandolo, mi aiutò, sorreggendomi.

«Grazie...» mormorai guardandolo, lui sorrise e mi aiutò a percorrere il corridoio tenendomi a lui.

Una volta in cucina mi aiutò a sedermi.

Stavo così male che non avevo voglia di pensare a quello che aveva fatto, ci sarei passata sopra per questa volta.

«Non c'è niente!» sbottò Dylan sbattendo lo sportello della cucina, sobbalzai a quel rumore, «Ti prego... mi scoppia la testa, evita...» dissi chiudendo gli occhi, «Tieni, misurati la febbre..» mi disse lui porgendomi il termometro, io annuì e feci come disse.

«Devo uscire a comprare qualcosa, così non ti passerà mai...» affermò poi poggiando le mani sui fianchi osservandomi, «Vuoi che vada io?» si offrì Maluma, lo avrei preferito invece di rimanere sola con lui.

«No, non è un problema, andrò io..» rispose Dylan prendendo la giacca dall'appendiabiti, io nel frattempo mi alzai e raggiunsi il divano, «Farò in fretta!» affermò, fissandomi un'istante prima di uscire di casa.

«Che ore sono?» domandai a Maluma mentre mi distendevo facendo attenzione al termometro.

«Le nove e mezza..» rispose lui guardando l'ora sull'orologio sul polso, «Non troverà mai una farmacia... è tardi» affermai portandomi una mano sulla fronte, lui mi raggiunse, «Non essere così pessimista...» disse poi con un sorriso, il termometro suonò facendomi capire che avesse preso la mia temperatura corporea.

«Trentotto e mezzo...» affermai scocciata, «E' alta..» commentò guardandomi con preoccupazione, «E' solo febbre, mi passerà» dissi io, «Senti freddo?» domandò poi osservandomi, io annuì senza proferire parola, lui silenziosamente lasciò il soggiorno.

Perchè non era rimasto Dylan con me? Lo avrei preferito.

«Questo ti aiuterà..» affermò Maluma coprendomi con un plaid, «Grazie...» mormorai accennando un sorriso, lui ricambiò il sorriso e si accomodò al mio fianco, «Mi dispiace che tu stia male...» disse accarezzandomi i capelli guardandomi, «Passerà presto...» gli risposi con un filo di voce, lui sorrise senza mai distogliere lo sguardo dal mio viso.

«Non ... guardarmi così..» mormorai scocciata, lui corrugò la fronte divertito, «Così come?» domandò curioso, «Come se fossi la cosa più bella che tu abbia mai visto...» risposi mentre mi stringevo al plaid, lui sorrise di nuovo, «Sei la cosa più bella che abbia mai visto» confermò e mi sembrò così dannatamente sincero.

Rimasi in silenzio mentre il cuore batteva all'impazzata.

Detestavo l'effetto che aveva su di me, nessuno mai era riuscito a farmi provare certe emozioni, solo lui aveva questo potere.

«Vorrei che smettessi di odiarmi..» disse poi di punto in bianco, «Mi è un pò difficile in questo momento..» risposi guardandolo.

Anche se odiare era una parola fin troppo grossa.

«Quanto potere hanno i tuoi occhi su di me... dimentico ogni cosa quando ti guardo...» confessò cambiando argomento, rimasi in silenzio sorpresa per la sua affermazione.

Perchè si comportava così?

Perchè diceva queste cose?

«Non fare così tanto non credo a quello che dici...» gli risposi scuotendo la testa, «Madison tu mi piaci, mi piaci troppo ma io non posso stare con te! Non posso!» affermò alzando le braccia, «Quando hai capito che ti piacevo?» domandai osservandolo, lui si passò una mano sul viso e sorrise, «L'ho capito appena ti ho vista, appena ti sei presentata, mi hai guardata con quegli occhi scuri...e dannazione, non ho fatto altro che pensare a quel momento per una settimana intera...» confessò, rimasi in silenzio senza sapere cosa dire mentre il cuore martellava all'impazzata nel petto.

«Ma io sono un disastro, sono un totale casino in questo momento, non posso prendermi il lusso di innamorarmi...» disse scrollando le spalle, «E hai finto che non provassi nulla per me» ipotizzai guardandolo mentre con fatica mi mettevo a sedere.

«Ho sempre negato perchè sei la sorella del mio migliore amico, l'idea di provare qualcosa per te era fuori questione» spiegò lui fissandomi, «Capisco..» mormorai annuendo, «Dovresti restare distesa..» replicò contrariato, «Sto bene..» mormorai, «Comunque Liam è la persona giusta per te...» affermò poi guardando fuori dalla finestra.

«Cosa?» domandai confusa, «Quando dicevo che doveva essere alla tua altezza non ero serio, sapevo bene che lo fosse, sono io a non essere alla tua altezza» spiegò scrollando le spalle, «Tu non vuoi esserlo, è ben diverso!» lo corressi guardandolo, lui posò una mano sulla mia fronte e fece una smorfia.

«Sei bollente...» affermò poi preoccupato, «Dylan arriverà a momenti...» dissi scrollando le spalle, «Dovresti distenderti» ripeté fissandomi, «No, sto bene così..» replicai, lui alzò gli occhi al cielo per la mia testardaggine.

«Perchè non lasci che le persone vedano il buono che c'è in te?» domandai voltandomi verso di lui, «Perchè le persone quando vedono del buono si aspettano una persona buona ed io non voglio essere all'altezza delle loro aspettative...» affermò tornando a guardare fuori dalla finestra.

«Io so di avere un carattere difficile, ma sono fatto così, è più forte di me, nessuno riesce a capirmi davvero» continuò poi, «Io un pò ti ho capito..» mormorai guardandolo, «Un pò» confermò lui annuendo con un sorrisino, «Non avrei mai voluto che ti innamorassi di me, eri l'ultima persona a doverlo fare...» confessò poi voltandosi per guardarmi.

«Perchè dici questo?» domandai mentre mi tenevo la testa con la mano, sentivo il mio corpo andare a fuoco e la testa esplodere, «Te l'ho detto così tante volte, sono uno stronzo Madison, non merito nemmeno un grammo del tuo amore!» rispose lui scrollando le spalle.

Detestavo quando mi parlava così, era freddo e distaccato, diventava un'altra persona, sembrava davvero privo di sentimenti.

«Eppure, nonostante tutto provi qualcosa per me...» gli risposi guardandolo, lui annuì mentre si passava una mano sul viso, «Perchè non provi a dormire? Ti sveglio appena torna Dylan» disse lui voltandosi verso di me accennando un sorriso.

«Si... Forse è meglio..» mormorai distendendomi di nuovo, mi sentivo davvero uno straccio, lui spalancò le braccia e lasciò che mi accucciassi al suo petto.

Poi dopo aver sistemato il plaid mi lasciò un bacio sui capelli.

«Tu resti qui vero?» gli chiesi mentre chiudevo gli occhi poggiando la testa sul suo petto, lui mi abbracciò ed annuì, «Dove altro potrei andare?» domandò facendomi sorridere.

Spevo che in fondo Maluma non era così terribile come voleva farmi credere.

La sua era solo una maschera.

MI DECLARACION » MALUMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora